“Questione di Etichetta”, Lisa Perbellini vince la sesta edizione

“Questione di Etichetta”, Lisa Perbellini vince la sesta edizione

Attualità
di Giuseppe Vallone
02 ottobre 2024

Torna dopo dieci anni il concorso promosso dall’azienda franciacortina Mosnel, nato nel 2005 con il patrocinio di ADI – Associazione per il Disegno Industriale e con la partnership di Fedrigoni.

Lunedì 30 settembre, nell’inconsueta silenziosità di un centro di Milano trasfigurato dalle mura e dall’arte del giardino di Alessandro Manzoni, si è svolto l'ultimo atto della sesta edizione del concorso “Questione di etichetta”, promosso da Mosnel con il patrocinio di ADI – Associazione per il Disegno Industriale e con la partnership di Fedrigoni.

Protagonista, questa volta, è stato il Franciacorta Brut QdE 2001, un vino che, spiega Lucia Barzanò, titolare con il fratello Giulio della storica realtà franciacortina, «ha 23 anni di storia alle spalle e più di 21 di sosta sui lieviti, prodotto esclusivamente in 100 magnum numerate». 

La giuriaUna preziosità intrinseca, dunque, che necessita di una veste grafica altrettanto di pregio. La call pubblica ha conosciuto un ottimo riscontro, con ben 148 candidature da tutta Italia vagliate e selezionate dalla giuria, composta da Lucia e Giulio Barzanò, dal giornalista e critico Daniele Cernilli, dal giornalista e consulente per la comunicazione di ADI Dario Moretti, dal Direttore Responsabile di Food&Wine Italia Federico De Cesare Viola e da Benedetta Moro, giornalista di Cook – Corriere della Sera

Il progetto vincitore è “Ventun anni di affinamento sui lieviti, il tempo ha scolpito l’Eccellenza” di Lisa Perbellini che, spiega Lucia Barzanò, «presenta capacità di sintesi fra la realizzazione grafica e i significati che vengono esplicitati e che uniscono elementi del territorio e della sostenibilità». 

«Il segno», continua la titolare di Mosnel, «è particolarmente efficace, potente, dinamico e contemporaneo. Il giudizio dei giurati è stato pressoché unanime: eravamo tutti d’accordo sul fatto che l’immagine rappresentasse pienamente lo spirito di Mosnel e il valore del tempo, fattore che contraddistingue da sempre la nostra filosofia».

Per esprimere il lungo affinamento del vino sui lieviti, Lisa Perbellini ha scelto di rappresentare sull’etichetta un intricato disegno di radice, formato da una rete di linee colorate che si intrecciano e si sovrappongono, capace di riflettere la profondità e la complessità dell’affinamento che il vino ha attraversato in ventun anni. Le linee colorate che formano la radice simboleggiano il sapore, l’aroma e il carattere che si sono evoluti nel vino durante questo lungo periodo. Ogni colore rappresenta un elemento distintivo, dalle note fruttate ai sentori più freschi, fino alla struttura e all’equilibrio finale. Le ventuno linee oro, che si incrociano con le altre, rappresentano il passare del tempo e sottolineano come ogni anno di affinamento contribuisca ad arricchire il profilo aromatico e sensoriale del vino. 

Oltre al progetto vincitore, la giuria ha premiato anche Giulia Falletti e Riccardo Galli, classificatisi al secondo posto con il progetto “Radici”, Beatrice Bianchet, terza con “Take only pictures” e Claudia Polizzi ed Elisa Grezzani, alle quali è stata riservata una menzione speciale «per la rottura dei consueti canoni e per la ricerca cromatica particolarmente incisiva».