Novità dai disciplinari di produzione: Emilia-Romagna DOP

Novità dai disciplinari di produzione: Emilia-Romagna DOP

Diritto diVino
di Paola Marcone
12 gennaio 2024

Con la registrazione di Emilia-Romagna DOP sul finire del 2023, l’Italia ha raggiunto quota 410 vini tutelati in Europa con Denominazione di Origine Protetta.

È del 18 dicembre 2023 la Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea con cui è stata pubblicata la registrazione di Emilia-Romagna tra le DOP comunitarie.

Si è così concluso il percorso iniziato nel 2021 dal Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna e quindi oggi sono in totale 528 i vini italiani protetti in Europa tra DOP e IGP per un valore della produzione che il Rapporto Ismea-Qualivita 2023 ha calcolato in 11,33 miliardi di euro. 

Questa nuova DOP (che secondo la normativa interna nazionale ha le caratteristiche di una DOC) è interamente focalizzata sul Pignoletto, cioè il vitigno Grechetto gentile, e interessa la parte centrale dell’Emilia-Romagna, ricadendo in numerosi comuni delle province di Bologna, Modena e Ravenna.

Di fatto va ad ampliare la tutela che la DOCG “Colli Bolognesi Pignoletto” già offre al Pignoletto appunto, poiché diversifica le tipologie di vini ammessi e allarga l’areale geografico tutelato, specificandolo anche con 3 unità geografiche aggiuntive.

Eco le principali caratteristiche di questa nuova DOC.

TIPOLOGIE AMMESSE

“Emilia-Romagna” Pignoletto  

“Emilia-Romagna” Pignoletto frizzante 

“Emilia-Romagna” Pignoletto spumante (con residuo da brut nature a dry)

“Emilia-Romagna” Pignoletto passito 

“Emilia-Romagna” Pignoletto vendemmia tardiva 

Nella DOCG “Colli Bolognesi Pignoletto” sono previste le tipologie “Colli Bolognesi Pignoletto” frizzante; “Colli Bolognesi Pignoletto” spumante (ma con residuo da brut nature ad extra dry); “Colli Bolognesi Pignoletto” superiore; “Colli Bolognesi Pignoletto” superiore con specificazione “Classico”.

ZONA DI PRODUZIONE

Comprende l’intero territorio amministrativo di 39 comuni in provincia di Bologna, 34 in provincia di Modena e 4 in provincia di Ravenna che il disciplinare specifica essere ripartito “quasi egualmente tra ambienti di pianura e di rilievo appenninico” con “caratteristiche ambientali diverse a seconda dell’altitudine, individuate, sinteticamente, con una divisione tra zona pianeggiante e zona collinare.”.

Le UGA sono state individuate in “Colli di Imola”, “Modena” e “Reno”.

La DOCG “Colli Bolognesi Pignoletto”, invece, ricade solo nell’intero territorio dei comuni di Monte San Pietro, Sasso Marconi, Marzabotto, Pianoro e in parte nei comuni di Bologna, Casalecchio di Reno, Monterenzio, S. Lazzaro di Savena, Valsamoggia e Zola Predosa, tutti in provincia di Bologna, e in parte del comune di Savignano sul Panaro per la provincia di Modena. 

La produzione della tipologia “Colli Bolognesi Pignoletto” superiore con specificazione “Classico”, poi, è ammessa nell’intero comune di Monte San Pietro della provincia di Bologna e in parte nei comuni di Sasso Marconi, Casalecchio di Reno, Zola Predosa, e Valsamoggia della provincia di Bologna e Savignano sul Panaro della provincia di Modena. 

In ogni caso il disciplinare descrive l’areale della DOCG come una “zona pedecollinare e di media collina compresa tra la vallata della Val Samoggia ad ovest, l’ampia vallata del fiume Reno e da quelle minori dei torrenti Samoggia, Lavino e fino al fiume Idice ad est.”. 

BASE AMPELOGRAFICA

È indicata nel vitigno Pignoletto (cioè Grechetto gentile) per almeno l’85% e nel saldo del 15% è ammesso sia l’utilizzo di vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione nella regione Emilia-Romagna, che di vitigni come il Pinot nero e/o Pinot grigio vinificati in bianco. 

Nella DOCG “Colli Bolognesi Pignoletto” la base ampelografica, espressamente chiamata nel disciplinare con il nome Grechetto gentile “(localmente conosciuto con il nome Alionzina)” deve essere almeno l’85%. Possono concorrere nel saldo uve a bacca bianca, con espressa esclusione delle aromatiche, e anche in questo caso è ammesso nel rimanente 15% Pinot nero e/o Pinot grigio vinificati in bianco. 

Nella tipologia “Colli Bolognesi Pignoletto” con specificazione “Classico”, invece, la percentuale di Grechetto gentile sale al 95% e non è previsto utilizzo dei Pinot.

Crediti foto: www.consorziopignoletto.it