Il Muscadet sperimenta un vino spumante

Il Muscadet sperimenta un vino spumante

La Francia in presa diretta
di Samuel Cogliati Gorlier
11 ottobre 2024

Loira: la Fédération des Vins de Nantes pensa a uno charmat da melon de Bourgogne. Ma il clima rema contro.

Un melon de Bourgogne metodo charmat a denominazione? Il progetto si avvicina a un primo risultato concreto, ma il cambiamento climatico sta mettendo il bastone tra le ruote di questa nuova proposta.
L’unione dei vignaioli della regione del Muscadet ha chiesto all’Institut français de la vigne et du vin (Ifv) di lavorare congiuntamente alla creazione di uno spumante da autoclave prodotto con il vitigno melon, e che possa rivendicare un’identificazione geografica (Igp o Aop). E il dossier ha fatto grandi progressi. 

«Il progetto – spiega François Robin, della Fédération des vins de Nantes – è stato lanciato in una congiuntura produttiva diversa da quella attuale. I nostri vignaioli desideravano diversificare la loro gamma e poter proporre uno spumante. Tuttavia le ultime campagne sono state durissime, con gelate quasi ogni anno. Oggi la priorità è mettere al sicuro la produzione di muscadet fermo». 

Nondimeno, l’Ifv ha lavorato con successo sulle annate 2019, 2020 e 2021 alla spumantizzazione sperimentale di charmat non destinati alla vendita, fermentati con lieviti ibridi tra Saccharomyces cerevisiae e Bayanus, in due versioni: secca e amabile (da zuccheri dell’uva, senza liqueur d’expédition). 

«Il melon ha dato vini effervescenti freschi e piacevoli – spiega l’Ifv –, meno acidi di quelli ottenuti dai vitigni del Crémant de Loire». Crémant che rimane però una seconda ipotesi per affacciarsi su questo segmento di mercato. Spiega Robin: «Le due possibilità – Crémant e charmat – sono andate avanti in parallelo, e rimangono valide per il futuro». Ad oggi il Crémant (metodo classico) non può essere prodotto nella zona del Muscadet, e la Fédération ha richiesto alle autorità un’estensione dell’area di produzione per poter essere inclusa. 

Tecnicamente lo charmat è pronto al lancio. «A decidere saranno i vignaioli – conclude Robin –, forse entro fine anno. Anche se, come dicevo, il mercato non è più lo stesso di quello di qualche anno fa». Si vedrà poi eventualmente quale segno geografico apporre. Per l’estensione del Crémant dovranno invece statuire le istanze dell’Aop. 

Crediti foto: © Emeline Boileau