Laimburg tra tradizione e modernità

Laimburg tra tradizione e modernità

Degustando
di Giovanna Moldenhauer
30 novembre 2011

L’azienda di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano produce con l’intento di trasferire nei vini le migliori caratteristiche di ogni vitigno, preservando ed esaltando le loro peculiarità varietali e le tipicità delle singole annate. La struttura integra al suo interno un centro sperimentale.

LaimburgDurante una visita in Alto Adige è stato possibile visitare una realtà speciale.

La cantina Podere Provinciale Laimburg e il Centro per la Sperimentazione Agraria e Forestale sono stati fondati nel 1975 dalla Provincia Autonoma di Bolzano. Il Centro per la Sperimentazione annovera tra i suoi compiti principali la ricerca e la sperimentazione in campo vitivinicolo ed enologico per progetti pilota. La cantina Podere Laimburg vinifica uve provenienti da 12 poderi o “masi” dislocati nelle zone più vocate dell’Alto Adige in 40 ettari di proprietà situati tra la Val Venosta, la Valle Isarco, la zona Gries di Bolzano e l’Oltradige su suoli di diversissima composizione ad altitudini che variano tra 200 e 750 metri s.l.m. Oltre a quelli atesini classici, sempre più spesso si studiano nuovi ed interessanti vitigni (come ad esempio Tannat, Petit Verdot, Syrah) che vengono sperimentati per la coltivazione e la vinificazione. I vini del Podere Laimburg sono commercializzati sul mercato con i criteri e lo stile di un’azienda privata, si dividono in due linee: “Vini del Podere” e “Selezione Maniero” che si differenziano non tanto per qualità, che è sempre eccellente, ma essenzialmente per il differente stile produttivo. I primi sono vini d’annata monovitigno, vinificati in acciaio i bianchi e solo parzialmente lasciati maturare in grandi botti di rovere i rossi; quelli della “Selezione Maniero” sono dei cru che acquisiscono personalità, grazie al loro affinamento in grandi botti di rovere o in barrique.

La cantina situata a Vadena nella Bassa Atesina, ai piedi del Monte di Mezzo, comprende gli uffici, il Centro per la Sperimentazione, la zona di vinificazione, diverse sale di degustazione, un punto vendita e una spettacolare “Cantina nella Roccia” formata da una serie di gallerie scavate nel cuore della montagna. Le gallerie affascinanti per le dimensioni e per l’effetto scenico sono state realizzate verso la fine degli anni ‘80 con l’impiego di  cinque tonnellate di dinamite ricavando, all’interno della pietra porfirica di colore rosso marrone una cantina per le barriques, una per l’affinamento dei bianchi in grandi botti ed una per il deposito di bottiglie a temperatura naturale costante. All’interno della roccia fu inoltre realizzato un locale di 300 m2 che viene utilizzato come sala di rappresentanza per il mondo vinicolo altoatesino e per la Giunta Provinciale.

LaimburgIl Centro di Sperimentazione nell’ottica della preservazione delle antiche varietà autoctone si prende cura del patrimonio culturale dei Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano e della vigna di Versoaln ritenuta la vite più grande e quasi certamente più antica al mondo situata a Castel Katzenzungen nei pressi di Prissiano. I Giardini una vasta raccolta di varietà autoctone, in parte dimenticate, impiantate con il tradizionale metodo a pergola.

Il Versoaln è una vite che cresce a ridosso di un muro su terreno porfirico alluvionale da più di 350 anni su 300 metri quadrati di superficie. Le uve vengono vinificate dalla cantina del Centro Sperimentale.

Durante la visita è stato possibile degustare i vini delle due linee di Laimburg preceduti da quella del Versoaln 2010. E’ un vino bianco, leggermente fruttato con una struttura delicata, una spiccata acidità.

Nell’assaggio sono degni di nota quattro vini rossi.

L’Olleiten 2010 Lago di Caldano Scelto classico superiore dei Vini del Podere, prodotto con uve Schiava, ha un colore rosso rubino vivace, profumi fruttati dove spicca la ciliegia. Secco, caratterizzato da un’acidità delicata, una gradazione alcolica contenuta, è equilibrato e armonico.

A seguire il Barbagol 2006 Lagrein riserva della Selezione Maniero cattura nel bicchiere per la tonalità rosso granato, al naso per il suo bouquet fruttato ben integrato con le note lasciate dall’affinamento per 20 mesi in barrique. In bocca è morbido, di corpo, con note tanniche presenti nel finale.

Colpisce anche il Selyet 2007 Pinot Nero riserva della Selezione Maniero per i profumi di more, di frutti di gelso, di spezie dolci, per l’eleganza e la persistenza in bocca.

LaimburgL’ultimo vino degustato è l’uvaggio Col de Rey 2006 composto da un 50% di Lagrein, 30% di Petit Verdot e 20% di Tannat. Vino premiato al Vinitaly con una Gran Menzione si è aggiudicato la medaglia di bronzo al Decanter World Wine Awards 2011 di Londra. Dal colore rosso rubino con riflessi granato, dal sapore fruttato, con una leggera nota fumé, è al palato molto complesso, abbastanza tannico ed elegante.

I nomi dei vini, di ispirazione ladina, e traggono origine dalle leggende dolomitiche.

L’opportunità di visitare il Podere Provinciale Cantina Laimburg, riconosciuto come azienda modello che sa coniugare con successo la ricerca alla pratica della produzione, normalmente non aperta al pubblico, è stata davvero di grande interesse ed emozione.

 

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

I commenti dei lettori