La Valtellina di Nera: nebbiolo senza riserve

La Valtellina di Nera: nebbiolo senza riserve

Degustando
di Ilaria Ranucci
19 giugno 2014

Dopo diverse belle serate su vini e vitigni di zone anche remote, AIS Milano ha dedicato un intero incontro ad un produttore lombardo, con forti radici nella propria zona di riferimento

E' stata l'occasione di rivedere Stefano Nera, che già ci aveva accolto nella sua azienda nel maggio del 2013, di sentirgli raccontare la storia della sua famiglia e della Valtellina vitivinicola, oltre che di degustare le sue riserve.

La Casa Vinicola Pietro Nera si trova a Chiuro (Sondrio) e produce vini a denominazione di Valtellina, dallo Sforzato ai diversi prodotti delle zone del Valtellina Superiore; è nata negli anni '40 per volontà di Pietro Nera, nonno di Stefano, insieme e dopo di lui l'azienda si è fortificata ed è cresciuta con il figlio che è ancora in ditta accanto a Stefano e ai suoi fratelli. 
L'inizio è stato difficile e coraggioso, con il passaggio dalla commercializzazione del vino all'acquisto di uve fino alla produzione diretta con vigneti di proprietà, ad oggi Nera è un importante fattore di aggregazione per la sua zona, con circa 230 conferenti stabili, un impegno non irrilevante quello di assicurare la qualità del frutto in presenza di così tanti interlocutori. 
Nel 1982 Stefano e Simone Nera hanno fondato la Caven Camuna, un'altra azienda che oggi gestisce 30 ettari di vitigni tra proprietà e conduzione e che, a testimonianza di un forte radicamento in Valtellina, prende il nome da un'antichissima civiltà della zona, quella Camuna.


La Valtellina gode di un insieme di fattori che danno vita ad un terroir di grande potenziale vitivinicolo: è una Vigneti Valtellinavalle esposta da ovest ad est, perpendicolare al sole, protetta a nord est da cime di oltre 3.000 metri. La zona più vocata alla produzione di vino è la destra orografica del fiume Adda, ad un'altitudine tra i 300 e i 550 metri. 
Da secoli la propensione della zona al vino è nota e sfruttata, al punto che la tradizione vitivinicola risale all'epoca romana, consolidata poi dai monaci benedettini. Con il tempo la viticoltura si è radicata nella vita e nella quotidianità degli abitanti tanto che tutt'ora, anche se pochi ne traggono sostentamento univoco, molti vi si dedicano nel fine settimana, lavorando piccoli appezzamenti di proprietà. Con grande impegno e dedizione dato che il terreno scosceso impone grandi fatiche e molti conferenti, di grande esperienza, stanno diventando anziani. La Valtellina infatti è una terra di fatica e che esige rispetto: forti pendenze, terreni siccitosi e con poco scheletro, meccanizzazione del lavoro in vigna estremamente difficile. Fino a 1.400 ore di lavoro per ettaro vitato l'anno, un numero davvero elevato!

Una storia ed una vocazione non banali che traspaiono dai sette vini assaggiati, sotto la guida, oltre che di Stefano, della collega Giovanna Procacci.

Nera: Valtellina Superiore Inferno Riserva 2008

Bel colore rubino. Naso intenso di frutti di bosco, confettura di lamponi, mora, ribes, prugna matura. Sentori floreali, violetta e rosa. Note speziate di cannella e pepe rosa. Punta di liquirizia. In bocca sapidità spiccata, tipica del nebbiolo di Valtellina, struttura e concentrazione. Tannini presenti, privi di ruvidità.

Caven: Valtellina Superiore Inferno Al Carmine 2008

Colore e naso espressivi. Rispetto al precedente dominano con più vigore frutta e spezia, mentre è meno in rilievo la nota floreale. Maggiore struttura e concentrazione, tannino più rotondo. L'acidità salina fa da trait d'union con il precedente. Nel finale di bocca domina ancora la frutta, con sottesa una percettibile e gradevole nota floreale.

Nera: Valtellina Superiore Sassella Riserva 2006

Colore nitido, naso elegante ed intenso. Frutti a bacca rossa. Lampone deciso. Melograno. Mora di gelso. Scorza di arancio. Floreale di rosa più che di viola. Emergono tabacco, liquirizia, chiodo di garofano e pepe. In bocca buon nerbo acido, tannino polveroso e presente. Finale speziato.

Botti Cantine Nera
Caven: Valtellina Superiore Sassella La Priora 2007

Colore profondo. Stessi sentori fruttati del precedente, ma con maggiore densità espressiva. Lampone, ciliegia, amarena, mora di gelso. Rosa appassita. Nota di vaniglia. Meno sapido dell'Inferno di Caven, precedentemente degustato. Più nervoso in bocca e leggermente meno coerente.

Nera: Valtellina Superiore Grumello Riserva 2006

Floreale più che fruttato al primo impatto: rosa selvatica, ciclamino e viola. Poi emerge la frutta: lampone, fragola, amarene sotto spirito, scorza di arancio. E ancora pepe, chiodo di garofano, liquirizia, tabacco. Nota terrosa decisa, muschiata, mineralità spiccata.

Nera: Valtellina Superiore Riserva Signorie 2006

Colore vivo, rubino tendente al granato. Agrumi, tè, mandorla. Leggera mineralità, meno terrosa del precedente ma che ricorda maggiormente la grafite. Balsamico. Tannino ben sostenuto dalla sapidità, che di fatto è filo conduttore ed elemento identificativo delle riserve degustate.

Caven: Valtellina Superiore Giupa 2007 (vendemmia tardiva)

Uve parzialmente appassite. Colore scuro e profondo. Naso più floreale che fruttato, con sentori di rose, viola, genziana. Frutti di bosco scuri, amarene, liquirizia, erbe di montagna. Bocca coerente col naso, che esprime sia freschezza che sapidità. Tannini morbidi ma presenti. Persistente, con  una leggera nota amara di liquirizia a dominare il finale.

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

I commenti dei lettori