Derthona, sfumature e prospettive dell’annata 2021

Derthona, sfumature e prospettive dell’annata 2021

Degustando
di Alessandro Franceschini
16 marzo 2023

Per l’ufficialità della futura sottozona Derthona bisogna ancora aspettare, ma intanto in commercio è tempo di prendere confidenza con la nuova annata.

A Tortona la terza edizione di DerthonaDue.Zero ha messo recentemente sotto i riflettori di operatori del settore e appassionati il nuovo millesimo 2021 dei vini ottenuti dal timorasso, varietà a bacca bianca diventata ormai porta bandiera dei Colli Tortonesi, in lenta e costante crescita anche dal punto vista degli ettari vitati.

«Viviamo di annate calde ormai, ma se analizziamo la fase fenologica dell’uva, diventa poi più semplice capire certe diversità che troviamo nel bicchiere». A Davide Ferrarese, agrotecnico di VignaVeritas è toccato anche quest’anno il compito di presentare le caratteristiche di un’annata, la 2021, che da queste parti ha visto qualche sprazzo d’inverno e un’estate sostanzialmente asciutta. «Un po’ di neve a gennaio, qualche pioggia ma poco o nulla d’estate». Fondamentali le escursioni termiche di agosto. «Abbiamo avuto temperature massime importanti a luglio sui 30 gradi, ma al tempo stesso anche belle escursioni termiche dalla seconda metà di agosto, anche di 15 gradi tra il giorno e la notte, che hanno consentito al Timorasso di poter far emergere tutte le sue doti e peculiarità».

L’uva, indipendentemente dalle annate, non è delle più agevoli da coltivare, e forse proprio per questo arrivò a scomparire, conservata in soli 3 ettari all’inizio del nuovo millennio. Oggi gli ettari sono 330 rispetto ai complessivi 1250 vitati presenti sui Colli Tortonesi, per una produzione di poco più di un milione di bottiglie, ma con l’obiettivo di arrivare a tre in futuro. «Il timorasso non ha selezione clonale ma solo massale» ha sottolineato ancora Ferrarese. Sono presenti, quindi, grappoli tra i più disparati, con acini sia grossi che piccoli, compatti, spargoli e anche allungati. In vigna il lavoro non manca anche a causa dei doppi e tripli germogli, dell’affastellamento vegetativo che se non gestito porta problemi sanitari. Infine una certa sensibilità alla botrite anche quando non c’è umidità e alle scottature complica ulteriormente il quadro. «L’uva a volte è anche molto brutta da vedere, ma poi ha un'acidità eccezionale».

Cosa manca? Probabilmente una mappa ragionata dei vigneti e dei vini che prenda in considerazione la presenza di una matrice dei terreni che qui è davvero articolata. Le sei valli che disegnano da nord a sud questo territorio, infatti - Ossona, Grue, Curone, Scrivia, Borbera, Spinti – hanno microclimi ed esposizioni differenti e si intersecano con terreni, che questa volta vanno da ovest ad est, che possono avere sedimenti di origine continentale così come le famose marne di Sant’Agata Fossili, vale a dire conglomerati calcarei che hanno 20 milioni di anni e che creano un legame quasi di parentela tra queste terre e quelle delle Langhe del Barolo. Nel bicchiere, quindi, può cambiare tutto anche all'interno della stessa valle. Sarà probabilmente compito della critica, nei prossimi anni, tentare di associare questa diversità a note degustative altrettanto distintive cha variano da terroir a terroir.

La degustazione

Nel bicchiere, all'interno di questa degustazione in anteprima di 41 campioni dell'annata 2021 (in totale ne erano presenti 61 che comprendevano anche annate dalla 2020 alla 2016), sono emerse, a grandi linee, due facce, figlie sia di questa notevole diversità presente nella denominazione così come delle scelte stilistiche personali dei singoli produttori. La prima mette in risalto il volto più snello di questo vino, sempre in grado di regalare acidità importanti e spesso trame saline molto caratterizzanti: in questo caso le note più agrumate e delicatamente fruttate donano poi sorsi certamente molto dinamici e a tratti anche aggressivi, ma già a partire da questa fase giovanile emerge una grande e piacevole bevibilità. La seconda dona invece interpretazioni più ricche di colore, ricchezza estrattiva e volume al palato, che cercano di assecondare e accompagnare una delle caratteristiche che quest’uva si porta in dote, vale a dire la grande attitudine all’invecchiamento. Vini che giocano, in questo caso, in equilibrio con alcolicità a volte importanti e sfumature più “dolci” nel frutto. Anche in questi casi, però, acidità e sapidità non mancano mai e rappresentano, magari alternandosi l'una con l’altra, due caratteristiche da preservare gelosamente, soprattutto alla luce del global warming, che anche da queste parti ovviamente si fa sentire.

