Pinot Nero nel mondo: il nobile ribelle in sei terroir d’eccellenza
Racconti dalle delegazioni
26 maggio 2025

Il pinot nero è uno dei vitigni a bacca rossa più affascinanti e complessi al mondo, per questo gli approfondimenti sui vini che ne nascono sono sempre una fonte inesauribile di conoscenza. Ancora di più se si ha la fortuna di essere guidati dal Master del Pinot Nero 2021 André Senoner, sommelier e relatore AIS, tra i divulgatori più preparati sul nobile vitigno e sulle sue caratteristiche.
RUBRICHE
Il pinot nero è noto per essere un vitigno difficile e capriccioso: grappolo piccolo e compatto, buccia sottile e vulnerabile alle malattie e muffe, anima sensibile alle variazioni climatiche, esigente nei suoli e precoce nella maturazione: tutte caratteristiche che lo portano a essere croce e delizia dei viticoltori. Un’annata troppo calda può condurre a una maturazione eccessiva, compromettendo la freschezza del vino, mentre un’annata troppo fredda può impedire la piena espressione del frutto. Eppure è capace di dare origine a vini di straordinaria finezza ed eleganza, noti per raffinatezza aromatica, leggerezza strutturale e grande complessità. Sono vini spesso riconoscibili dal colore rubino chiaro e trasparente e dalle caratteristiche note di frutti rossi (fragola, ciliegia, lampone), seguite da sentori floreali (rosa, violetta), che virano in accenni speziati e terrosi (tartufo, sottobosco, funghi, cuoio), in grado di sorprendere per profondità e capacità di invecchiamento.
Origini e diffusione
Le prime tracce documentate del pinot nero risalgono all’epoca romana in Borgogna, anche se la sua fama inizia ad ampliarsi durante il Medioevo grazie all’operoso ingegno dei monaci. Questo vitigno, che è il cuore della viticoltura borgognona, si è poi propagato in diverse parti del mondo, adattandosi a terreni variegati, ma prediligendo sempre le zone più fresche e ventilate, con suoli magri e poco fertili. Oggi è coltivato con successo in Francia, Stati Uniti, Germania, Nuova Zelanda, Italia e Australia. In particolare, queste sei nazioni coprono quasi il 90% dei 118.300 ettari vitati mondiali e formano un puzzle di grande interesse per lo studio delle diverse espressioni rispetto al terroir. Ogni suolo, esposizione e clima, infatti, può influenzare l’espressione aromatica e gustativa:
- Suoli calcarei (es: Borgogna, Alto Adige) → vini fini ed eleganti, con grande capacità di invecchiamento
- Suoli vulcanici (es: Oregon) → struttura più piena e tannini più presenti
- Suoli scistosi o argillosi (es: Central Otago) → maggiore concentrazione e intensità aromatica
Da non dimenticare, poi, l’imprescindibile elemento “uomo” che, grazie alle sue scelte in vigna e in cantina, per esempio attraverso la selezione di cloni diversi o vinificando con o senza raspo, elegge una sua propria strada per evidenziare alcune caratteristiche del vitigno invece di altre.
Iniziamo i nostri assaggi andando a scoprire meglio i vari territori.
Mornington Peninsula, Australia
Affacciata sull’oceano, questa regione australiana, a sud di Melbourne, gode di un clima fresco e temperato. A partire dagli anni ’80 del secolo scorso, qui si è deciso di puntare sul pinot nero, in uno Stato, quello di Victoria, già noto per la spumantistica. Il suolo argilloso e sabbioso contribuisce a dare struttura, mentre le brezze oceaniche mantengono la freschezza, donando ai vini un carattere elegante e persistente.
Pinot Noir Offshore 2021 - Proud Primary Produce
Un calice in veste carminio trasparente e luminoso, con un’anima vegetale di mirto sullo sfondo di frutti di bosco e petali di rosa. Pulito e diretto, ha una fresca persistenza e un tannino diffuso, ma ancora leggermente immaturo. Il vino nel suo complesso risulta fine, attrattivo ed elegante. Vinificazione con raspi dal 35% al 90%.
Abbinamento: tartare di manzo e misticanza con salsa alle erbe di montagna.
Central Otago, Nuova Zelanda
Situata nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, Central Otago è la regione vinicola più meridionale del mondo insieme alla Patagonia. Il suo clima continentale, con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, favorisce una maturazione lenta e completa del pinot nero, la cui presenza in questa regione rappresenta ormai l’80% delle coltivazioni. I vini si caratterizzano per intensità e concentrazione. I suoli sono un misto di sabbie, ardesie, calcari e terreni morenici e vulcanici. Tutti i vini neozelandesi prevedono obbligo di coltivazioni biologiche o biodinamiche certificate.
Pinot Noir Bannockburn 2021 - Felton Road
Rubino vivace, di bella luminosità. Svela la tipicità di frutti rossi maturi - ciliegia e lampone - dei fiori di rosa e violetta, con una lieve sfumatura empireumatica. Intenso, complesso e attraente, al palato è secco, caldo, moderatamente morbido e fresco. Ha un tannino fitto e maturo. Un calice il cui unico difetto si nota nella presenza scontrosa dell’alcol.
