Champagne, quando l’anima bianca incontra quella green e sostenibile
Enozioni a Milano 2024
di Aurora Trasmondi
25 marzo 2024
La prima Masterclass di Enozioni 2024, guidata da Luisito Perazzo, si è aperta all’insegna di una selezione di blanc de blancs dalle diverse nuance visive, olfattive e gustative, ma unita da un sottile file rouge: la sostenibilità.
Nella regione della Champagne la viticoltura biologica e biodinamica, di cui quest’anno ricade il centenario del corso di Rudolph Steiner, esordisce negli anni ‘70 grazie a lungimiranti produttori, ma è solo con l’avvento del nuovo millennio che si è assistito a un vero e crescente interesse. L’industria vitivinicola della denominazione ha visto un cambiamento importante nel 2014 con la nascita della certificazione ufficiale VDC (Viticulture Durable en Champagne) che impegnava i produttori su tre temi principali: biodiversità, bilancio del carbonio e conservazione dell’acqua. Da allora, la superficie vitata biologica convertita o in conversione è aumentata notevolmente così come, parallelamente, è cresciuta considerevolmente la domanda di mercato.
Stando ai dati riportati dall’Association Des Champagnes Biologiques dal 2014 al 2022 il numero di aziende certificate è passato da 118 a 624 e gli ettari convertiti o in conversione è quintuplicato: da circa 500 a 2670 ettari, ovvero il 7,9 % dell’intera superficie vitata della denominazione. Numeri importanti che testimoniano come il bio sia un mercato estremamente dinamico e in crescita costante sul quale l’industria dello champagne ha deciso di puntare come non mai.
La degustazione
Champagne AOC Blanc de Blancs Extra Brut Horizon – Pascal Doquet
100% chardonnay - Affinamento: 36 mesi - Dosaggio: 5 g/L - Dégorgement: luglio 2021
«La mia vinificazione è solo la conservazione di ciò che ha raccolto la vite». Questa la sintesi della filosofia di Pascal Doquet che, rilevata l’azienda di famiglia nel 2004, persegue l’idea di produrre champagne seguendo i principi della coltivazione biodinamica, al fine di esaltare la diversità dei terreni sui quali crescono i vigneti. Siamo al confine della Côte des Blancs, nel comune di Vertus, a poche decine di chilometri a sud di Épernay. Doquet produce il suo Horizon assemblando diverse annate di chardonnay provenienti da parcelle dei comuni di Bassuet e Bassu.
Nel calice, l’attraente veste brillante e dorata anticipa l’intenso e ampio bouquet: eleganti sentori floreali di camomilla, acacia, gelsomino e fiori d’arancio si alternano agli aromi di frutta gialla matura, ananas e litchi, con delicate nuance mentolate, tiglio, anice, zenzero, avvolte da note di mandorle tostate che accompagnano gli echi gessosi e iodati in chiusura. L’entrata in bocca è dritta, tesa, per poi distendersi rivelando una carezzevole cremosità e una dinamica sapidità che ravviva il palato nel lungo finale ammandorlato.
Champagne AOC Blanc de Blancs Chardonnay de Montgueux Brut Nature - Vincent Couche
100% chardonnay - Affinamento: 32 mesi - Dosaggio: 0 g/L - Dégorgement: luglio 2022
È nel cuore dell'Aube, nei pressi del villaggio di Buxeuil, che opera l’enologo e proprietario dell’omonima azienda Vincent Couche, il quale definisce il suo lavoro un vero e proprio sacerdozio legato alla sperimentazione di metodi ancestrali. Le uve chardonnay impiegate per il suo blanc de blancs, provengono dalle parcelle argillose di Montgueux e vengono fermentate per un terzo in legno di quercia, per poi essere assemblate per un 40% circa con vin de reserve.
Brillante color paglierino, al naso si apre su note vanigliate, virando rapidamente su nitidi sentori di agrumi, cedro, scorza di arancia e bergamotto, arricchiti da spezie dolci, cardamomo, zafferano, curcuma, pasticceria da forno con un finale delicatamente fumé. Al palato esprime verticalità e ottima struttura, rivelando poco dopo cremosità e avvolgenza, pur mantenendo una vivida freschezza che si fa quasi astringente nella persistente chiusura.
Champagne AOC Blanc de Blancs Extra Brut Les Pierrières - Ulysse Collin
100% chardonnay - Affinamento: 48 mesi - Dosaggio: 2 g/L - Dégorgement: marzo 2021
Alla guida della storica azienda, Olivier Collin, vigneron artigianale e biologico, allievo e interprete della filosofia dell’iconico Anselme Selosse. Uve provenienti da una singola parcella, di una sola annata, vinificate e maturate esclusivamente in legno, senza alcuna chiarifica né filtrazione. Le uve del suo Les Pierrières provengono dalla parcella omonima, sui pendii della valle del Petit Morin, una zona particolarmente ricca di silex, a sud della Côte des Blancs.
