Appunti di viaggio: Garda... un classico! Seconda Parte

Appunti di viaggio: Garda... un classico! Seconda Parte

Degustando
di Davide Bonassi
04 luglio 2007

Seconda tappa per il nostro viaggio all'interno delle realtà del Garda Classico guidati da Davide Bonassi. Questa volta siamo a Portese di S. Felice del Benaco...

Seconda tappa: Azienda Agricola Le Chiusure (www.lechiusure.net) a Portese di S. Felice del Benaco. All'ingresso Alessandro Luzzago lascia subito intendere che si parlerà della passione grande di un piccolo viticoltore e vinificatore. D'altronde i geni non possono tradire, visto che la sede aziendale è in un cascinale impostato come quelli di una volta, sede in passato dell'azienda mezzadrile degli avi. Con meno di 5 ettari, tutti in prossimità della cantina, la produzione non può essere che di poche bottiglie, non più di 20.000 pezzi. In questi paraggi la grandine fa spesso capolino, ergo la rete antigrandine diventa una necessità per fare qualità. Infatti ricorrere a uve di terzi nella malaugurata ipotesi di una vendemmia per mano della grandine, non permetterebbe di avere certezze qualitative sulla materia prima. Il tempo scorre veloce, ahimè, il discorso si sposta su un tema scottante per il futuro della zona quale quello della difesa delle vigne e degli uliveti dalla montante speculazione edilizia. Un dato su tutti, a detta di Alessandro, spiega l'entità del fenomeno: dal 1990 al 2005 in Lombardia si è avuto un incremento demografico nell'ordine del 4-5%, nei comuni della Valtenesi si è saliti del 40-45%. Si invoca la necessità della ricerca di soluzioni sovracomunali, che passino attraverso l'elaborazione di una nuova cultura dello sviluppo del territorio.
I segni della potenziale crisi del modello attuale, per chi ha la sensibilità di coglierli, sono già evidenti: zone come Portese, rimaste intatte paesaggisticamente, stanno recuperando flussi turistici dai comuni i cui territori sono stati più intensamente sfruttati. Torniamo ai vini: 7000 bottiglie di Groppello, 4000 di Chiaretto e 9000 di due IGT Benaco Bresciano. Ma non solo: olio da olive proprie molite presso la Società Cooperativa di San Felice e volendo anche ricettività agrituristica. I vini sono presto venduti: 40/50% ristorazione per lo più locale, 20% ad una catena di negozi in Monaco di Baviera e la parte a saldo per arivare al 100% direttamente ai privati in cantina. I prezzi riportati sono quelli praticati al privato in cantina.

  • Garda Classico Chiaretto 2006: fruttato di agrumi, in specie scorze di arancia amara, floreale, fragrante. Fresco, sapido, rotondità alcoolica, PAI abbastanza lunga su retrogusto di pompelmo rosa. € 6,50

  • Garda Classico Groppello 2005: saldato con un 10/15% di Sangiovese e di Barbera, quest'ultimo come bilanciatore di acidità. Colore di concentrazione non eccessiva, sui toni di un rubino lucente. Gran pulizia al naso, con evidente fruttato a bacca rossa, lampone e fragona su tutto. Grande morbidezza su giusto corpo. Finale ammandorlato. Gustoso. € 6,50

  • IGT Benaco Bresciano Campei 2004: taglio sangiovese, barbera e marzemino. Passaggio in piccoli legni scarichi e tonneaux, fissano un colore rubino di maggiore carica rispetto al groppello. Naso ancora chiuso per il recente imbottigliamento, comunque richiama piccoli frutti a bacca scura e nuances nel quadrante delle spezie e del tostato. Giusta tannicità, PAI lunga e piacevole finale fruttato. Solo 5155 bottiglie. € 8

  • IGT Benaco Bresciano Mal Borghetto 2004: taglio Merlot, Barbera e Rebo. Passaggio in barriques in parte nuove. Colore fitto sul rubino con riflessi ancora violacei. Naso ricco di spezie, pepe in primis, note affumicate e vegetali, fruttato da ribes nero e mirtillo. Spessore in bocca, con alcool sopra il 14% in volume, tuttavia di piacevole beva. Tannini chiudono decisi, PAI lunga e finale con aromi ripresi dal tema olfattivo. Solo 2833 bottiglie. € 14
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