La cyber-cuvée BeaujolAIs

La cyber-cuvée BeaujolAIs

La Francia in presa diretta
di Samuel Cogliati Gorlier
17 novembre 2025

Una start-up di Lione ha messo a punto una tecnologia per produrre vini affidabili al 100%. Usando l’intelligenza artificiale e la spettrografia di massa al plasma.

La Francia non nasconde la sua ambizione di fare da capofila in Europa nello sviluppo e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Negli scorsi mesi sono stati presentati la Strategia nazionale, con un Coordinamento nazionale e un Comitato dedicato all’IA generativa. Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato un investimento di 109 miliardi di euro (50 dei quali forniti dagli Emirati arabi) per i prossimi anni in questo settore. 

La ricerca applicata in àmbito agricolo, uno dei punti di forza del Paese, non resta a guardare. Se alcuni modelli di IA sono già stati applicati in vigna (ad esempio da LVMH e Pommery-Vranken in Champagne), ora è l’enologia a interessarsi a questo innovativo strumento. Una collaborazione tra la start-up lionese M&Wine e la Sicarex (organismo di sviluppo facente capo all’Institut Français de la Vigne et du Vin) sta per presentare “BeaujolAIs”, la prima cuvée creata con uno strumento di machine learning predittivo, ovviamente con vini del Beaujolais. 

Si chiama “IAssemblage”, ed è una tecnologia deputata ad affiancare l’enologo nella fase di miscelazione del proprio vino, allo scopo di «raggiungere l’eccellenza» in questo passaggio dell’elaborazione, implementando la «qualità globale», il «profilo aromatico», il «potenziale di invecchiamento», la «soddisfazione dei consumatori».

Concretamente, IAssemblage procede in più passaggi. Il primo è tracciare il profilo chimico del vino, puntando sulla stabilità delle sostanze inorganiche. Per farlo, si usa la spettrometria di massa al plasma accoppiato induttivamente. Il produttore deve poi definire il profilo sensoriale che vuole ottenere. Si affida all’IA per incrociare il profilo del vino con dei metadati prodotti da 109 mila schede di degustazione, oltre alle informazioni organolettiche fornite dall’azienda agricola, e qualunque altra informazione che l’enologo ritenga pertinente. IAssemblage incrocia l’insieme di questi dati per formulare una proposta di assemblaggio dei vini a disposizione, con un duplice scopo: ottenere una cuvée lineare, quindi affidabile rispetto al risultato ricercato; adattare il vino alle aspettative specifiche dei mercati che si vogliono intercettare. 

L’obiettivo di questa tecnologia, dichiara Théodore Tillement, direttore di M&Wine, è «creare il vino ideale, allineato sulle vostre aspettative o quelle dei vostri degustatori».

Immagine di copertina generata da intelligenza artificiale tramite Perplexity AI.