Abbiamo selezionato 10 vini tra quelli che più ci hanno convinto, al netto di quelli che, probabimente a causa di bottiglie sfortunate, ma che non abbiamo potuto riassaggiare, abbiamo scartato o che erano ancora in fase di assestamento e quindi non giudicabili in questo momento.

Colli Tortonesi DOC Timorasso Rugiada del Mattino 2021 - I Carpini
Paglierino molto intenso che vira verso il dorato, mostra una trama fruttata già di bella maturità, cremosa, che ricorda l’albicocca e la pesca, i fiori di mimosa, con qualche cenno speziato, di miele e roccia. Al palato non manca l’acidità, ma è soprattutto la sapidità a donare slancio e buon allungo finale. Biologico, matura solo in acciaio per un anno sulle sue fecce e va in commercio 18 mesi dopo la vendemmia.

Colli Tortonesi Timorasso DOC Derthona 2021 - Borgogno
Oro già molto acceso nel bicchiere, spicca per intensità e una complessità giocata su note di incenso, quasi fumé e sfumature rocciose e decisamente minerali. Al palato è più sapido che fresco, ricco, avvolgente ma al tempo stesso grintoso e con una persistenza davvero notevole. Prodotto nel comune di Monleale, biologico, matura in acciaio per 10 mesi e successivamente si affina per 7 mesi in bottiglia.

Colli Tortonesi DOC Piccolo Derthona 2021 - Monterosso di Bottazzi Carlo Lorenzo
Ha bisogno di ossigenazione, ma poi sfodera note minerali, rocciose e agrumate di pompelmo molto prorompenti e quasi aggressive. L’acidità vibrante connota potentemente un sorso davvero succoso. Affina in vasche d’acciaio per otto mesi.

Colli Tortonesi Timorasso DOC 2021 - Oltretorrente           
L’espressività olfattiva alterna note minerali, di canfora, con sensazioni fruttate mature che richiamano la pesca e intriganti note floreali. Al palato ha ricchezza, volume, quasi un cenno tannico che arricchisce ulteriormente la struttura, con un finale molto sapido. Biologico, affina per 10 mesi in vasche di cemento 

Colli Tortonesi Terre di Libarna Timorasso DOC Archetipo 2021 - Ezio Poggio
Una convincente nota agrumata, poi quelle speziate, una trama fruttata matura ma mai debordante che ricorda la pesca. Al palato ha grande freschezza e sapidità, come da manuale e un allungo dinamico e succoso. Matura un anno in acciaio con permanenza sulle fecce fini e “batonnage” programmati; poi ancora sei mesi in bottiglia.

Colli Tortonesi Timorasso DOC Grue 2021 - Pomodolce
Vino decisamente verticale, severo, minerale e roccioso e con un tocco floreale di bella finezza. Anche al palato non fa sconti, scalpitante nella sua freschezza e con un finale sapido di ottima intensità. Affina per 10 mesi sui lieviti in acciaio.

Colli Tortonesi Timorasso DOC Derthona 2021 - Tenuta Garetto
Semplice e incisivo, alterna belle note di floreali di biancospino e quelle di pesca e uva spina. Al palato è snello, incisivo, molto fresco con un finale minerale convincente. L’azienda, di Agliano Terme, fa parte della galassia di Gianni Gagliardo dal 2017.

Colli Tortonesi Timorasso DOC Derthona Maggiora 2021 - Vignaioli Battegazzore
Terroso, apre su note di foglie secche, con un frutto di delicata dolcezza che lascia spazio soprattutto alle sfumature più minerali e floreali. Molto sapido al palato, ha ottima avvolgenza e lunghezza.

Colli Tortonesi Timorasso DOC Derthona Lacrime del bricco 2021 - Vigneti Boveri Giacomo
Un classico timorasso goloso e di grande bevibilità. Florealità, note di albicocca mai troppo mature, sfumature agrumate molto incisive che ricordano il lime e il pompelmo. Dinamico, sapido e soprattutto fresco. Un anno sulle fecce nobili e ancora sei mesi in bottiglia.

Colli Tortonesi Timorasso DOC Derthona Quadro 2021 - Vigneti Repetto
Alterna sia note fruttate già di bella maturità, con sensazioni più fresche floreali che ricordano la camomilla e quelle minerali, con un tocco quasi iodato e marino molto coinvolgente. Al palato freschezza sapidità, naturalmente, non mancano. Matura per 9 mesi in vasche d’acciaio.