Spumanti lombardi alla cieca: scoperte, conferme, suggestioni

Guidato dal sommelier Ezio Gallesi, un gruppo di dodici appassionati della Delegazione di Pavia ha affinato le proprie capacità nella degustazione di alcuni spumanti della nostra regione.

Mauro Garolfi

Per il ciclo di incontri di “Allenamento” organizzati da AIS Pavia, la serata di venerdì 11 marzo, presso il Polo Tecnologico, ha visto come protagonisti di una degustazione alla cieca sei spumanti lombardi. 

A guidarci Ezio Gallesi, esperto sommelier e degustatore vigevanese, che ha aperto la serata parlando di Metodo Classico: dalla vendemmia alla pressatura delle uve, al lavoro in cantina, a tutti i vari passaggi che conducono al pregiato risultato finale.

Si passano così in rassegna i vari momenti, le caratteristiche e le criticità che le figure coinvolte, da quelle che operano in vigna all’enologo, al cantiniere, devono saper gestire nel modo migliore, e ci si rinfresca la memoria con le espressioni e i termini tipici della spumantizzazione: vin clair, vin de réserve, cuvée, tiraggio, bidule, rémuage, sboccatura, per citarne solo alcuni, scandiscono questa parte della serata.

Ezio tocca poi anche la parte organolettica, giungendo a ciò che generalmente ci si aspetta, gustativamente, da un metodo classico, allargando il campo sui vitigni per lo più impiegati nella spumantizzazione e sulle loro caratteristiche generali. 

Dopo questa approfondita e puntuale introduzione, si parte con la degustazione: la formula è ormai consolidata, questi appuntamenti di allenamento alla cieca hanno ritmato i mesi scorsi e continuano a rappresentare un momento di incontro, di condivisione e di approfondimento, dove i partecipanti, sollecitati e indirizzati, rispondono sempre con attenzione e coinvolgimento, in un clima di grande convivialità.

La degustazione alla cieca così strutturata permette, attraverso l’analisi organolettica, di cercare di comprendere i vini, le loro caratteristiche e peculiarità e di provare a collocarli nelle varie zone della nostra regione.

La degustazione

Franciacorta Brut – Del Diavolo Allegro – La Fiòca

Vitigni: chardonnay min. 80%, pinot nero max. 20% – min. 18 mesi sui lieviti - dopo la sboccatura, almeno 3 mesi in bottiglia prima dell’immissione in commercio - alc. 12.5% vol.

Intenso, con sentori di frutta gialla in particolare – ananas in evidenza, e fiori di campo, poi note minerali, tra cui emerge la pietra focaia.
Il sorso è pieno, con una carbonica ben integrata; fresco e sapido, si sviluppa in una discreta persistenza.

Franciacorta Cuvée Brut – Lantieri de Paratico

Vitigni: chardonnay 80%, pinot bianco 10%, pinot nero 10 % – fermentazione in tini d’acciaio e in piccole botti di rovere a temperatura controllata - 24 mesi sui lieviti - alc. 12.5 % vol.

Apre un po’ timido al naso, un po’ chiuso, poi incede con profumi dolci, con piacevoli richiami di vaniglia e svela un elegante sentore di crosta di pane. 
Al gusto si rivela piacevole nella sua presenza materica sottile.

I primi due vini, degustati in parallelo, offrono spunti in merito alla possibilità di cuvée, oltre che sulle eventuali zone di provenienza, aspetti sui quali i partecipanti si soffermano, avanzando ipotesi di vario tipo.

VSQ Bianco Metodo Classico - Blanc de blanc Anna Botti – Tenuta La Vigna

Vitigni: chardonnay – fermentazione 20% in legno – 30 mesi sui lieviti - dopo la sboccatura circa 6 mesi in bottiglia prima dell’immissione in commercio - alc. 12% vol.

Si svela al naso con note di banana e yogurt alla banana, per poi indugiare su sentori minerali e una certa fine polverosità; prosegue poi con un delicato citrino e una speziatura che rimanda al pepe bianco.
Freschezza, eleganza al naso e al sorso ne definiscono il fine quadro organolettico.

VSQ Brut Metodo Classico - Elegant – F.lli Campagnari

Vitigni: chardonnay 50%, pinot bianco 50% - fermentazione malolattica – 36 mesi sui lieviti - alc. 12.5% vol.

Dall’accattivante ed elegante colore dorato. Intenso al naso, evidenzia una piacevolissima e persistente nota di miele d’acacia svelando poi, man mano, sentori di ananas e di caramella alla nocciola.
Note dolci anche in retrolfazione, immediatezza, morbidezza e potenza lo delineano nella sua completezza.

Degustati anche questi due vini in parallelo, ci si sofferma sui residui zuccherini, sulle differenze generali tra i due vini, sulle loro vinificazioni e affinamenti, sui vitigni impiegati e sullo svolgimento della fermentazione malolattica.

VSQ Brut Metodo Classico Millesimato 2016 – F.lli Campagnari

Vitigni: chardonnay 33%, pinot bianco 33%, pinot nero 33% - fermentazione malolattica - 60 mesi sui lieviti - alc. 12.5% vol.

Al naso mela gialla matura in evidenza, in composta, e leggeri sentori di pera e fragolina di bosco delineano un profilo fruttato decisamente interessante. Il sorso è pieno, di buon equilibrio e discreta persistenza.

VSQ Brut Metodo Classico - Annette – Cascina Ronchetto

Vitigni: chardonnay, merlot, pinot nero – min. 24 mesi sui lieviti - alc. 12.5% vol.

Sentori di pasticceria che spaziano dalla crema pasticcera alla pasta sfoglia delineano un profilo olfattivo puntellato da rimandi minerali di gesso e ghiaia sempre più presenti.
Decisamente secco, fresco, di piacevole beva.

Sugli ultimi due vini della degustazione, degustati in parallelo, si discute in particolare sulle possibilità della presenza di vitigni in purezza o di cuvée e sul residuo zuccherino.