La Maremma toscana e i “suoi” vitigni internazionali

La Maremma toscana e i “suoi” vitigni internazionali

Degustando
di Paolo Valente
01 dicembre 2020

Un lembo selvaggio d’Italia dove il paesaggio marca il vino. Alla scoperta dei vini maremmani: immediatezza, piacevolezza e "dolcezza" del frutto.

La Maremma toscana, che si identifica nella provincia di Grosseto, rappresenta una parte importante del territorio di questa regione. È caratterizzata da una grande varietà di areali: si passa dalle Colline metallifere e l’area del vulcano spento del Monte Amiata a nord alle colline di tufo a sud, passando per la costa d’argento con il meraviglioso promontorio dell’Argentario, e poi ancora i colli della maremma, la laguna di Orbetello e il Parco dell’Uccellina. Un territorio di grande fascino che consente di definire la Maremma come l’essenza stessa della Toscana.

Il mare la caratterizza fortemente. Il clima è decisamente mediterraneo, diviene continentale solo nelle zone più interne. La presenza di luce, fattore fondamentale per il processo di fotosintesi clorofilliana, permette di raggiungere la giusta maturità alle uve. I terreni costieri, ricchi di sabbia e detriti, portano alcolicità ai vini nonché quel carattere sapido e marino che spesso si rileva.

La Maremma è un lembo selvaggio d’Italia e la sua scarsa industrializzazione consente facilmente una viticoltura rispettosa dell’ambiente o biologica.

Indipendentemente dal vitigno, nel calice possiamo realmente sentire la Maremma poiché il paesaggio riesce a marcare il vino in modo importante. I vini di questo comprensorio sono prodotti che fanno dell’immediatezza la loro carta vincente, sono vini dalla facile comprensione e caratterizzati da una sensazione che potremmo definire di “dolcezza”: del frutto, maturo e ben presente, ma anche apportata dall’uso del legno.

Sono circa 2000 gli ettari iscritti alla DOC Maremma Toscana per una produzione di quasi 7 milioni di bottiglie. Tra i vitigni autoctoni consentiti per la vinificazione troviamo l’onnipresente sangiovese seguito poi dal vermentino, il più coltivato a bacca bianca, e poi ancora ciliegiolo, trebbiano e ansonica. A queste varietà tradizionali si sono aggiunti, negli anni ’90, alcuni vitigni internazionali che ben si sono integrati nel panorama vitivinicolo maremmano: cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot, syrah, viognier, sauvignon, chardonnay, petit verdot.

La degustazione, organizzata dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana in occasione della terza edizione della Milano Wine Week, ha consentito di apprezzarne le qualità e la sintonia con il territorio.

La Degustazione

Maremma toscana DOC Cabernet “Leonardo” 2017 – La Chimera d’Albegna
Cabernet Sauvignon e Cabernet franc 85%, Merlot 15%. Acciaio.
Rosso rubino, esprime all’olfatto una fragrante maturità di frutto, ciliegia, mora in confettura e note dolci. In bocca è grande la reattività, con un tannino presente e astringente, nota alcolica evidente per una beva immediata.

Maremma Toscana DOC Cabernet franc “Don Josè” 2017 – Fattoria Il Casalone
Cabernet franc 100%. 18 mesi in barrique.
Colore rubino intenso. Al naso spicca la macchia mediterranea, seguita da note di mirtillo e balsamiche, di cacao e pepe verde; accattivante. Al sorso un vino tattile, voluminoso; tannino vellutato e generoso, con un dolce tratto boisé.

Maremma Toscana DOC Rosso “Poderalta” 2016 – Tenuta Sassoregale
Cabernet Sauvignon 90%, Sangiovese 10%. 18 mesi in barrique.
Colore rubino pieno. Un tratto minerale e fumé svela l’effetto del monte Amiata; completano l’olfatto note di frutta nera matura e balsamiche; elegante. Reattivo al sorso con una nota di legno ben integrato; liquerizia, dolcezza e acidità in equilibrio.

Maremma Toscana DOC Rosso “Nectar Dei” 2016 – Fattoria Nittardi
Cabernet Sauvignon 60%, Petit Verdot 25%, Merlot 10%, altre varietà 5%. 24 mesi in barrique.
Colore rubino intenso e pieno e impenetrabile. Naso chiuso, riservato con note scure di piccoli frutti di bosco, fungo e cuoio. Tannini in evidenza che, insieme all’acidità, ne delineano il profilo di struttura ma ancora giovane con ritorni di frutto nero.

Maremma Toscana DOC Rosso “Prelius Prile” 2015 – Castelprile – Prelius
Cabernet Sauvignon 40%, Sangiovese 40%, Merlot 20%. Maturazione in botte da 30 hl.
Rubino con accenni granati. Immediatamente sorgono al naso le spezie dolci, la frutta rossa matura, e le note mediterranee e saline, mirto, erba secca, timo; sottile. Al sorso il tannino, levigante, risulta integrato con l’acidità; chiude con note dolci.

Maremma Toscana DOC Rosso “Comandante” 2016 – Basile Azienda Agricola Biologica
Merlot 50%, Sangiovese 50%. Maturazione in barrique. Non filtrato.
Toni granati su rosso rubino. I sentori tipici varietali emergono con la foglia di pomodoro; la maturazione in legno apporta sentori di vaniglia; fragrante amarena. Freschezza in evidenza e tannino perfettamente integrato; la sapidità emerge nella beva, piacevole dolcezza e finale asciutto.

Maremma toscana DOC Syrah “Sottocasa” 2015 – Poderi Firenze
Syrah 100%. 10 mesi in barrique e tonneau.
Colore granato con vene ancora rubino. I suoli vulcanici delle pendici del monte Amiata emergono in note affumicate e minerali. Poi ancora spezie, pepe nero e frutto scuro. Il sorso è morbido, integrato, piacevole. Buona la tensione tra acidità e sapidità. Massimo apprezzamento nell’immediato.

Maremma Toscana DOC Rosso “Terraria” 2012 – Villa Pinciana
Cabernet Sauvignon 50%, Sangiovese 40%, Petit Verdot 10%.
Rosso rubino pieno. Al naso sono evidenti i sentori di macchia mediterranea, foglia di alloro, note balsamiche e mentolate, spezie e ribes nero. Vino di sostanza, morbido ed equilibrato. Tannino vivace che dialoga con il frutto, dolcezza maremmana.

Credit Photo: Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, Paolo Valente