Le quattro strope di Zanotelli

Le quattro strope di Zanotelli

L'aromatico italiano
di Massimo Zanichelli
22 settembre 2025

La Valle di Cembra e la famiglia Zanotelli: storia di un legame secolare cementato da vini di carattere.

La storia degli Zanotelli risale ai primi del XVIII secolo, quando la famiglia si trasferisce a Cembra dalla Val di Non. Il loro soprannome era Forner, “fornaio”, per un ramo familiare che si chiamava Zanotelli Forneri e per un antenato che faceva questo mestiere. Nel 1860 la cantina è situata nel centro del paese e il vino sfuso viene venduto soprattutto in Alto Adige. Il primo imbottigliamento è il 1982 per mano dello zio Giorgio, autodidatta, insieme ai fratelli Elio e Tullio, i quali, dopo la morte prematura del padre, decidono di unire le rispettive proprietà, suddividendole solo quarant’anni dopo. Oggi la cantina in via IV Novembre è condotta da Nicola, Dino e Orietta, i tre figli di Tullio, e dal cugino Roberto, figlio di Giorgio.

Gli ettari di proprietà sono una ventina e sulle etichette campeggia una “stropa”, ovvero il rametto di salice utilizzato per legare la vite e tradizionalmente piegato da mani femminili, a sancire lo stretto legame tra la terra degli avi e i vini prodotti dall’ultima generazione.

Il Trentino Superiore Valle di Cembra Müller Thurgau 2024 nasce dalle pergole, comprese tra i 500 e gli 850 metri di quota, delle zone di Saosènt, Riva, Rónch, Casgné e Valfadana (Cembra). I terreni di origine vulcanica, comuni anche agli altri vini, hanno composizione ghiaioso-limosa. Il vino ha colore paglierino limpido e brillante, profumi sottili, raffinati, quasi reticenti, punteggiati da sottrazioni aromatiche (fiori, agrumi, sassi) che via via si librano con il passare del tempo, un sorso maturo, definito, contrastato, dai contrappunti acido-sapidi, snello e dinamico nello sviluppo, con allungo di taglio minerale. La negazione vivente di tutti gli stereotipi che si sono accumulati su questa nobile varietà – un incrocio tra riesling e madaleine royale messo a punto nel 1882 dal dottor Hermann Müller presso il celebre istituto di ricerca di Geisenheim – che un passato di sfruttamento commerciale ha messo in cattiva luce.

Il Trentino Kerner 2024, proveniente dal vigneto Piazzòle di Lona-Lases piantato nel 2002 tra i 500 e i 650 metri di quota su un terreno che per mezzo secolo non era mai stato coltivato, ha colore brillante, un olfatto accarezzato da sentori di pesca, erbe e pietre, una bocca piena, succosa, matura, tonica, di bel contrasto acido e vivezza minerale, con ritorni di pesca, allungo tonico-sapido e persistenza dinamica.

Il Trentino Riesling 2022 nasce da due appezzamenti di estensione speculare (6.000 metri quadrati l’uno) impiantati nel cru Saosènt di Cembra nel 2002 a quote comprese tra i 600 e i 750 metri. Il primo, esposto a ovest, ha terreno argilloso e limoso. Il secondo, rivolto a est, è prevalentemente argilloso. Presenta un colore paglierino brillante, un naso pietroso, sassoso, spiccatamente minerale, di taglio roccioso, un sorso avvolgente, tonico, salino, molto agrumato, di vivo contrasto citrino con riflessi balsamici e una punta di sapore porfirico.

Chiude il “quartetto aromatico delle strope” il Trentino Gewürztraminer 2024, in produzione dal 2017 da un vigneto di trent’anni d’età esposto a sud in località Camin (Cembra) a 600 metri di quota, con pendenza del 40% e terreno argilloso (raro in Valle di Cembra). Offre un colore intenso e definito, un naso varietale di rose, litchi e spezie orientali, un palato polposo e maturo, cremoso, morbido, aromatico senza eccessi, di buona dinamica gustativa e persistenza ancora di litchi e rose.