Al via la nuova edizione della guida Viniplus

Al via la nuova edizione della guida Viniplus

News Viniplus
di Giordana Talamona
12 ottobre 2010

Sono partite le sessioni di degustazione per la guida Viniplus 2011 ideata da AIS Lombardia, promossa da As.co.vi.lo (Associazione consorzi vini lombardi), in concertazione con l’assessorato all’Agricoltura della Regione.

Viniplus 2011 - Degustazioni

Anche quest'anno la sfida si fa interessante per i settanta sommeliers coinvolti nel progetto che, durante tutto il mese di ottobre, si alterneranno nella valutazione di circa 700 vini provenienti da 220 aziende vitivinicole lombarde.

"Le cantine che partecipano al progetto sono il 10% in più dell'anno scorso" spiega Luigi Bortolotti, responsabile dei degustatori di AIS Lombardia. "Questo la dice lunga su quanta credibilità abbia acquisito, in pochi anni, Viniplus tra gli addetti ai lavori".

Arrivata alla sua sesta edizione, la "Guida ragionata alle produzioni vitivinicole di qualità in Lombardia" si pone l'importante obiettivo di promuovere e far conoscere, ad appassionati ed esperti, ristoratori in testa, le peculiarità di un territorio ricco di eccellenze. "Desideriamo che questa pubblicazione diventi sempre di più uno strumento utilizzato dai professionisti della ristorazione" - spiega Fiorenzo Detti, Presidente di Ais Lombardia. "Il nostro obiettivo è che siano loro a valorizzare le cantine lombarde proponendo nei loro locali, ad una clientela sempre più attenta ed esigente, vini della regione la cui qualità indiscussa si è consolidata, in questi anni, proprio grazie agli sforzi dei produttori".

Un ruolo non facile, quello del degustatore Ais, che dovrà mettere a disposizione anche quest'anno, con competenza e tecnica, i propri sensi traducendo in punteggi le caratteristiche organolettiche dei vini valutati alla cieca, sintetizzati poi sulla guida in "Rose Camune", da una a quattro. "Ogni panel, formato da sette persone, è chiamato a valutare quaranta campioni di vino per giornata, un numero non eccessivo per un degustatore esperto ed allenato. Sono previste delle brevi pause tra le varie batterie e un'interruzione, per il pranzo, dove sono serviti piatti leggeri e poco intensi per non alterare i sensi del degustatore" prosegue Bortolotti.

Per scongiurare ogni possibile involontaria influenza ciascun degustatore, seduto al tavolo con altri colleghi, entra a far parte di panel distinti assaggiando campioni diversi da quelli dei vicini. Oltre a questo, per evitare che i sensi tendano ad una progressiva assuefazione, vengono degustati dapprima vini spumanti, o bianchi delicati, fino a giungere, via, via, durante la giornata, a campioni più intensi e strutturati.

Viniplus 2011 - Degustazioni"La filosofia che muove Ais e che permette ogni anno la nascita di questa guida - spiega Bortolotti - non è quella di dare un giudizio assoluto su un vino, ma di fare un lavoro di sintesi del gusto medio di mercato, interpretando il giudizio del consumatore esperto. La Viniplus è diversa da qualunque altra guida proprio perché esprime il giudizio di professionisti del settore, degustatori ufficiali appunto, che si pongono come mediatori tra i produttori e i consumatori. Gli stessi degustatori sono acquirenti del vino, sono coloro che, nelle cene con gli amici, sanno consigliare un prodotto e che, quando vanno da un viticolture, sanno capirne le scelte produttive diventandone comunicatori attendibili".

L'anno scorso la guida Viniplus 2010, pubblicata in 15 mila copie, è stata distribuita gratuitamente a molti ristoranti della regione con l'invito di creare, nei loro esercizi, una "Carta dei vini di Lombardia" con almeno dieci referenze vinicole distribuite su minimo tre consorzi diversi. Un supporto concreto e reale che dimostra, una volta di più, quanto Ais Lombardia sia un importante veicolo di promozione territoriale per Consorzi ed aziende del settore. "I nostri progetti non finiscono qui, siamo consci di quanto si possa ancora fare per valorizzare le nostre realtà produttive - commenta il Presidente Fiorenzo Detti - e sappiamo di avere, come Ais Lombardia, ancora numerose potenzialità inespresse. Proprio per questo stiamo lavorando per creare nuove opportunità di sviluppo, con i Consorzi e la Regione, che promuovano concretamente il consumo dei vini lombardi di qualità".

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