Il Chianti Classico e il suo legame con il territorio
Racconti dalle delegazioni
17 luglio 2025

Insieme a Massimo Castellani, AIS Lecco ha ospitato un viaggio nel cuore del Chianti Classico, alla scoperta delle caratteristiche che rendono unico questo celebre vino.
RUBRICHE
Delegato AIS Firenze e Ambasciatore ad honorem del Consorzio Chianti Classico, Massimo Castellani è considerato uno dei massimi esperti di vino toscano, e in particolare del Chianti Classico. Ospite della delegazione di AIS Lecco, ha offerto un interessantissimo approfondimento sulla connessione inscindibile tra viticoltura e territorio, evidenziando come il terroir influenzi la diversità e la complessità dei vini di questa prestigiosa denominazione.
I riferimenti storici e il territorio
La leggenda del Gallo Nero, la creazione della zona di produzione e dei suoi confini ad opera del Granduca di Toscana Cosimo III, così come la celebre “ricetta” stabilita dal Barone Bettino Ricasoli sono ormai punti di riferimento della storia del vino italiano, che Massimo Castellani ha illustrato con dovizia di particolari.
Oggi il Chianti Classico è entrato a far parte del Gotha della produzione italiana, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, grazie alla presenza non solo di un territorio di grande pregio, ma anche alla presenza di tanti produttori in grado di mettere in luce nel bicchiere le tante differenze e peculiarità presenti nei diversi comuni di questa denominazione, che nel 1996 ha cessato di essere una sottozona di quella più grande “Chianti” , diventando autonoma e con un disciplinare differente.
Dopo che nel 2005 venne escluso l’utilizzo dei vitigni a bacca bianca, altre due tappe hanno contribuito in modo determinante a tracciare l’attuale identità del Chianti Classico: l’introduzione della tipologia Gran Selezione nel 2014 e l’approvazione, nel 2021, delle Unità Geografiche Aggiuntive (UGA). Una suddivisione, quest’ultima, del territorio del Chianti Classico in 11 zone più ristrette, accumunate da caratteristiche simili, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il legame vino-territorio, enfatizzandone lo stile identitario.
Per approfondire questi argomenti rimandiamo a due articoli relativi a un seminario tenuto sempre da Massimo Castellani nella delegazione di AIS Bergamo sullo stesso argomento (vedi qui) e a un approfondimento sul tema delle UGA condotto dalla sommelier Alessandra Marras nella delegazione di AIS Monza e Brianza (vedi qui).
La degustazione
L’itinerario di degustazione condotto da Massimo Castellani ha attraversato la denominazione, partendo dai territori siti nella provincia di Firenze per concludersi con quelli della provincia di Siena.
Greve in Chianti
Castello di Vicchiomaggio - Chianti Classico Gran Selezione DOCG - Le Bolle – 2020
100% sangiovese
Uve provenienti da un vigneto di 1,7 ettari. Seconda vendemmia etichettata come Gran Selezione. Fermentazione in acciaio con macerazione di 15 giorni a cui sono seguiti 26 mesi in barrique di primo passaggio e 8 mesi di bottiglia.
Rubino con sfumature purpuree. Al naso note fruttate di ciliegia, amarena, frutti di bosco e arancia, a cui fanno seguito tabacco, cuoio, frutta in confettura e sottili aromi di radice di liquirizia. Il sorso è sottile ed elegante, con un tannino leggermente astringente. Un vino persistente che gioca su note sapide.
Panzano
Fontodi - Chianti Classico Gran Selezione DOCG - Vigna del Sorbo - 2020
100% sangiovese
Uve provenienti da singolo vigneto, con esposizione a sud-ovest. Viti di oltre 50 anni, con una densità di impianto di 3.500/6.000 ceppi per ettaro. Fermentazione spontanea in acciaio e macerazione per circa tre settimane. Maturazione in barrique e botti di rovere francese per 24 mesi e cui segue affinamento in bottiglia.
Rubino con riflessi porpora. Intensità olfattiva notevole su note di frutta matura, quasi sciroppata, di amarena a cui seguono pepe nero, liquirizia, tabacco, china e aromi balsamici. Il sorso è pieno, di carattere con spiccata freschezza gustativa e tannino incipiente che rivela un vino ancora in evoluzione.
San Donato in Poggio
Castello Monsanto – Chianti Classico Gran Selezione DOCG – Il Poggio – 2018
95% sangiovese, 5% colorino e canaiolo
Nel 1962 dal vigneto il Poggio, nasce il primo Chianti Classico a riportare in etichetta la menzione di singolo vigneto. Per selezione massale, provengono tutte le piante di sangiovese, Colorino e Canaiolo. Fermentazione in acciaio a temperatura controllata e macerazione per circa 20-22 giorni. Maturazione in botti da 38 ettolitri per circa 20 mesi.
