Brescianini (Consorzio Franciacorta): «Valorizzeremo il nostro territorio e la sua storia»

Brescianini (Consorzio Franciacorta): «Valorizzeremo il nostro territorio e la sua storia»

News dai Consorzi lombardi
di Alessandro Franceschini
12 febbraio 2019

A Milano presentazione alla stampa del neo presidente del Consorzio eletto lo scorso dicembre. «Sarà un mandato in continuità con il precedente». Nel 2018 boom delle esportazioni in Svizzera.

«Siamo una squadra molto coesa, per cui cambiando il presidente non avverrà alcuna rivoluzione. Siamo abituati a confrontarci e a discutere, ma sempre anche a fare sintesi». È molto sereno e sorridente il neo presidente del Consorzio Franciacorta, Silvano Brescianini, nell’incontro di martedì 12 febbraio con la stampa a Milano. 

Una sorta di “debutto” il suo nella sua nuova veste al timone del territorio capofila nella produzione di Metodo Classico in Italia: eletto lo scorso 18 dicembre dopo 9 anni di vice presidenza, ha deciso di aprire il suo mandato nel segno della continuità con la precedente gestione. «La maggior parte dei progetti futuri più importanti sono già stati avviati, in particolare quelli tecnici che riguardano la biodiversità e la sostenibilità nel vigneto» ha spiegato Brescianini.

Un punto sul quale il nuovo presidente concentrerà le sue prime energie sarà la valorizzazione del territorio. «Se il Franciacorta vino è già abbastanza conosciuto, la Franciacorta zona lo è un po’ meno. Significa che dobbiamo lavorare, perché abbiamo paesaggi molto interessanti che devono essere valorizzati, ma deve essere valorizzata anche la sua storia».

«Una delle prime cose che faremo nei prossimi mesi - continua il presidente - sarà realizzare un lavoro sulla storia della Franciacorta dal XIII al XVI secolo, periodo all’interno del quale sono accaduti avvenimenti molto importanti e poco conosciuti, ma che spiegano quanto è profonda la cultura della produzione del vino nel nostro territorio».

Sul fronte del biologico, argomento caro al nuovo presidente, pioniere in Italia e in Franciacorta, non sono previsti particolari scossoni: «La superficie vitata biologica in Franciacorta, sommando anche quella già in conversione, è del 70%: è una delle aree più importanti da questo punto di vista in Italia. Ed è anche singolare, considerando che siamo a nord, piove di più ed è quindi più difficile sposare il biologico. Detto questo, non ho nessuna intenzione a convincere altri produttori, è un percorso che deve maturare a casa propria: inoltre esistono altri percorsi di sostenibilità non necessariamente biologici, ma altrettanto interessanti. È giusto che ognuno intraprenda il percorso che ritiene più interessante».

Giuseppe Salvioni, amministratore delegato Consorzio FranciacortaExport: boom in Svizzera, focus su Canada e Cina

Si è parlato anche di numeri a Milano, aspetto lasciato a Giuseppe Salvioni, amministratore delegato del Consorzio. Il 2018 si è chiuso con una produzione che dovrebbe attestarsi intorno ai 17,7 milioni di bottiglie, con un valore di immissione sul mercato, franco cantina, pari a 235 milioni di euro, che salgono a circa 500 considerando il valore al consumo. 

«Il nostro obiettivo futuro non è aumentare la produzione, quanto qualità e prezzo medio. Considerando gli ettari vitati in questo momento, in un’annata normale potenzialmente possiamo arrivare ad una produzione di circa 23/24 milioni di bottiglie» ha affermato l'amministratore delegato del Consorzio.

Il grande focus da qualche anno a questa parte ed anche del prossimo futuro sarà l’export, che in questo momento vale il 12%. «Svizzera, Belgio e Germania stanno facendo registrare gli incrementi più importanti - continua Salvioni -. In Svizzera, in particolare, si assiste ad un vero e proprio boom, tanto da aver superato il Giappone, nostro storico e più importante mercato».

Nel 2019, oltre a consolidare e mantenere mercati esteri dove le bollicine franciacortine sono già presenti, sforzi e investimenti saranno incentrati soprattutto su due paesi: Canada e Cina, con l’avvio di un programma di educational ad hoc.