Maurizio Ercolani - Cafè 51

Maurizio Ercolani - Cafè 51

Sommelier al lavoro
di Giordana Talamona
26 marzo 2015

Spirito di sacrificio e voglia di crescita professionale hanno spinto Maurizio Ercolani, del Cafè 51 di Crema, ad andare fino a Milano per seguire i corsi AIS. Un impegno non indifferente per lui, che nel frattempo, gestiva le incombenze della sua attività, mantenendo un bel sorriso sulle labbra.

Maurizio Ercolani«Se ce l'ho fatta è anche grazie alla mia compagna, che mi ha supportato durante quell'intenso periodo di formazione» – spiega con la consapevolezza di chi sa che nella vita poco o nulla è regalato.

Come mai è arrivato sino a Milano per frequentare i corsi Ais? 

Eravamo nella seconda metà degli anni Duemila e correva voce che la formazione dei corsi tenuti a Milano fosse superiore, per qualità, a quella della delegazione di Cremona. Decisi, dunque, di pianificare le mie giornate in maniera tale da poter frequentare il corso, senza togliere tempo al mio lavoro. Lo ricordo come un periodo faticoso, ma molto entusiasmante perché sentivo che stavo crescendo professionalmente. 

Oggi, al contrario, sta collaborando molto attivamente con la delegazione di Cremona. Cos'è cambiato?

La delegazione di Cremona è cresciuta molto in questi ultimi anni, quindi mi pare giusto dare loro il mio piccolo contributo. Anche per questo ho consentito che il mini corso di avvicinamento al vino si tenesse presso il mio locale. Loro sanno che, per qualunque altra cosa, possono contare su di me. 

Come è nata la sua passione per il mondo del vino?

In parte devo dire grazie a un mio vecchio cliente senza il quale, forse, non mi sarei avvicinato a questo settore. Nella seconda metà degli anni Novanta, infatti, gestivo un pub-birreria con un socio, senza sapere nulla o quasi di vino. Tra i nostri clienti - ricordo - c'era un appassionato di vino che mi pungolava tutte le sere perché ampliassi la mia competenza in materia. In breve mi presentò un agente, che mi consigliò delle bottiglie per il locale. La passione per il vino crebbe in fretta tanto che, pochi anni più tardi, aprii un bar tutto mio, con un'ampia selezione di vini. Oggi, sono al mio secondo bar, il Cafè 51, nel quale organizzo serate di degustazione ed eventi legati al vino e alle birre. 

Come si definirebbe?

Sono un "festaiolo", amo stare a contatto con le persone e far provare loro qualche chicca particolare. Per me questa è una passione, più che un lavoro, quindi cerco di coinvolgere anche il mio staff col quale, quando posso, faccio visita ai produttori.  Sono convinto, infatti, che se sono entusiasti loro, sapranno entusiasmare anche la nostra clientela. 

Quanto incide il prezzo sulla qualità di un vino?

È inutile dire che ha un certo peso, ma il messaggio che cerco di passare alla mia clientela è che non è necessario spendere molto per bere bene. Al contrario, ci sono molti piccoli produttori semisconosciuti, o quasi, che rappresentano l'ossatura della viticoltura italiana, che fanno vini di alto livello a prezzi contenuti. 

Quindi qual è la chiave per essere un buon sommelier?

Credo che sia il continuo approfondimento, senza sentirsi mai arrivati. Anch'io, che tra i miei amici vengono considerato "l'esperto" del gruppo, ma cerco di mantenere un profilo basso, perché sono conscio c'è sempre molto di più da sapere. 

In che modo ama stupire la sua clientela?

Selezionando dei prodotti particolari, talvolta introvabili. Nella selezione per la mescita, per esempio, accanto ai nomi più noti metto in carta un vino che considero particolare, sia esso biodinamico, fatto da un blend inusuale o proveniente da una zona poco conosciuta. In questo modo cerco di incuriosire i miei clienti, che vengono da noi anche per scoprire vini diversi dal solito. Senza contare che durante l'anno organizzo delle serate di degustazione cibo-vino o cibo-birra, dove ho l'occasione di dare loro qualche nozione sulla tecnica dell'abbinamento. 

Un piccolo sogno da realizzare? 

Andare al Wine Expo Bordeaux, tra le più importanti manifestazioni del settore. Ma incrociamo le dita, perché l'anno prossimo dovrei farcela!

Cafè 51 - Crema (CR)

CHI È 

Maurizio Ercolani, sommelier dal 2009, ha un'esperienza più che ventennale nel settore beverage. Negli anni Novanta fonda un pub-birreria con un socio, per poi creare, nella agli inizi degli anni Duemila, un bar tutto suo con un'ampia gamma di vini a mescita. Apre il Cafè 51 nel 2005, dove tiene degustazioni ed eventi in collaborazione con la delegazione di Crema-Cremona. 

IL VINO LOMBARDO PREFERITO

Franciacorta Docg

 

CAFE' 51

CREMA (CR) | Via IV Novembre 51/E - | Tel. 0373250863. Orari: sempre aperto dalle ore 7.00 alle 02.00. Specialità: 120 referenze. La mescita prevede sempre una decina di etichette tra bollicine, rossi e bianchi fermi. Si organizzano serate di degustazione.

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

I commenti dei lettori