Carminio con sfumature granato. L’esame olfattivo rivela intensi profumi di frutta rossa in confettura, note di macchia mediterranea, a cui seguono aromi tostati di caffè e un finale che ricorda il sottobosco. Vino fresco, dal tannino levigato e dal lungo finale sapido, saporito e balsamico.
Radda in Chianti
Castello di Albola – Chianti Classico Gran Selezione – Il Solatìo – 2019
100% sangiovese
Uve provenienti da un singolo vigneto di poco meno di 1 ettaro con esposizione a Sud-Est a un’altitudine di 550-580 metri sul livello del mare. La densità di impianto è di circa 5.000 ceppi per ettaro e la resa si attesta sui 40 quintali per ettaro. Fermentazione in acciaio e macerazione di 3-4 settimane. Maturazione per 14 mesi in barrique di rovere francese e affinamento in bottiglia per circa 18 mesi.
Rosso rubino con riflessi amaranto, cristallino. Al naso chiare note floreali seguite da arancio, melograno, timo, rosmarino, erbe officinali, tabacco, pepe nero e liquirizia. Vino sottile, dalla pronunciata acidità e dal tannino equilibrato con un finale persistente e speziato.
Radda in Chianti
Monteraponi – Chianti Classico Riserva DOCG – Il Campitello – 2020
90% sangiovese, 7% canaiolo, 3% colorino
Uve provenienti da singola vigna su terreni terrazzati a 420 metri sul livello del mare, le piante hanno oltre 40 anni. Fermentazione spontanea in vasche di cemento vetrificato, senza controllo della temperatura, macerazione di 30-35 giorni. Affinamento in grandi botti di rovere francese o di Slavonia, per almeno 26 mesi, a cui seguono 3 mesi di cemento, prima dell’imbottigliamento.
Carminio con riflessi granato. Al naso rivela sentori di frutta croccante, lampone, fragola, ciliegia, ribes, oltre a note agrumate, a cui fanno seguito alloro, ginepro e sfumature di erbe officinali. Al palato denota una rilevante freschezza gustativa, tannini fini, un vino potente con notevole persistenza che gioca su note fumé.
Gaiole in Chianti
Castello di Ama – Chianti Classico Gran Selezione DOCG – San Lorenzo – 2020
80% sangiovese, 13% merlot, 7% malvasia nera
Uve provenienti esclusivamente dai vigneti storici, Bellavista, Casuccia, San Lorenzo e Montebuoni. Ultima annata prodotta con apporto di Merlot, con l’obiettivo di poter inserire in etichetta l’indicazione dell’UGA dalle successive. Fermentazione in acciaio, macerazione per 21-23 giorni e affinamento di circa 12 mesi in barrique, a cui seguono alcuni mesi in bottiglia.
Carminio intenso con riflessi granato. Al naso rileva intensi profumi di ribes, amarena, prugna e note balsamiche. L’esame gusto-olfattivo rivela un vino vibrante, con tannini presenti e maturi, potente, compatto, morbido, il cui lungo finale chiude su sfumature speziate.
Castellina in Chianti
Bibbiano - Chianti Classico Gran Selezione DOCG - Vigna del Capannino - 2019
100% sangiovese
Uve provenienti da singolo vigneto, prodotto solo nelle migliori annate da uve di sangiovese Grosso clone monopolio della Vigna del Capannino. Fermentazione in vasche di cemento, a cui fanno seguito 24 mesi di affinamento parte in tonneaux e parte in cemento; il vino trascorre poi ulteriori 6 mesi in bottiglia.
Rosso rubino intenso. L’esame olfattivo spazia da note fruttate di amarena, frutti di bosco, a quelle speziate di cannella, liquirizia, chiodi di garofano per offrire profumi più evoluti che ricordano cuoio, caffè e cioccolato. Il sorso è pieno, con una spiccata sapidità e fitta trama tannica. Vino dalla grande persistenza con finale speziato.
Castelnuovo Berardenga
Fèlsina - Chianti Classico Riserva DOCG - Rancia - 2019
100% sangiovese
Uve provenienti da singolo vigneto di 9 ettari posto a 350-400 metri sul livello del mare. Fermentazione in acciaio a cui fanno seguito 16-20 giorni di macerazione. Il vino affina in barrique nuove di rovere francese per 18-20 mesi, a cui seguono almeno 6-8 di bottiglia.
Carminio con sfumature che tendono al granato. Gli aromi di frutta rossa in confettura, ciliegia, mora, ribes, rabarbaro, sono seguiti da quelli di cannella, chiodi di garofano e anice stellato. Vino fresco e sapido, con tannino deciso, ma mai aggressivo, che mostra buon equilibrio e persistenza con un finale balsamico.