Cruasé, naturalmente rosé

Cruasé, naturalmente rosé

Degustando
di Moira Baitelli
13 maggio 2010

Alla scoperta del Cruasé, nuova futura tendenza dell'Oltrepò Pavese targato pinot nero. Un nuovo marchio ed un nuovo modo di intendere il Metodo Classico...

L’Oltrepò Pavese costituisce l’area di coltivazione della vite più estesa della Lombardia; di fatto, rappresenta più del 50% dell’intera superficie vitata della regione.
Oltre a croatina, barbera, riesling e moscato, il pinot nero ha un ruolo centrale nella produzione viticola dell’area; è proprio qui, tra dolci colline, che trova una zona d’eccellenza e di particolare vocazione sia nella tipologia a vinificazione in rosso, sia in quella del Metodo Classico. L’Oltrepò costituisce il bacino di produzione e valorizzazione di pinot nero più grande d’Italia. Studi ampelografici ne ipotizzano la coltivazione di genotipi originari sin dai tempi dei romani; pare, infatti, che da qui siano stati portati in Francia e attraverso selezioni clonali d’oltralpe siano poi ritornati a noi i cloni di pinot nero che oggi coltiviamo.
Oggi l’Oltrepò, con una storia viticola di oltre 2000 anni, è ritenuto a ragione il territorio di eccellenza in Italia per la produzione di Spumante Metodo Classico da Pinot nero.
Molto si è fatto da quegli anni di fine ‘800, quando si cominciarono a produrre bollicine in Oltrepò e dagli anni ’30 quando la Cantina Sociale La Versa disciplinò la spumantizzazione locale.
Delle oltre 3 milioni di bottiglie che ogni anno vengono sottoposte a tiraggio, soltanto 600 mila per ora costituiscono la produzione di Spumante Metodo Classico rosato.
Dopo la presentazione ufficiale a Vinitaly, noi sommelier e degustatori ufficiali, unitamente al Presidente AIS Lombardia, Luca Bandirali, siamo stati invitati ad un incontro tecnico sulla nuova futura tendenza produttiva dell’Oltrepò, quella del CRUASÈ .

Nella storica cornice della Certosa di Casteggio, il direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Carlo Alberto Panont, ci ha introdotto a questo nuovo progetto molto ambizioso. CRUASE’ è l’etimologia di un nuovo modo di intendere il Metodo Classico. È un marchio collettivo che identifica l’unico Spumante Metodo Classico Rosè ottenuto dalla sola ed esclusiva vinificazione di uve a bacca rossa, quelle del pinot nero. Un nuovo modo di concepire il Metodo Classico con il pinot nero, vitigno di non facile domesticazione, soprattutto nell’ottica della produzione di qualità.
CRUASE’ è al contempo etimologia moderna e rievocazione storica. Racchiude in sé il concetto di selezione, “crù”, espressione dello stretto rapporto tra vitigno e territorio; ma “cruà” è anche l’antico nome del vitigno che veniva in prevalenza coltivato in questa area nel '700.
La volontà del Consorzio e dei soci che lo compongono è quella di dare un’immagine identificativa della propria territorialità e di una tipicità di vinificazione, la spumantizzazione classica in rosa.

L’obiettivo è quello di convertire al Metodo Champenoise in versione rosata anche i più stoici che hanno sempre visto nella vinificazione in rosso la più idonea espressione del pinot nero, per arrivare in poco tempo a 4000 ettari a produzione dedicata.
CRUASE’ quindi è pinot nero che si veste naturalmente in rosa, l’uva che entra in bottiglia.
Un’immagine nuova dell’Oltrepò Metodo Classico, per non assomigliare a nessuno, per distinguersi da tutti ed esprimere la propria unicità e tipicità. La naturale predisposizione di un vitigno, l’unicità del metodo di produzione.
Il nuovo emblema sarà frutto della pressatura soffice, di una leggera macerazione delle bucce col mosto, di una vinificazione a freddo, senza acidificazione, della lenta fermentazione in bottiglia; insomma, in tre parole vitigno, territorio e metodo.
Ormai lontani dagli anni in cui i vini rosati erano considerati vini per il solo pubblico femminile, questo CRUASE’ diventa a diritto un modo di degustare rosato in modo moderno e di qualità.

Durante la giornata passata a Casteggio abbiamo avuto la possibilità di assaggiare in prima battuta tre basi del 2009 dal diverso colore rosato e dall’altrettanto diverso corredo aromatico e gustativo. In seconda battuta tre vini “in punta” del 2007 con ancora i loro lieviti all’interno, sboccati sul posto à la volèe dai sommelier che si occupavano del servizio.
Infine un CRUASE’ finito, in vendita al pubblico. Una bella esperienza visiva e gusto-olfattiva. Una bollicina intrigante, elegante, dal bouquet fine, gentile, con una freschezza e una sapidità invitanti, dal sentore fruttato presente e dal nerbo e dal corpo caratteristici del pinot nero.
Ci siamo poi spostati nell’Azienda Vitivinicola Travaglino, dove abbiamo avuto la possibilità di vedere dal vivo una realtà produttiva del territorio; abbiamo degustato un Oltrepò Pavese Metodo Classico vinificato in bianco, un pinot nero vinificato in rosso e un riesling.
I produttori saranno uniti in uno stesso progetto, ma avranno la possibilità di esprimere la propria identità aziendale attraverso scelte non disciplinate, come per esempio la durata della macerazione che determinerà sfumature diverse di rosati e caratteristiche organolettiche e gustative lievemente differenti.
Un percorso appena iniziato, in divenire, con molte cose ancora da scrivere…senza però nulla lasciare al caso.

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