Valtellina, un decennio di assaggi dei grandi rossi da nebbiolo. La qualità delle annate dei vini del decennio trascorso

Valtellina, un decennio di assaggi dei grandi rossi da nebbiolo. La qualità delle annate dei vini del decennio trascorso

Degustando
di Natale Contini
06 gennaio 2011

La prima decade del nuovo millennio si è appena conclusa e già qualche bilancio è possibile. I vini delle vendemmie targate 2000 non sono ovviamente ancora tutti in commercio ed è possibile perciò tracciare una prima sommaria valutazione decennale partendo dal 1999 per arrivare al 2008.

Annate ValtellinaPer le ultime due vendemmie è possibile soltanto individuare una tendenza, da confermare o meno, quando il raccolto sarà affinato nelle botti e poi messo in bottiglia per essere posto in commercio. 

D'obbligo iniziare con la Valtellina, terra di grandi rossi da nebbiolo. In generale le mutazioni climatiche - già evidenziatesi nell'ultimo decennio del secolo scorso - hanno inciso non poco sulla qualità delle vendemmie, migliorando ulteriormente il già ottimo livello qualitativo dei Valtellina, Valtellina Superiore e Sforzati. Con un'ultima premessa; quanto andrò ad evidenziare è esclusivamente il frutto di valutazioni personali maturate lungo un decennio (e oltre) di assaggi nel corso di degustazioni svolte sul territorio nelle numerose e svariate occasioni che ho avuto la fortuna di vivere in prima persona. Quindi nulla di assoluto e ancor meno di scientifico. L'oggettività analitica di un vino si assomma perciò all'analisi sensoriale che spesso evidenzia, da un assaggio all'altro, risultati contradditori. Ma non potrebbe essere che così, dal momento che il vino è materia viva e cambia da un giorno all'altro, a seconda dei momenti e delle condizioni in cui si svolgono le degustazioni.

1999
Una grande annata, con vini di ottima struttura destinati a durare ancora a lungo in cantina. Su tutti spicanno Il Vigneto Fracia di Nino Negri, il Sassella Rocce Rosse di AR.PE.PE. l'Inferno Riserva di Aldo Rainoldi, il Grumello Buon Consiglio di AR.PE.PE., il Valtellina Superiore Prestigio di Triacca, il Valgella Vigna La Cornella di Bettini.
2000
Annata contraddittoria, vini non grandissimi e di tono minore. Buone le prospettive di un ulteriore invecchiamento. Ricordo come ottimi l'Inferno Riserva di Pietro Nera e il Fruttaio Cà Rizzieri di Rainoldi.
2001
Annata storica che ha prodotto vini eccezionali a livello di finezza, eleganza, corpo e struttura. Destinati a durare a lungo se conservati in modo ottimale. L'elenco dei vini che mi hanno piacevolmente e più volte impressionato è lungo. Tra i tanti: lo Sfursat 5 Stelle Nino Negri, lo Sfursat Cà Rizzieri di Aldo Rainoldi, il Sassella Il Glicine di Sandro Fay, l'Inferno di Nicola Nobili, il Valtellina Superiore Prestigio di Triacca. Da segnalare il primo vino a vendemmia tardiva di AR.PE.PE. Ultimi Raggi, esordiente con l'indicazione Igt (dal 2002 diventa Docg Sassella Ultimi Raggi Vendemmia Tardiva).
2002
Un'annata in controtendenza e sopra le righe. In tutta Italia vini da dimenticare o addirittura da non vinificare. Unica grande eccezione la Valtellina con il suo nebbiolo che in ottobre ha fatto un exploit storico dando vita ad un'altra vendemmia del secolo poi confermata con campioni di grandissima stoffa, cromaticità, finezza e complessità aromatica, di insuperabile intensità e persistenza gustativa. Vini che dureranno almeno altri 10 anni. Non a caso un prodotto (il 5 Stelle della Nino Negri) ottenne il riconoscimento di miglior vino rosso d'Italia. E che dire di tutti gli altri? L'elenco delle eccellenze è lunghissimo: Sfursat di Aldo Rainoldi, il Valtellina Superiore Prestigio di Triacca e poi gli Sforzati di Caven e di Pietro Nera, il Valgella Cà Morei di Sandro Fay, il Corte di Cama di Prevostini, Il Valtellina Superiore Sant'Andrea di Bettini, lo Sforzato Canua di Sertoli Salis, il Vigneto Fracia della Negri, lo Sforzato San Domenico di Triacca e tanti altri ancora.
Annate Valtellina2003
L'effetto serra s'è fatto sentire e la vendemmia è tra quelle da dimenticare. I vini sono cotti, troppo alcolici poco eleganti. Certo le eccezioni non mancano. Ma la regola è che i 2003 vanno bevuti al più presto: un'illusione pensare di tenerli in cantina sperando in un loro miglioramento, soprattutto gli Sforzati. Meritano comunque una citazione il Valgella Cà Morei di Sandro Fay, lo Sfursat Nino Negri, il Valtellina Superiore Prugnolo di Aldo Rainoldi il Valtellina Superiore Casa La Gatta di Triacca.

