A spasso nel tempo

A spasso nel tempo

Degustando
di Giacomo Codazzi
15 aprile 2008

Nelle cantine Nino Negri e all’agriturismo Fracia con Casimiro Maule e Nicola Bonera. Splendidi vini e raffinate preparazioni gastronomiche.

Serata memorabile quella organizzata dalla delegazione di Sondrio dal suggestivo titolo “A spasso nel tempo…”, suddivisa in due distinti momenti: una verticale di annate storiche di Sforzato di Valtellina presso le Cantine Nino Negri a Chiuro e una successiva cena a base di prelibatezze gastronomiche ed altre perle enologiche della stessa azienda presso l’agriturismo Fracia, ubicato nel prestigioso omonimo vigneto. Nella splendida cornice di Palazzo Quadrio, il direttore ed enologo Casimiro Maule ed il noto sommelier Nicola Bonera, hanno guidato la platea nello straordinario mondo del vino d’altri tempi iniziando con un Valtellina Fracia del 1967, seguito da una verticale di Sforzato tradizionale delle annate 1970, 1985, 1988, 1990, 1997 e 1999.

La passeggiata a ritroso nel tempo è iniziata con il Fracia 1967, prodotto con uve Nebbiolo in purezza; che ha veramente stupito i presenti per la sua limpidezza e il suo colore ancora luminoso, un bel fondo fruttato, con note di frutta cotta, una speziatura dolce, sentori di fiori secchi, accenni balsamici, una piacevole freschezza, una certa sapidità con finale balsamico e mentolato discretamente lungo.

Siamo di fronte ad un vino definito da Nicola Bonera “gentile ed elegante” che si beve ancora con grande piacevolezza. Si è poi passati alla verticale di Sforzato tradizionale con ben sei annate iniziando dal 1970. Si compie poi un salto di 15 anni con il 1985. Al naso profumi molto leggeri ma ancora fini. Subito note di pasta di olive e di liquirizia; fruttosità accentuata con sentori di frutta sotto spirito e poi accenni di rosmarino e pepe bianco. L’alcol è ancora integro, avvolgente e la tannicità conserva un minimo di ruvidità.

Segue lo Sforzato 1988, ritenuto da molti, Natale Contini in primis, forse il migliore della verticale. All’esame visivo il vino presenta una maggiore quantità di materia colorante, un granato luminoso con tenui sfumature aranciate. Al naso un’intensità più potente del precedente campione, con quattro o cinque percezioni immediate, dall’affumicatura, alla torrefazione, una speziatura più evidente, con note di bacca di ginepro e ancora, sentori di frutta appena matura, tocchi amaricanti di china e cenni di idrocarburi. E’ un vino abbastanza caldo ancora aggressivo, e fresco con ritorni di sentori vegetali e di ribes. Un

vino piuttosto intenso e persistente con un finale molto lungo.

Il campione dell’annata 1990 presenta decisamente un alcol maggiore. Casimiro Maule sottolinea come questa sia l’annata migliore tra i vini esaminati ed è anche la prima realizzata con una impostazione nuova per quanto concerne la tecnica di cantina. Vino luminoso e intenso, complesso e fine, molto elegante: tocchi di cuoio, pellame, fiore essiccato, la viola soprattutto. Sentori di malto, caffelatte, cacao, note vanigliate e burrose e una decisa mineralità. In bocca una gradevole freschezza, una morbidezza importante che tiene a bada l’alcol. Il finale è lungo ma non lunghissimo come ci si sarebbe potuto aspettare dalle premesse. Con lo Sforzato del 1997 siamo di fronte ad una delle migliori vendemmie del secolo scorso. In questo caso all’olfatto arrivano sensazioni, molto diverse da quelle dei vini precedenti.

Emergono sentori di caramella mou, di variegato alle creme, cenni di erbe aromatiche come l’alloro, chiodi di garofano ed anice. La verticale si conclude con l’annata 1999. Al naso riemergono ricordi simili al vino del’97, con un po’ più di caramello, una bella speziatura nera e un’amaricante di china. In bocca troviamo ancora tannini piuttosto esuberanti. Si evidenzia una perfetta corrispondenza gusto olfattiva. E’ un prodotto incompiuto ancora giovane che presenta un finale piuttosto lungo. A seguire come già detto la cena con altri importanti vini in degustazione.

Il Valtellina Superiore Quadrio 2004. Nel bicchiere un bel rubino con una buona

consistenza. Al naso sentori di fruttato con note di sottobosco. In bocca è molto gradevole e morbido con tannini fini. Chiude con una buona persistenza su note di fiori secchi. E’ poi il turno del Valtellina Superiore Riserva 1999. Qui il livello qualitativo si eleva ulteriormente.

Al naso presenta ottime intensità e complessità. Alle note fruttate (frutta matura e sotto spirito) e floreali (fiori secchi) si aggiungono sensazioni di tabacco, cioccolato, speziatura nera e accenni balsamici. In bocca è caldo ed abbastanza morbido con ancora una notevole freschezza e sapidità. Un vino intenso e decisamente persistente. Segue il Valtellina Superiore Vigneto Fracia 1999. Grande vino naso è intenso e complesso con profumi di tabacco, cuoio, liquirizia, cacao, frutta sotto spirito (ciliegia, piccoli frutti

neri) e accenni di speziatura. In bocca è morbido, pieno ed avvolgente con gradevoli tannini ed un’elegante freschezza di fondo. Un vino equilibrato, armonico con un finale molto lungo.

Dulcis in fundo, il pluriblasonato Sfursat 5 Stelle 1999 ormai divenuto il vino emblema della Negri. Al naso sensazioni fruttate, di confettura di piccoli frutti neri, seguite da note più evolute e raffinate, speziatura, tabacco, vaniglia, accenni di china e balsamici. In bocca è potente ed equilibrato, caldo ed abbastanza morbido, con un bel tannino ed una discreta sapidità. Fine ed elegante è intenso con un lungo finale…come lunga e ricca di

soddisfazioni enogastronomiche è stata questa splendida serata accompagnata dalle raffinate preparazioni gastronomiche dell’Agriturismo Fracia.

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