I francesi e il vino nelle Feste di fine anno

I francesi e il vino nelle Feste di fine anno

La Francia in presa diretta
di Samuel Cogliati Gorlier
17 dicembre 2024

Uno studio conferma alcuni “totem” consolidati nel rapporto tra i transalpini e il nettare di Bacco. Ma non manca qualche sorpresa meno incoraggiante!

I francesi e il vino, un amore senza fine? I luoghi comuni, l’immagine che l’Esagono dà di sé nel mondo e il lavoro di comunicazione/promozione dei media potrebbero fare credere che sia tutto rose e fiori. Ma un recente studio condotto dall’associazione Vin & Société e dall’Institut français d’opinion publique (Ifop) mette in luce qualche crepa...

La ricerca è stata condotta su 1.012 maggiorenni rappresentativi della popolazione nazionale. Il dato che salta agli occhi è che quasi un francese adulto su quattro non beve vino neanche durante il periodo natalizio, tradizionalmente molto favorevole a questi consumi. Un dato coerente con la pesante crisi commerciale di questo settore. Nel 1960 ogni francese beveva 127 litri di vino l’anno; oggi ne consuma 35. 

Se “solo” il 67% dei francesi acquisterà vino appositamente per cenoni e veglioni, uno su tre di loro si fiderà anzitutto di consigli di amici e parenti, relegando enotecari, premi e opinionisti in seconda fila. 

Quando si tratta di mettersi a tavola il tradizionalismo sembra inossidabile: 57 francesi su 100 sceglieranno uno spumante all’aperitivo e, ahinoi, ben 60 su 100 anche con i dolci, abitudine durissima a morire. Altra consuetudine che resiste, quella di abbinare formaggi e vino rosso: due francesi su tre non si smuovono da questa consuetudine. 

Formaggio e vino rosso è del resto l’abbinamento preferito degli abitanti del Nord e dell’Est, dalla Piccardia alla Champagne, dall’Alsazia alla Borgogna. Interrogati sulle loro preferenze, i parigini mettono invece in testa il matrimonio tra ostriche, salmone o frutti di mare e vino bianco. Tutto il resto del Paese, da Bordeaux a Lione, da Marsiglia a Tolosa alla Bretagna, predilige l’abbinamento tra foie gras e vino dolce, un classico intramontabile. 

Per finire, un dato che parla della trasformazione della percezione del vino, da prodotto di consumo a commodity o status symbol. Ben 65 francesi su 100 lo usano infatti come regalo, e 53 bevitori su 100 sperano di riceverne. Quale vino? Nel 69% dei casi vini attinenti ai loro gusti, ma nel 37% dei casi vini prestigiosi. 

Qualche segnale incoraggiante viene dai giovani non astemi: quasi uno su tre apprezzerebbe un regalo attinente all’enoturismo e il 21% dei ventenni sarebbe felice di ricevere in dono un corso di degustazione. •