Sagrantino Day protagonista a Varese
Per il secondo anno consecutivo Ais Varese ha presentato, in contemporanea ad altre delegazioni italiane e straniere, il Sagrantino Day. Protagonisti Antonelli, Tudernum, Colle Ciocco, Rocca di Fabbri e Adanti...
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Serata dedicata alla degustazione alla cieca di cinque Sagrantino di Montefalco D.O.C.G. con la compilazione finale di una classifica di piacevolezza. Le degustazioni, alla cieca, sono state effettuate con il supporto e la terminologia della schede di degustazione di Associazione Italiana Sommeliers e guidate da un Degustatore Ufficiale A.I.S.
I campioni in degustazione sono stati serviti considerando l'annata di produzione e la gradazione alcoolica in maniera da poter effettuare una valutazione il più corretta possibile.
L'uva "sagrantina" a Montefalco esisteva già nel 1549, come riportato in un antico ordine di mosto da parte di un mercante. Sicuramente il legame vitigno territorio è quasi indissolubile anche se era quasi scomparso negli anni '60, poi nel 1979 il riconoscimento della DOC grazie ad un gruppo coraggioso di vignaiuoli, seguito poi nel 1992 dalla DOCG e da allora la crescita è avvenuta in maniera esponenziale per arrivare ai 2,5 milioni di bottiglie per l'annata 2008.
Le annate migliori, ovvero a cinque stelle, dal riconoscimento della Doc sono quattro: 1985, 1990, 1998 e 2005.
Ecco le aziende in degustazione indicate secondo l'ordine di servizio:
Antonelli, Tudernum, Colle Ciocco, Rocca di Fabbri e Azienda Agricola Adanti.
Il primo vino degustato era il Sagrantino di Montefalco Secco DOCG 2006 Antonelli, subito a prima vista si capisce dal colore rubino tendente al porpora che il vino ha bisogno ancora di riposare in bottiglia e la conferma è data anche dai profumi floreali e fruttati con la mancanza di note speziate, al palato si rivela ancora squilibrato per la presenza dei tannini che comunque non lasciano nessun retrogusto amaro. Sicuramente un grande vino in divenire, ma attualmente ancora giovane.
A seguire il Sagrantino di Montefalco Secco DOCG 2006 Tudernum, vino teoricamente ancora giovane ma dai colori rosso rubino pieno e con profumi di viola e marasche oltre ad una nota speziata appena accennata. Le sensazioni visive ed olfattive sono confermate anche al palato: tannini importanti ma non aggessivi ha un buon equilibrio pur essendo di una annata recente.
Terzo vino in degustazione il Sagrantino di Montefalco secco DOCG 2005 Colle Ciocco, un annata a cinque stelle e si rivela subito dal bel colore rosso rubino carico, mentre dall'esame olfattivo spiccano la mora, la ciliegia e le spezie. Consideriamo che questo prodotto è stato imbottigliato circa due anni fa dopo una permanenza di 18 mesi in barriques di rovere francese. Al palato rivela tutta la sua carica di tannini e la struttura, persistente nel finale ma ancora può migliorare.
Ancora un'annata storica, il Sagrantino di Montefalco secco DOCG 2005 Rocca di Fabbri, nel bicchiere il vino è di un color rubino carico e gli archetti scendono lenti e ravvicinati.
Una grande struttura che nonostante l'imbottigliamento dopo 32 mesi dalla vendemmia ed il riposo di due anni in bottiglia, ancora si rivela spigoloso sia al palato che al naso. I profumi anche se piacevoli si limitano a frutta a bacca rossa, marasca e prugna, piccoli frutti e spezie dolci, credo che possa avere ancora un'ottima evoluzione così come al palato presenta una bella intensità e persistenza, unico neo i tannini ancora molto agressivi anche se per nulla amari nel finale. Dalle schede finali di valutazione è il vino che ha ottenuto la preferenza della larga maggioranza dei degustatori.
Siamo arrivati al quinto vino un Sagrantino di Montefalco secco DOCG 2004 Arquata di Adanti, un anno in più ed un'annata meno favorevole si riscontrano subito dal colore rubino con l'unghia leggermente granata ed anche all'esame olfattivo oltre ai classici sentori di frutta a bacca rossa si riscontra la presenza anche di cuoio e spezie. Sensazioni confermate anche dall'esame gustativo con buona intensità e persistenza e con i tannini presenti ma molto arrotondati.
Dopo le cinque degustazioni alla cieca, mentre venivano presentati i vini abbiamo servito come finale un Sagrantino di Montefalco passito DOCG 2004 Arquata di Adanti dal bel colore rosso rubino e con sentori di frutta a bacca rossa matura. Al palato grande piacevolezza dovuta allo zucchero ancora presente, vino dolce ma non stucchevole in quanto dotato di giusta freschezza e tannini. Vino intenso e persistente da bere anche da solo come momento piacevole.
Finito il "lavoro" un intermezzo gastronomico con prodotti tipici: Salame tipo Perugino, Capocollo e Lombo di maiale, Pecorino Stagionato, Pecorino Fresco e pane accompagnato con Olio Extra Vergine di Oliva e salsa di Pomodori Secchi.
