Andrea Camedda - Alp Wellness Hotel Mota

Andrea Camedda - Alp Wellness Hotel Mota

Sommelier al lavoro
di Anita Croci
28 settembre 2017

Dalla Sardegna a Livigno, in mezzo tante esperienze di vita e di lavoro. Oggi Andrea Camedda è il sommelier di uno dei più prestigiosi hotel di questa famosa località turistica montana della Valtellina.

Tratto da Viniplus di Lombardia N°13

Andrea CameddaLe strade della vita non sono sempre lineari e non è certo detto che le vie più brevi siano le migliori. Il percorso di Andrea, in senso professionale ma anche logistico, è variegato. Nato e cresciuto in Sardegna in una zona turistica, si approccia presto al mondo del lavoro affiancando alla vita da studente esperienze di sala negli hotel durante i mesi estivi. Le scelte accademiche lo conducono a Venezia, dove si iscrive alla Facoltà di Economia. Anche durante il periodo universitario prosegue i lavori stagionali in diverse strutture alberghiere, da Jesolo alla Svizzera. Conseguita la laurea fa ritorno in Sardegna e per qualche anno lavora come manager a Cagliari in una società di consulenze commerciali per multinazionali. Poi il matrimonio, due figli, il trasferimento in Sicilia per cercare altre opportunità di lavoro che però non lo soddisfano e, infine, la decisione di puntare a nord. Molto a nord. Livigno è il comune più settentrionale della Lombardia e una delle località montane più importanti d’Italia. Zona extradoganale, è frequentata tutto l’anno da turisti che si dilettano tra sport, relax e shopping: una montagna che, a differenza del mare, offre lavoro sia d’estate che d’inverno. Qui è presente una forte comunità sarda, tra cui un amico di Andrea che lo introduce ad uno dei più prestigiosi hotel della città. Inizia così la sua esperienza all’Alp Wellness Hotel Mota, categoria quattro stelle.

Andrea, come sei diventato sommelier dell’hotel?

All’inizio mi occupavo della sala. L’hotel ha una bellissima cantina ma non aveva ancora la figura del sommelier e quando con Raffaele - il titolare - sono emerse la mia passione per il vino e le mie doti commerciali, ha voluto assegnarmi questo ruolo che attualmente è la mia occupazione principale, pur continuando a supportare il lavoro del maître.

Perché hai scelto AIS?

Mi sono informato bene prima di scegliere quale corso frequentare e ho deciso di rivolgermi all’AIS perché è un’associazione con una storia e un prestigio importanti e soprattutto perché il programma dei tre livelli di corso è approfondito e ben articolato. La delegazione di riferimento è Sondrio e dista almeno due ore di auto da Livigno. Così chiamai Elia Bolandrini, il delegato, che fu subito molto disponibile circa la mia proposta di organizzare un corso a Livigno, ma bisognava far venire apposta i relatori. Mi chiese di trovare almeno quindici partecipanti: il primo corso iniziò a settembre 2015 con trentatré iscritti. Al nostro corso eravamo tutti lavoratori del settore e alla fine undici di noi si sono diplomati sommelier. Ritengo sia un messaggio importante per l’offerta turistica di qualità e per la corretta promozione della Valtellina, le cui eccellenze enologiche sono una bandiera del territorio.

Cosa significa per te essere un bravo sommelier?

Capire cosa desidera chi hai di fronte e guidarlo nella scelta migliore. Mi piace vedere le persone felici di bere un vino che piace, se poi sei stato tu che glielo hai suggerito è una grande soddisfazione, la migliore garanzia che hai fatto bene il tuo dovere. Come disse uno dei miei primi mentori “la gente oggi ha bisogno di provare emozioni”. Il vino è emozione, che si lega a un’esperienza sensoriale molto più ampia di quella gustativa. In tutto questo un bravo sommelier sa unire l’aspetto edonistico a quello culturale, trasmettendo anche la storia che sta dietro ogni bottiglia che propone.

Se ti chiedessi un abbinamento sardo-lombardo?

Senza dubbio un bel Fiore sardo con uno Sforzato di Valtellina, il Pergiulio di Walter Menegola ad esempio; oppure si potrebbe provare una delicata bollicina franciacortina insieme alla mreca (o merca) di Cabras, piatto a base di muggine lessato e avvolto in un’erba che cresce in luoghi paludosi come lo stagno di Cabras, poi salato in modo che si conservi per diversi giorni.

Progetti per il futuro?

Lavorare nel wine management, ma amo molto anche il lavoro in albergo. Magari diventare un Wine Manager in albergo! Per ora tuttavia mi concentro sul lavoro quotidiano e sulla formazione. Poi quando Dio aprirà un’altra via io la seguirò. Credo fermamente in Dio, per cui ringrazio Lui per la benedizione che mi ha dato aprendomi questa via professionale. Ringrazio mia moglie per il continuo sostegno e incoraggiamento e i miei figli, motivazione a migliorarmi ogni giorno; la famiglia Rodigari e in particolare il mio direttore Raffaele, manager perspicace e sommelier, che dirige il F&B dell’albergo, per aver investito su di me e Gianluca Cheli, primo maître di sala e sommelier anch’egli, per le sue doti umane e professionali, dal quale ho imparato tantissimo in questi anni di lavoro insieme.

Chi è

Andrea Camedda nasce a Oristano il 28 marzo 1982. Laureato in Marketing e Gestione delle Imprese presso la facoltà Ca’ Foscari di Venezia, è sommelier dal 2016 e fa parte della Delegazione AIS di Sondrio. Ama conoscere a fondo i vini di tutto il mondo, non solo sotto il profilo gustativo ma anche commerciale ed economicomanageriale. Dal 2014 è Head-sommelier presso l’Alp Wellness Hotel Mota****, situato nel pieno centro del “piccolo Tibet d’Italia”, Livigno.

IL VINO LOMBARDO PREFERITO

Sandro Fay Sforzato di Valtellina DOCG Ronco del Picchio 2010

AlpWellness_HotelMota

ALP WELLNESS HOTEL MOTA****

Via Ostaria 11, 23030 Livigno (SO) | 0342 996091 | www.hotelmota.com

Apertura: tutti i giorni, tutto l’anno. Barore 08:00-23:00. Sala ristorante ore 12:00 – 14:30 e 19:00-21:30.

La struttura

L’hotel si trova sulla promenade dello shopping livignasco, prossimo agli impianti di risalita. È gestito sin dal 1973 dalla famiglia Rodigari che con impegno costante offre ai propri ospiti un’esperienza unica di gusto e benessere. Nel 2009 l’hotel è stato completamente ricostruito con scelte ecosostenibili e oggi si distingue per i suoi ambienti confortevoli con arredi ricercati e naturali e per la professionalità del personale altamente specializzato.

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