Note a margine della VII edizione di Profumi di Mosto

Note a margine della VII edizione di Profumi di Mosto

Degustando
di Davide Bonassi
13 ottobre 2008

Ma per le vie del borgo/dal ribollir de' tini/va l'aspro odor dei vini/l'anime a rallegrar...

Con un mese esatto di anticipo sul 12 novembre (San Martino), in una giornata tipicamente da estate di San Martino, quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso accade che la temperatura si faccia più mite, avvolti da suggestioni carducciane, la scorsa domenica è andata in scena la settima edizione di Profumi di Mosto. Quest'anno l'evento eno-gastronomico itinerante ha visto protagonisti i rossi della Valtènesi, coerentemente all'avvio dell'ambizioso progetto pluriennale di comunicazione e pianificazione strategica voluto dal Consorzio Garda Classico. Proprio dalle parole di Sante Bonomo, Presidente del Consorzio Garda Classico, risultano chiari gli obiettivi del percorso intrapreso. In questa fase inziale è prioritario per il progetto Rossi della Valtènesi comunicare il territorio, per permettere agli enoappassionati e ai consumatori in senso lato di individuarne la collocazione geografica. In quest'ottica Profumi di Mosto ha schierato ben 22 cantine distribuite su tutto il territorio del Garda Classico e Bresciano, da San Martino della Battaglia a San Felice del Benaco, dalle località rivierasce all'entroterra che si spinge fino a Bedizzole e Calvagese. Passo successivo del progetto, ci conferma sempre Sante Bonomo, sarà l'evidenziare lo stretto legame di questo territorio con un particolare vitigno: il Groppello. Vitigno che una volta presente dal Trentino fino a Massa Carrara è oggi resistito solo qui in Valtènesi, dove è parte del paesaggio agricolo da ben 750 anni! Nel futuro prossimo l'obiettivo è quello di definire una zona classica con rossi a prevalenza groppello e una zona allargata, in cui il groppello possa essere complementato maggiormente da altre uve. Nell'individuazione della zona classica non ci si limiterà al semplice dato amministrativo, cioè ai sette Comuni in cui oggi è suddivisa la Valtènesi (il passato suggerirebbe anche un ottavo, Calvagese della Riviera), ma si valuteranno attentamente le caratteristiche pedo-climatiche e geologiche di tutta l'area compresa tra Desenzano e Salò. Tutto questo con l'obiettivo ultimo di portare in bottiglia rossi di alta qualità, dimostrando la vocazionalità di questa zona per questa tipologia. A contribuire a questo obiettivo anche un progetto di ricerca sviluppato con il supporto del Centro Vitivinicolo Bresciano. Si tratta di un programma di microvinificazioni di vini a base groppello nell'ambito del quale saranno testate numerose variabili: differenti cloni del vitigno, diverse modalità di vinificazione, diverse modalità di appassimento delle uve, prove di taglio con vini da diversi vitigni complementari (marzemino, barbera, sangiovese, rebo, cabernet e merlot). Parallelamente i rossi della Valtènesi saranno testati in abbinamento ai piatti preparati ai prossimi corsi di cucina della CAST Aliment di Brescia, al fine di valutarne la versatilità gastronomica. Versatilità gastronomica che le centinaia di appassionati hanno potuto apprezzare già domenica, visitando le varie cantine aderenti a Profumi di Mosto, ognuna impegnata a presentare un abbinamento tra rosso della Valtènesi e una gustosa preparazione culinaria. Formula quanto mai azzeccata, che ha dato la possibilità di provare sul campo il piacere del buon vino della zona sposato a gustose preparazioni quali tartare di manzo, crostini rustici, salumi e formaggi nostrani, farro al garum, brasato di manzo accompagnato da polenta e molto altro ancora. Apprezzato inoltre l'allestimento presso quattro cantine delle "Oasi dei Rossi della Valtènesi", dove è stato possibile trovare riuniti tutti i vini delle cantine aderenti, rendendo possibile fare qualche assaggio di vini di cantine che per motivi di tempo non si fossero visitate. Prossimo banco di prova per valutare gli sviluppi del progetto sarà l'anteprima dei rossi della Valtènesi prevista per febbraio 2009 a Brescia. Si focalizzerà il tema del prodotto, spostandosi fuori dal territorio. PROSIT!

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