Franciacorta: il Metodo Classico allo stato dell'arte

Franciacorta: il Metodo Classico allo stato dell'arte

Degustando
di Anna Basile
03 marzo 2016

«Un territorio, un metodo di produzione, un modo di interpretare le uve»: è questa la summa con cui Stefano Capelli, enologo e direttore tecnico di Ca’ Del Bosco, racconta l’essenza di un’azienda che con i suoi vini ha lasciato il segno nella storia della Franciacorta.

Il 49° Congresso AIS ha raccontato questa storia di talenti e di passioni con l’indimenticabile verticale di uno dei vini simbolo del territorio e dell’azienda: la Cuvée Annamaria Clementi. 

Una leggenda che nasce quando Maurizio Zanella regala il nome di sua madre al vino che doveva diventare l’icona della cantina, emblema di un terroir e del lavoro degli uomini di Ca’ Del Bosco. 

I vini degustati«Annamaria Clementi è la migliore rappresentazione delle nostre uve sul nostro suolo, è il vino che esprime al meglio il nostro stile nel fare Franciacorta», racconta orgoglioso Stefano Capelli che, insieme a Nicola Bonera, attraversa 30 anni di mito in una degustazione da sogno. 


Le Cuvée Annamaria Clementi 2006, 2005 e 1999sono magistrali nell’effervescenza, fresche e vellutate, briose e dal bouquet intenso e pieno, tutte diversissime; la 1995 «è spettacolare», esclama Nicola Bonera, «un vino degno figlio di un’annata spettacolare»; la 1989 è «una di quelle bottiglie che ognuno vorrebbe avere in casa per i momenti più belli», aggiunge Bonera; infine arriva la 1985, dopo trent’anni sui lieviti e un riposo lento e generoso gestito con sapienza, che mantiene intatta la fragranza delle uve, «perché noi di Ca’ Del Bosco vogliamo conservare il frutto nel tempo», spiega Capelli, e in questa bottiglia c’è ancora un frutto vivo. 

I relatoriAnnamaria Clementi è un vino assoluto e totale nella sua ricchezza di sensazioni. 
Una complessità dirompente, un carattere che cresce nel bicchiere e dopo ogni assaggio, una sorpresa che, sorso dopo sorso, riesce a descrivere con incredibile armonia, la potenza del territorio e la storia dell’azienda. 

Una storia che comincia nella metà degli anni Sessanta, quando Annamaria Clementi Zanella compra «Ca’ del bosc», una casa in collina a Erbusco, in Franciacorta, dove viene impiantato il primo vigneto. Maurizio, suo figlio, rientrato da un viaggio in Champagne, intuisce il potenziale della Franciacorta per la produzione di vini di qualità, capaci di raccontare una zona geografica determinata. 
È l’inizio di un progetto ambizioso che di anno in anno, grazie alla ricerca, alla volontà di raggiungere i massimi requisiti qualitativi e al lavoro paziente dell'uomo, ha portato alla produzione di vini diventati noti in tutto il mondo, come il territorio di cui parlano. 

La salaLa cuvée Annamaria Clementi nasce dall’assemblaggio di chardonnay, 55%, pinot bianco, 25%, pinot nero, 20%, una selezione che riguarda solo il meglio delle uve coltivate nelle vigne più vocate (le uve chardonnay provengono da 15 vigne selezionate, il pinot bianco viene da 2 vigne, il pinot nero da 8 vigne). 
Dai 25 vini base si selezionano quelli delle botti migliori, e dopo una vinificazione meticolosa, l’affinamento in bottiglia prevede un minimo di sette anni a contatto con i lieviti. 
Anche il dégorgement è frutto di una precisa ricerca, infatti avviene senza ossigeno, utilizzando un sistema unico al mondo, ideato da Ca’ Del Bosco per i suoi vini, per preservarli il più possibile: «la sboccatura è uno shock per il vino», spiega Nicola Bonera, «equivale a 10-15 anni di ossigeno».  Le bottiglie vengono cullate in cantina ed è così che nasce un vino dal perlage raffinato, magnifico nel suo colore dorato. 

Un profumo ampio, mirabolante nella sua complessità, un sapore pieno e potente. 
Un vino assoluto che nei suoi vitigni principe, chardonnay, pinot bianco e pinot nero, trova la forza e il carattere per raccontare la Franciacorta.

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