Il banco di degustazione dei prodotti era affiancato dal libero assaggio dei Montefalco Rosso DOC delle aziende presenti alla serata.
Una serata piacevole e che ha permesso di approfondire le nostre conoscenze in merito ad un grande vino, grazie anche ai sommeliers della Delegazione di varese che hanno stappato e servito un bel numero di bottiglie
I campioni in degustazione sono stati serviti considerando l'annata di produzione e la gradazione alcoolica in maniera da poter effettuare una valutazione il più corretta possibile.
L'uva "sagrantina" a Montefalco esisteva già nel 1549, come riportato in un antico ordine di mosto da parte di un mercante. Sicuramente il legame vitigno territorio è quasi indissolubile anche se era quasi scomparso negli anni '60, poi nel 1979 il riconoscimento della DOC grazie ad un gruppo coraggioso di vignaiuoli, seguito poi nel 1992 dalla DOCG e da allora la crescita è avvenuta in maniera esponenziale per arrivare ai 2,5 milioni di bottiglie per l'annata 2008.
Le annate migliori, ovvero a cinque stelle, dal riconoscimento della Doc sono quattro: 1985, 1990, 1998 e 2005.
Ecco le aziende in degustazione indicate secondo l'ordine di servizio:
Antonelli, Tudernum, Colle Ciocco, Rocca di Fabbri e Azienda Agricola Adanti.
Il primo vino degustato era il Sagrantino di Montefalco Secco DOCG 2006 Antonelli, subito a prima vista si capisce dal colore rubino tendente al porpora che il vino ha bisogno ancora di riposare in bottiglia e la conferma è data anche dai profumi floreali e fruttati con la mancanza di note speziate, al palato si rivela ancora squilibrato per la presenza dei tannini che comunque non lasciano nessun retrogusto amaro. Sicuramente un grande vino in divenire, ma attualmente ancora giovane.
A seguire il Sagrantino di Montefalco Secco DOCG 2006 Tudernum, vino teoricamente ancora giovane ma dai colori rosso rubino pieno e con profumi di viola e marasche oltre ad una nota speziata appena accennata. Le sensazioni visive ed olfattive sono confermate anche al palato: tannini importanti ma non aggessivi ha un buon equilibrio pur essendo di una annata recente.
Terzo vino in degustazione il Sagrantino di Montefalco secco DOCG 2005 Colle Ciocco, un annata a cinque stelle e si rivela subito dal bel colore rosso rubino carico, mentre dall'esame olfattivo spiccano la mora, la ciliegia e le spezie. Consideriamo che questo prodotto è stato imbottigliato circa due anni fa dopo una permanenza di 18 mesi in barriques di rovere francese. Al palato rivela tutta la sua carica di tannini e la struttura, persistente nel finale ma ancora può migliorare.
Ancora un'annata storica, il Sagrantino di Montefalco secco DOCG 2005 Rocca di Fabbri, nel bicchiere il vino è di un color rubino carico e gli archetti scendono lenti e ravvicinati.
Una grande struttura che nonostante l'imbottigliamento dopo 32 mesi dalla vendemmia ed il riposo di due anni in bottiglia, ancora si rivela spigoloso sia al palato che al naso. I profumi anche se piacevoli si limitano a frutta a bacca rossa, marasca e prugna, piccoli frutti e spezie dolci, credo che possa avere ancora un'ottima evoluzione così come al palato presenta una bella intensità e persistenza, unico neo i tannini ancora molto agressivi anche se per nulla amari nel finale. Dalle schede finali di valutazione è il vino che ha ottenuto la preferenza della larga maggioranza dei degustatori.
Siamo arrivati al quinto vino un Sagrantino di Montefalco secco DOCG 2004 Arquata di Adanti, un anno in più ed un'annata meno favorevole si riscontrano subito dal colore rubino con l'unghia leggermente granata ed anche all'esame olfattivo oltre ai classici sentori di frutta a bacca rossa si riscontra la presenza anche di cuoio e spezie. Sensazioni confermate anche dall'esame gustativo con buona intensità e persistenza e con i tannini presenti ma molto arrotondati.
Dopo le cinque degustazioni alla cieca, mentre venivano presentati i vini abbiamo servito come finale un Sagrantino di Montefalco passito DOCG 2004 Arquata di Adanti dal bel colore rosso rubino e con sentori di frutta a bacca rossa matura. Al palato grande piacevolezza dovuta allo zucchero ancora presente, vino dolce ma non stucchevole in quanto dotato di giusta freschezza e tannini. Vino intenso e persistente da bere anche da solo come momento piacevole.
Finito il "lavoro" un intermezzo gastronomico con prodotti tipici: Salame tipo Perugino, Capocollo e Lombo di maiale, Pecorino Stagionato, Pecorino Fresco e pane accompagnato con Olio Extra Vergine di Oliva e salsa di Pomodori Secchi.
Il banco di degustazione dei prodotti era affiancato dal libero assaggio dei Montefalco Rosso DOC delle aziende presenti alla serata.
Una serata piacevole e che ha permesso di approfondire le nostre conoscenze in merito ad un grande vino, grazie anche ai sommeliers della Delegazione di varese che hanno stappato e servito un bel numero di bottiglie
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