Colfondo Agricolo: vini sartoriali a misura d’uomo e d’ambiente

Colfondo Agricolo: vini sartoriali a misura d’uomo e d’ambiente

Degustando
di Sara Missaglia
24 gennaio 2023

Un’identità sempre più credibile, definita e riconosciuta. Nella Masterclass condotta da Massimo Zanichelli e Gianpiero Giacobbo, la degustazione di sei espressioni del progetto di matrice trevigiana Colfondo Agricolo.

Colfondo agricolo è un progetto che ha riunito sedici viticoltori con l’ambizione di proteggere e diffondere la cultura e la produzione dei rifermentati in bottiglia delle colline trevigiane. I loro vini non hanno nulla a che fare con l’industrializzazione e rispettano criteri di assoluta fedeltà a un mondo contadino fatto di piccole produzioni e tanta artigianalità. Vini a misura d’uomo e d’ambiente, taylor made e mai prêt-à-porter: in questi calici ci sono terra, viti e uve che, come il progetto sottolinea, richiedono pazienza alla nascita e al consumo.

Gianpaolo Giacobbo e Massimo ZanichelliIl vino è il vignaiolo che si racconta tra esperienza e verità: tel quel, si direbbe Oltralpe, con semplicità e autenticità, libero da qualunque omologazione. Vini che si possono degustare lasciando la bottiglia in verticale in modo che i sedimenti si depositino sul fondo, oppure da degustare una volta che la bottiglia sia stata agitata e abbia rimesso i lieviti in sospensione per consentire di cogliere pienamente l’effetto della rifermentazione. La scelta è libera: in degustazione l’unica regola è che non ci sono regole, come amano dire i produttori del Colfondo Agricolo. Passare al frizzante rifermentato integralmente in bottiglia è una vera e propria rivoluzione copernicana: ci si rende conto che il metodo rurale può espandere e rendere più cangiante e affascinante la stessa uva che viene utilizzata anche nella metodologia del prosecco e dell’autoclave. Passare dall’una all’altra dimensione lascia decisamente spiazzati perché in questi vini c’è qualcosa che incanta e affascina per personalità, complessità e longevità. I “ragazzi” di Colfondo, con il loro impegno e la voglia di fare squadra, si sono dati comunque delle regole improntate alla massima espressione qualitativa della glera, rifermentata in bottiglia e senza sboccatura. Uve rigorosamente selezionate, torbidezze diffuse, uso del tappo a corona, elementi essenziali per la (ri)scoperta di questi vini. Il tappo a corona è decisamente iconico e identitario per questi vini, ma in realtà, a parere dei vignaioli del Colfondo, risponde a una scelta tecnica che mantiene i vini vivi in fragranza, con i propri profumi e note gustative.

ColFondo AgricoloDurante la masterclass intervengono due vignaioli del Colfondo, Matteo Bresolin e Nicola Merotto: nelle loro parole lo stupore perenne nei confronti di questi vini sempre diversi perché eternamente vivi, un’artigianalità rivendicata con orgoglio e il desiderio di farsi conoscere: sanno fare squadra, si supportano reciprocamente, hanno compreso che, se uno stona, è tutta l’orchestra a farne le spese.

La Degustazione: sei versioni dell’annata 2020

Colfondo Agricolo Colli Trevigiani IGT - Azienda Agricola Martignago
Componente aromatica un po’ pungente, eterea, che ricorda lo zafferano, e una nota agrumata di mandarino. Bocca leggermente amara. Bella verve carbonica, parte finale vitale e vibrante, effetto setoso e dissetante.

Colfondo Agricolo Colli Trevigiani IGT Di Fondo - Bresolin
Immediate le evidenze di pane e di lieviti, con una parte floreale elegante e una sapidità delicata. Un vino che ha carattere, fascino ed espressione, e una freschezza piacevolissima che slancia il sorso.

Colfondo Agricolo Colli Trevigiani IGT - Bele Casel
Un vino che, nelle bottiglie a disposizione, sembra non performare perfettamente: note vegetali quasi ossidative, brodo di verdure, con acidità e tannicità quasi allappanti e rugginose. Sembra un vizio di forma che merita approfondimenti in quanto il produttore è già stato degustato con pieno successo.

I viniColfondo Agricolo Colli Trevigiani IGT Capo degli Onesti - Bastía  
Fiore di vigna, miele acacia, grande delicatezza. È il Colfondo in cui ci riconosciamo di più, molto elegante con filigrane olfattive sottili che sembrano diaframmi sul mondo, e una componente sottile ma incisiva. Grande fragranza aromatica, erbe fresche, timo di montagna, parte balsamica, agrumi. Vino sinfonico, morbido ma anche ficcante.

Colfondo Agricolo Colli Trevigiani IGT L’essenziale - Azienda Agricola Ruge
Al naso bella raffinatezza, delicato inizialmente. In realtà, dopo qualche minuto, ha uno scarto importante. In bocca il gioco è completamente diverso, rivela immediata freschezza e sapidità: sono le pendenze del territorio, la ventilazione di pendii e l’irraggiamento particolare.

Colfondo Agricolo Colli Trevigiani IGT Sottoriva - Azienda Agricola Malibràn
Un vino di convergenza che accontenta tanti palati: ha la taratura caratteriale che ci piace ritrovare in un Colfondo. Sul finale è il sale a diventare protagonista. Nell’ingresso di bocca l’attacco di fiori bianchi è impressionante. Da una parte di sapidità e di acidità e dall’altra una dolcezza di frutta. Elegante e imponente: ci avviciniamo al sublime.

Una vera parade in grande stile per vini tra loro molto diversi: a tratti la carbonica è sottile, raffinata, epidermica; in altri si fa da parte e lascia che siano i profumi a raccontare la loro storia. Vini ricchi di sensazioni e di convivialità. È ora di cena, timing perfetto: lontano dal Westin Palace Hotel il fermento prosegue, anche nel cuore.