Paglierino fitto e cristallino, si svela con una suadente trama olfattiva nella quale spiccano i sentori agrumati di cedro, chinotto, pompelmo, scorza di arancia, bergamotto e intensi fiori bianchi di acacia e sambuco, avvolti da cenni di noce, burro, brioche, crosta di pane con richiami di grafite e pietra focaia in chiusura. Il sorso è potente, pastoso, gastronomico, «quadrato» citando Perazzo, perfettamente calibrato, potente ma elegante, con una rilevante spalla acida e una marcata sapidità che svetta nel lunghissimo finale.
Champagne AOC Blanc de Blancs Brut Amour de Deutz 2008 - Deutz
100% chardonnay - Affinamento: 96 mesi - Dosaggio: 9 g/L - Dégorgement: aprile 2017
Da piccoli vigneron passiamo a una delle grandi maison che ha puntato sulla viticoltura sostenibile: la Louis Roederer, proprietaria della Deutz, aveva dieci ettari certificati Demeter già nel 2004 e altri 122 in conversione dal 2018. Le uve impiegate provengono in parte dalla Côte des Blancs (Avize e Le-Mesnil) e in parte dalla Montagne de Reims (Villers-Marmery).
Paglierino con brillanti riflessi dorati, si rivela al naso con intensità e complessità: sentori fruttati di albicocca, pesca, pera passe-crassane, pompelmo e cedro si avvicendano con echi balsamici, timo e rosmarino, sfumate note di confetto, vaniglia, nocciola e burro confluiscono in un finale dai toni tostati. L’entrata in bocca è vivace e agile, per poi farsi quasi cremoso, ben bilanciato in struttura e acidità, capace di distendersi con souplesse fino al sapido e armonico finale. Solo acciaio per questo blanc de blancs dallo straordinario millésime: eccelsa espressione di classicità.
Champagne AOC Blanc de Blancs Non Dosè Terre de Vertus - Larmandier-Bernier
100% chardonnay - Affinamento: 60 mesi - Dosaggio: 0 g/L - Dégorgement: settembre 2021
I vigneti di proprietà di Pierre Larmandier, si dislocano lungo un’area d’eccezione della Côte des Blancs, comprendendo solo comuni classificati Grand o Premier Cru: Cramant, Chouilly, Oger, Avize e Vertus. È da quest’ultima zona, dalle parcelle Les Barillers e Les Faucherets, che provengono le uve chardonnay impiegate, frutto di vigne coltivate con i metodi dell’agricoltura biodinamica col preciso intento di far emergere la forte identità di questo terroir elettivo.
Giallo paglierino brillante, dal profilo olfattivo ampio e fresco. Si apre con fragranti note fruttate di mela verde, accompagnate da agrumi e frutta esotica, ananas e litchi su tutti, sentori floreali di acacia e gelsomino avvolti da note balsamiche e iodate che si alternano con quelle di pasticceria da forno e pasta di mandorla. Il sorso è verticale e dall’incisiva effervescenza, permeato dalla netta mineralità di stampo gessoso del lungo, e quasi saporito nel finale.
Champagne AOC Blanc de Blancs Extra Brut Mycorhize - De Sousa
100% chardonnay - Affinamento: 36 mesi - Dosaggio: 3 g/L - Dégorgement: marzo 2021
Restiamo nel cuore della Côte des Blancs, ad Avize, nell’azienda di Erik De Sousa (che si è da poco spento, a soli 59 anni, dopo lunga malattia), da sempre fermo sostenitore dell’agricoltura biodinamica, come rivela chiaramente l’evocativo nome in etichetta, simbolo delle simbiosi che avvengono in natura. Le uve provengono dai vigneti di oltre 60 anni che sorgono sulla parcella denominata Les Hauts Nemery, piante con un profondo apparato radicale in grado di testimoniare l’anima territoriale più autentica, un aspetto che Erik cerca di tutelare diminuendo di fatto l’impronta climatica della vendemmia, attraverso l’uso di più annate di réserve perpétuelle nell’assemblaggio della cuvée.
Nel calice si presenta giallo paglierino luminoso con brillanti riflessi dorati. Al naso rivela evoluzione e complessità: mela matura, agrumi canditi, piccoli frutti di bosco arricchiti da note vegetali e balsamiche, spezie dolci, miele d’acacia, nocciole tostate, sentori iodati e gessosi che culminano in una nota lattica di burro fuso in chiusura. La bocca racconta nitidamente la mineralità del terroir, un sorso salato che quasi disidrata il palato che prontamente si riassesta grazie alla freschezza e alla carezzevole morbidezza, confluendo in un interminabile finale di grande personalità e sorprendente vivacità gustativa.
Per Erik «non basta possedere un grande terroir, bisogna rispettarlo e permettere alla vite di esprimere il suo carattere»: la Champagne ha scelto di guardare al futuro nella stessa direzione.