Abbinamento: lingua di vitello salmistrata con guazzetto ai mirtilli.
Oregon, Stati Uniti
La Willamette Valley, in Oregon, è considerata la Borgogna del Nuovo Mondo. Qui il Pinot Nero si esprime in modo straordinario grazie a un clima fresco e umido, influenzato dall’Oceano Pacifico, e ai suoli vulcanici e di argilla rossa. I vini dell’Oregon si caratterizzano per un perfetto equilibrio tra frutto e struttura. L’eleganza e la profondità di questi vini li rendono tra i più ricercati negli Stati Uniti, benché qui la viticoltura si sia diffusa solo a partire dal 1961.
Pinot Noir Seven Springs 2021 - Evening Land Vineyards
Color rubino scarico per questo terzo assaggio che si distingue per le note di rabarbaro, ciliegia, lampone e anice stellato. In bocca è teso, con un tannino diffuso, cesellato, maturo e dinamico. Bella la persistenza salina e succosa su mora e prugna, con una sfumatura ematica di grande personalità. Estremamente elegante ed espressivo.
Abbinamento: animelle di vitello glassate al burro, con salsa all’olio di timo e pino mugo.
Franken, Germania
Con i suoi 12.000 ettari la Germania si assesta al terzo posto (dopo Francia e USA) nella classifica mondiale della diffusione del pinot nero, qui meglio conosciuto come spätburgunder. La regione della Franconia, Franken, a nord di Monaco, rappresenta una delle aree più interessanti per questa varietà. Qui, il clima relativamente fresco e i suoli variegati – dal calcare alla marna – permettono la produzione di vini dal carattere sottile ed elegante, dalla tipica freschezza. I Pinot Nero di Franken sono tipicamente freschi, con note di fragola, ribes rosso e una leggera sfumatura affumicata.
Spätburgunder Bürgstadter Berg 2021 - Rudolf Fürst
Rosso carminio di luminosa vivacità. Insieme ai piccoli frutti di bosco appena raccolti, questo calice rivela nuances olfattive di rosa selvatica e un’intrigante nota affumicata. Fresco e sapido il sorso, dall’anima gustosa del frutto croccante. Tannini elegantissimi e carezzevoli per un vino decisamente armonico. L’equilibrio della finezza.
Abbinamento: petto d’anatra con spinacini saltati.
Alto Adige, Italia
Nel cuore delle Alpi italiane, il pinot nero trova un ambiente ideale per esprimere la sua anima più fine e vibrante. Le altitudini elevate, il clima fresco e i terreni ricchi di dolomia e porfido contribuiscono a creare vini dal profilo elegante e raffinato. I Pinot Nero dell’Alto Adige presentano tipicamente note di lampone, ribes, petali di rosa e sottobosco, con una spiccata acidità e una delicata mineralità. La loro struttura snella e i tannini setosi li rendono perfetti per l’invecchiamento, guadagnando complessità con il tempo. André Senoner ha già avuto modo di approfondire lo stretto legame tra Pinot Nero e la sua terra per AIS Lombardia: trovate altri spunti di studio in Le molteplici sfumature del blauburgunder in Alto Adige.
Pinot Nero Vigna Kofl 2022 - Cantina Peter Zemmer
Abito rosso rubino intenso dai riflessi amaranto e dai sentori di fragola e lampone, fiori rossi di gardenia ed erbe di montagna, per questa espressione italiana di Pinot Nero. Intrigante il gioco di contrasti tra durezze e morbidezze che si alternano al palato, grazie anche alla presenza di un tannino stuzzicante. Persistente, fresco, sapido e di grande charme.
Abbinamento: schlutzkrapfen di spinaci al burro ed erba cipollina.
Borgogna, Francia
Nessuna regione è più legata al Pinot Noir della Borgogna, la sua culla d’elezione, nonché patria madre. Qui, il concetto di terroir trova la sua massima espressione, grazie a una storia che dal Medioevo a oggi, senza soluzione di continuità, ha permesso la nascita di vini unici. Dai raffinati e floreali Chambolle-Musigny ai più robusti e strutturati Gevrey-Chambertin, il Pinot Nero della Borgogna è sinonimo di eleganza e complessità, nonché di vino longevo e inimitabile. È qui che il Pinot Noir raggiunge il suo apice, diventando il riferimento assoluto per questa nobile varietà.
Pinot Noir Volnay La Cave 2022 - Mark Haisma
Tinteggiato di un rosso rubino dalla fitta trama, questo calice rivela già alla vista una diversità importante. Lo stesso naso, coerentemente, si fa più scuro: la frutta diventa a bacca nera e matura. Poi sono le rose rosse a parlare, su uno sfondo burroso e di anice. Fresco e moderatamente morbido, questo Pinot Noir ha il gusto del rabarbaro e della mora; è punteggiato da un tannino statico e asciugante, che si sposa a una spiccata salinità. Un vino intrigante da bere ora, decisamente gourmand, ma che vede nel tempo la sua forza per evolvere e dare il meglio di sé.
Abbinamento: filetto di manzo al sangue con carciofo sbollentato e spuma di patate.