2004
Si ritorna a prodotti migliori anche se i nebbiolo di Valtellina non reggono il passo ai Barbaresco e Barolo langaroli che mettono a segno forse la migliore annata del decennio. La vendemmia sui nostri terrazzamenti è buona con vini di ottima freschezza, buona complessità e aromaticità. In certi casi sono ancora vini da aspettare per un giudizio definitivo. In cantina avranno spazio ancora molti anni. Ricordo tra i migliori: il Valtellina Superiore Corte di Cama di Prevostini, al suo esordio il Rosso di Valtellina di AR.PE.PE., lo Sfursat e l'Inferno Prodigio di Bettini, il Corte della Meridiana di Sertoli Salis, il Sassella di Triacca, il Valgella Carteria di Sandro Fay, il Valtellina Superiore Crespino di Aldo Rainoldi e il Sassella del Negus di Bruno Leusciatti e, per finire, il Grumello Rocca de Piro di AR.PE.PE.
2005
Annata quasi simile alla precedente con vini di ottima stoffa e buona personalità con qualche perfomance in più di singoli produttori. Tra quelli che più mi hanno impressionato cito: il Sassella Il Glicine di Sandro Fay, l'Inferno Riserva di Nera, lo Sfursat 5 Stelle di Nino Negri, l'Inferno Riserva di Aldo Rainoldi, il Sassella Sommarovina di Prevostini, la Riserva La Gatta di Triacca, l'Inferno di Nicola Nobili, il Grumello di Giorgio Gianatti, il Valtellina Superiore Le Strie, il Valgella Vigna La Cornella di Bettini e il Vin da Cà Sfursat di Plozza. Ottima vino anche il Maroggia del Consorzio Produttori Maroggia.
2006
Annata più calda, ma con ottimi vini, forse meno eleganti delle due precedenti. Il giudizio resta in sospeso, in attesa di cosa significherà l'ulteriore affinamento in bottiglia per molti di essi. In ogni caso vanno citati per primi alcuni piccoli produttori apparsi sulla scena in occasione di Nebbiolo Grapes, quali la Cooperativa di Triasso e Sassella con il suo Sassella Sassi Solivi e Siro Buzzetti con il Sassella Terrazzi Alti: ottimi prodotti territoriali. Indimenticabili il Valgella Cà Morei e il Carteria di Sandro Fay, il Sassella Sommarovina di Prevostini, lo Sfusat 5 Stelle di Nino Negri, l'Inferno Riserva di Aldo Rainoldi, l'Inferno Nino Negri e per finire due Grumello eccezionali uno di Giorgio Gianatti e l'altro di Aldo Rainoldi.
2007
Avremo dei vini sicuramente eccellenti nonostante un andamento climatico piuttosto contradditorio. E' stato l'anno dei Valgella, stroardinari il Carteria e il Cà Morei di Sandro Fay. Grande lo Sforzato di Bettini. Di grande spessore lo Sfursat 5 Stelle di Nino Negri, il Fruttaio Cà Rizzieri e lo Sfursat di Aldo Rainoldi, il Valtellina Superiore Casa La Gatta di Triacca, il Rosso di Valtellina di AR.PE.PE.

2008
Piccola vendemmia per la peggiore annata del decennio. Per ora pochi i vini in commercio. Buoni lo Sforzato Albareda e il Sassella Sommarovina di Prevostini, il Valtellina Superiore Dirupi, il Sassella Terrazzi Alti di Siro Buzzetti. Per tutti gli altri bisognerà aspettare parecchio per un giudizio oggettivo e completo.

2009 e 2010
Vendemmie buone con punte di eccellenza a livello di freschezza e aromaticità, ma per i vini se ne riparlerà fra qualche anno, quando saranno in bottiglia.

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