Manlio Manganaro - Infernot

Manlio Manganaro - Infernot

Sommelier al lavoro
di Giordana Talamona
19 settembre 2012

L’arte della comunicazione non ha segreti per lui che è stato art director per anni, occupandosi di pubblicità. Manlio Manganaro sa molto bene quanto sia importante, per un sommelier professionista, conoscere la chiave della comunicazione di un vino.

Manlio Manganaro“Ci vuole creatività per fare un vino, ma anche per comunicarlo”. Smessi i panni del pubblicitario, Manlio utilizza oggi nella sua enoteca, l’Infernot di Pavia, quelle stesse tecniche della comunicazione che gli permettono di accompagnare i suoi ospiti, con garbo e creatività, nella scoperta sensoriale di un buon vino.

Ha scelto di cambiare lavoro, aprendo un’enoteca a Pavia. È stata una scelta felice?

Senza dubbio, faccio qualcosa che, in fondo, non è poi tanto diverso dal lavoro del pubblicitario, perché ci vuole creatività per fare un vino, ma anche per saperlo comunicare.

Essere stato art director per quattordici anni influenza il suo modo di fare comunicazione?

Credo di sì. Essermi occupato di pubblicità mi agevola. Il sommelier deve saper comunicare il vino. Occorre tuttavia trovare il modo giusto per farlo, domandandosi chi si ha di fronte, parlando in maniera chiara e semplice, soprattutto se l’interlocutore non è un esperto. Talvolta un linguaggio tecnicamente corretto può ostacolare la comunicazione, bisogna saperne modificare il livello in base alla circostanza.

Dunque, come si approccia alla sua clientela?

Amo capire cosa vuole un cliente attraverso una chiacchierata informale, quasi si trovasse tra amici.

Le più grandi soddisfazioni del suo lavoro?

Avere clienti che mi dicono “Manlio, fai tu”, perché si fidano della mia competenza. Ho clienti abituali che ogni sera vogliono essere stupiti, che desiderano assaggiare vini mai provati o vitigni autoctoni semi sconosciuti.

Lei frequenta sia AIS sia ONAV. Perché ha sentito la necessità di frequentare entrambi i corsi?

Ho cominciato a frequentare ONAV col corso da assaggiatore, poi nel 2009 sono diventato consigliere di Pavia. Frequentare anche il corso AIS è stata una scelta felice, che ha completato la mia preparazione. ONAV e AIS seguono strade diverse, sia nella tecnica dell’assaggio, che nella comunicazione, ma trovo che una non sia meglio dell’altra, bensì si completino a vicenda.

Esiste una certa rivalità tra le due associazioni, o chi lo pensa è in errore?

Una certa rivalità esiste ancora, ma credo sia un retaggio del passato. Quando si capisce cosa fanno esattamente l’una e l’altra, ogni rivalità appare sciocca. A Pavia cerchiamo di far coesistere entrambe le associazioni e a volte cerchiamo, con un po’ di difficoltà, di collaborare insieme.

Enoteca Infernot PaviaCome sceglie i vini per la sua enoteca?

La prima carta dei vini è stata fatta con la consulenza di Michele Garbuio (miglior sommelier d’Italia AIS 2006 ndr), mentre ora me ne occupo da solo. Nell’arco di pochi mesi ho cambiato il 20-30% dei vini, cercando qualcosa di nuovo e poco conosciuto. Non guardo il prezzo, se il vino mi piace lo prendo. Ci vogliono etichette note, che rassicurino il cliente, tuttavia noto che l’appassionato in questi ultimi anni è più indirizzato verso prodotti di nicchia.

Per esempio?

Come il Verdicchio dei Castelli di Jesi metodo classico, la Tintillia molisana o il Pecorino. Quando si propone qualcosa di ricercato, l’appassionato chiude un occhio sul prezzo.

La sua è l’unica enoteca con mescita a Pavia, con una proposta di vini al calice che cambia tutte le settimane. Che sistema di conservazione utilizza?

Ho optato per l’azoto perché non amo i sistemi che spillano vino, come fosse birra. In questo modo posso mantenere una bottiglia aperta per tre giorni senza notare alterazioni nelle caratteristiche organolettiche. È un grande impegno organizzativo, ma dà molte soddisfazioni.

IL VINO LOMBARDO PREFERITO

Oltrepò Pavese Pinot nero M.C. Cà di Frara Oltre il classico Rosé Riserva

Chi è?

Manlio Manganaro, pavese di nascita, diventa art director pubblicitario e intraprende la carriera da creativo. Accostatosi all’ONAV, nel 2009 ne assume il ruolo di consigliere nella delegazione di Pavia. Nel frattempo intraprende il percorso formativo con l’AIS e nel giugno 2011 apre l’enoteca Infernot a Pavia.

INFERNOT ENOTECA DEGUSTAZIONE

Via Mascheroni 48/50 - Pavia Cell. 3484668519 - www.infernot.it - info@infernot.it. Orari: dal martedì al sabato 10.30-14.30 e 16.30-01.Domenica 16.30-24 - Giorno di chiusura: lunedì Enoteca con circa 350 referenze. Circa quindici vini al calice che cambiano ogni settimana. Selezioni di salumi e formaggi da tutta Italia, crostoni in stile toscano da abbinare ai calici.

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I commenti dei lettori

Benedetto Gareri
21 settembre 2012 - 08 47
Benedetto Gareri

Grande Manlio. Benni.