Ais Lombardia News

Ais Lombardia News

Rivista
di Redazione
03 maggio 2004

Numero 14 - Maggio 2004


Hanno collaborato:
  • Franco Ziliani (inviato speciale)
  • Valerio Bergamini
  • Rocco Di Stefano
  • Antonio Guerini
  • Luca Giannati
  • Riccardo Modesti
  • Bruno Piccioni

    Sommario



    • Ancora sui prezzi del vino
    • Brunello di Montalcino 1999
    • Nasce l'Oltrepo Docg Metodo Classico
    • Sauvignon Blanc
    • Oltrepo Pavese, un Mondo di Pinot Nero
    • Trent'anni di Tignanello
    • Botticino
    • I Formaggi di Beppe Frigerio
    • Beppe Biggica
    • Coppa di testa all'Eugubina


    Editoriale

    di Luca Bandirali, Presidente AIS Lombardia

    Fiere, banchi di assaggio e degustazioni si moltiplicano anno per anno. Si tratta di eventi rivolti a promuovere il vino di qualità per il bene della nostra amata e coinvolgente passione nei confronti del nettare di Bacco. I produttori sono concordi nell' affermare che questa sia la migliore pubblicità per l'immagine della loro azienda.

    E' un momento di ritrovo ideale con un pubblico motivato e sempre più preparato. Anche alcuni viticoltori tra i più blasonati, che da anni disertano fiere a livello nazionale, si concedono tuttavia sempre più spesso ad iniziative per un pubblico d'elite. Ecco quindi spiegato il moltiplicarsi di questi eventi, che non potrebbero nemmeno definirsi tali vista la frequenza con cui si succedono.

    Certamente l'abilità e la professionalità degli organizzatori hanno un ruolo fondamentale nel successo di una manifestazione, per riuscire a raggiungere il duplice obbiettivo di fare cultura e di essere occasione di business, visto l'impegno ed il ragguardevole onere finanziario che le aziende devono accollarsi.

    Queste mostre sono molto spesso appoggiate dalle istituzioni, le quali le vedono come un' ottima vetrina per la promozione del loro territorio, che movimentano altri settori commerciali che ne traggono lauti benefici, considerato che sembra la moda del momento quella dei mercatini e dei banchi d'assaggio.

    Tuttavia bisognerebbe, a mio parere, porre maggiore attenzione al consumatore finale. Infatti, spesso, il malcapitato appassionato si trova a dover elemosinare un sorso di vino o, ancor peggio, si sente rifiutare un assaggio del prodotto più celebrato dell' azienda se sprovvisto del fatidico "pass", cioè del biglietto da visita che testimonia la sua appartenenza alla categoria dei professionisti. Sapete quanti biglietti da visita fasulli con i nomi più stravaganti sono circolati negli stands dell' ultima fiera?

    Sarebbe bene che il costo elevato del biglietto d'ingresso esiga un trattamento equo per tutti. C'è poi l'altro fenomeno negativo degli appassionati che troppo spesso cadono vittime di innumerevoli degustazioni e corsi organizzati da persone incompetenti che sfruttano l'immagine della nostra Associazione per rendersi più credibili e mascherare invece l'unico scopo che li spinge: il guadagno speculativo.

    Se non si corregge il tiro il tutto potrebbe trasformarsi in un rito stanco che a breve potrebbe giungere al capolinea, con grave nocumento di chi invece lavora con serietà e impegno investendo tempo e denaro per favorire e promuovere il vino italiano.
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