Anteprima Amarone 2006

Anteprima Amarone 2006

Degustando
di Camilla Guiggi
03 febbraio 2010

Si rinnova per il sesto anno consecutivo l’importante appuntamento di “Anteprima Amarone”, iniziativa organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella...

Sabato 30 e domenica 31 gennaio, presso il Salone Margherita della Fiera di Verona, sono stati presentati in anteprima gli Amaroni della Valpolicella 2006 da 66 produttori.
L’Amarone 2006 si presenta come un prodotto quasi pronto, con un bel equilibrio, un naso fruttato e floreale e tannini morbidi. A privilegiare la bevibilità è sicuramente stata la grande variabilità dell’annata, ma si può anche affermare che va a scemare la tendenza generalizzata alla “muscolarità” che non aveva risparmiato l’Amarone, pur essendo di fronte ad un vino di elevato tenore alcolico e notevole estratto secco. Negli ultimi anni in Valpolicella forte è stata l’attenzione alla viticoltura e di conseguenza alla qualità delle uve, questo ha fatto si che l’Amarone risultasse più marcato dal territorio che dal metodo di produzione. Si tratta di un’evoluzione che probabilmente rispecchia anche la maturità raggiunta dalla maggioranza dei produttori della denominazione alle prese, negli ultimi anni, con la crescita esponenziale dell’Amarone in termini di numeri.
Una sorta di acquisizione “di padronanza” di questo straordinario vino, suggellata quest’anno anche dalla conquista della tanto desiderata «g» della garantita che finalmente va ad aggiungersi alla denominazione di origine controllata.
Gli Amaroni della Valpolicella 2006 presentano un’ottima intensità cromatica che varia dal rosso rubino al rosso porpora, una componente tannica equilibrata, dimostrata già in questa fase da una buona setosità e bevibilità, così come l’espressione olfattiva presenta un ottimo grado di intensità e complessità. Al naso spiccano note di frutta matura, note speziate di cannella e in alcuni vini sentori di rabarbaro e grafite. In bocca le basse acidità totali e il pH sostenuto hanno conferito equilibrio, rotondità ed eleganza. Questi caratteri esprimono un’annata dove la forte personalità del territorio con i suoi vitigni autoctoni, Corvina e Corvinone, superano l’incidenza della tecnica di appassimento, esaltando ancora una volta l’unicità e la riconoscibilità di un grande vino quale l’Amarone della Valpolicella.
Tra le varie aziende possiamo riconoscere stili classici come quello di Tedeschi dove il residuo zuccherino si fa notare e stili più “secchi”, come quello di Speri, dove troviamo circa 3-4% g/l di zuccheri residui.
Gli Amaroni prodotti nella così detta zona"allargata" o "estesa", che contempla, nella parte più orientale della denominazione, oltre alla Valpantena (unica sotto-zona riconosciuta), anche le valli di Marcellise, Mezzane, Illasi e Tramigna risultano in generale, più freschi, minerali e potremmo dire anche più “pronti” rispetto a quelli prodotti nella zona della “Valpolicella classica”che comprende i comuni di Marano, Fumane, Negrar, Sant'Ambrogio e San Pietro in Cariano.
Tra le varie aziende presenti troviamo Corte Sant’Alda che produce con metodo biodinamico. Il suo Amarore ci regala, all’analisi olfattiva, sentori di composta di frutta rossa con una prevalenza di duroni, una bella corrispondenza gusto olfattiva che ci riporta a sentori di ciliegia e spezie dolci, grazie al suo equilibrio lo si potrebbe definire, nonostante la sua giovane età, già pronto.
Altre aziende interessanti, oltre a nomi più blasonati, sono state Monte del Frà dove vengono esaltati i sentori floreali, il gusto risulta fresco, con un legno presente, ma non invadente; Cà Rugate, zuccheri contenuti con una bella sapidità data dai terreni d’origine; Zecchini, note floreali e fruttate che si alternano a sentori balsamici; Tezza, Selezione Brolo delle Giare, con un titolo alcolometrico volumico di 16,5% si fa notare per il frutto di amarena ben presente e un bell’equilibrio gusto-olfattivo; Valentina Cubi note tostate predominanti, ma, facendolo aprire, ci regala dei bei sentori fruttati, prodotto caratterizzato da una buona beva a cui serve solo un po’ di tempo per armonizzarsi, non per nulla il prodotto sarà in commercio solo a partire da febbraio 2011, ed infine Trabucchi dove nel suo Amarone prevale la mineralità e più precisamente il sentore di grafite, un prodotto non pesante al consumo grazie alla freschezza e alla sapidità.
Bisogna tenere in considerazione che molti dei vini in degustazione, si potranno trovare in commercio tra metà 2010 e inizio 2011, quindi sono prodotti in evoluzione che dall’affinamento potranno trarre solo benefici. Aspettiamoli allora con fiducia.
Santè

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