Gli ignoranti - Vino e libri: diario di una reciproca educazione

Gli ignoranti - Vino e libri: diario di una reciproca educazione

Bloc-notes
di Céline Dissard Laroche
29 settembre 2015

Un fumettista, Étienne Davodeau, che nulla sa di vigne e vini e un vignaiolo dell'Anjou, Richard Leroy, che ancora meno sa di fumetti e di editoria, decidono di vivere per un'anno a stretto contatto...

Gli Ignoranti - Étienne DavodeauUn fumettista, Étienne Davodeau, che nulla sa di vigne e vini e un vignaiolo dell'Anjou, Richard Leroy, che ancora meno sa di fumetti e di editoria, decidono di vivere per un'anno a stretto contatto. Il diario della loro esperienza, vissuta inseguendo i tempi di produzione del vino, finisce nelle tavole di Davodeau, che più che una storia, racconta un frammento autobiografico di cui è allo stesso tempo protagonista emozionato e narratore preciso e didascalico. Si muove con facilità, tra la realtà e la sua rappresentazione; forbici da potatore e matite, zappa e tavole da disegno, vini da scoprire e libri da leggere: un disegnatore che disegna se stesso durante le pause del lavoro in vigna o in cantina, che impara a guardare i territori rispettandone i ritmi, che vede quanto di empirico c'è nel provare a produrre vino secondo i principi della biodinamica. 

Le esperienze in vigna e in cantina sono alternate ai momenti in cui è il fumettista ad introdurre il vignaiolo nel suo mondo, portandolo a scoprire libri, editori, autori. Grazie a questo scambio, trovano quanto di simile c'è nei loro mestieri: la cura e l'amore per il lavoro, il saper fare degli artigiani, il gusto degli artisti.

Il disegno in chiaro/scuro di Davodeau è leggero sia quando delinea paesaggi con i loro contrasti di luci e ombre, di caldo e freddo, di gioia e stanchezza, sia quando si ferma in silenzio sui particolari, lasciandoli soli sulla scena, puri concetti nella loro essenzialità.

La lettura de "Gli ignoranti" svela una sorprendente efficacia del fumetto come strumento di narrazione del mondo del vino. Una assonanza che, da una parte, aumenta la sensorialità del racconto, incrementando la percezione di sensazioni, suoni e gusti; dall'altra, riesce a stare in un buon equilibrio tra letteratura e saggistica "professionale", evitando sia la retorica della prima che il formalismo della seconda. Quello che resta è la reciproca curiosità dei due protagonisti. L'editoria, il vino stesso, sono solo pretesti per appassionarsi di cose nuove, coltivando una «ignoranza» che entrambi intendono come positive libertà di conoscere.

Gli ignoranti - Vino e libri: diario di una reciproca educazione
Storia e disegni: Étienne Davodeau
Porthos Edizioni, 2014
288 pagine - 25 euro


Titolo originale:
Les ignorants - Récit d'une initiation croisée
Editions: Futuropolis, 2011

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