San Leonardo. Aristocratica visione in verticale

San Leonardo. Aristocratica visione in verticale

La Verticale
di Giovanni Bordin
27 ottobre 2022

L’eleganza della Tenuta San Leonardo raccontata da Luisito Perazzo in una verticale a dir poco strepitosa, durante una masterclass di Enozioni a Milano 2022.

«Il bordolese italiano dall’animo gentile». Così viene definito il Vigneti delle Dolomiti IGTSan Leonardo prodotto dalla Tenuta San Leonardo, un vino che ha traguardato i 40 anni di produzione. Il 1982 infatti è l’anno di prima uscita di questa prestigiosa etichetta.

Da più di trecento anni i Marchesi Guerrieri Gonzaga risiedono presso la Tenuta San Leonardo, che nacque come monastero, incastonato tra le montagne trentine. Risale al padre del Marchese Carlo, primo enologo della famiglia, la sua iniziale ristrutturazione avvenuta a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Oggi è il figlio di Carlo, Anselmo, che dal padre ha ricevuto in dono l’amore per la terra, la vite e il vino, a gestire la tenuta.

Nella Tenuta San Leonardo abitano intere famiglie che lavorano la terra e preservano la natura, sono nate e cresciute a San Leonardo portando avanti tradizioni e tramandando un lavoro sapiente in stretto legame con il lento passare delle stagioni.

All’interno della tenuta troviamo una chiesa intitolata a San Leonardo di Noblac; purtroppo, dell’antica struttura, oggi è rimasta solo l’abside. Villa Gresti – il cui nome deriva dalla Marchesa Gemma de Gresti Guerrieri Gonzaga - è la residenza all’interno della tenuta della famiglia Guerrieri Gonzaga, una villa in stile liberty costruita alla fine dell’Ottocento.

Tenuta San Leonardo conta un’estensione di circa 300 ettari, che comprendono i 30 destinati alla coltivazione delle vite a bacca rossa. Le vigne di merlot, piantate nei primi del ‘900 su terreni ciottolosi, sono coltivate a cordone speronato e con il sistema a pergola. Il cabernet sauvignon, piantato nel 1978 è coltivato solo a cordone speronato su terreni ricchi di sabbia. Il carmenère, vera essenza dei vini di San Leonardo, ha una storia antica che lo colloca a metà dell’800 e viene allevato con la tradizionale pergola trentina e a guyot, in terreni sabbiosi.

Luisito PerazzoTenuta San Leonardo è un’azienda biologica certificata dal 2018, grazie a un percorso di conversione durato tre anni. Il grande impegno nel salvaguardare il territorio le ha fatto ottenere, sempre nello stesso anno, il riconoscimento dall’associazione BWA Friends of Biodiversity, come azienda amica della biodiversità.

La vendemmia è fondamentale per ottenere un ottimo vino: controlli quasi maniacali, vengono eseguiti quotidianamente per permettere la raccolta dell’uva nel momento giusto. Le antiche cantine, in parte recentemente ristrutturate, ospitano le vasche di cemento usate per le fermentazioni spontanee, della durata di 15-18 giorni, durante le quali vengono eseguiti rimontaggi e délastage. Nel 2001 è stata realizzata la barricaia sotterranea, dove i vini affinano in legno per almeno 24 mesi. Le bottiglie di tutte le annate del vino San Leonardo, dalla prima a quelle più recenti, sono invece conservate in un luogo chiamato archivio, un vero punto d’interesse per chi visita l’azienda.

San Leonardo, vino simbolo della tenuta, è un taglio bordolese, elegante e longevo. I vitigni impiegati sono: cabernet sauvignon 60%, carmenère 30% e merlot 10%. L’affinamento prevede un minimo di 18-24 mesi in barrique di rovere francese di primo, secondo e terzo passaggio. I formati disponibili partono dalla mezza bottiglia 0,375 L fino ad arrivate alla Melchior da 18 L.

Passiamo ora alla degustazione con la sapiente guida di Luisito Perazzo, in una verticale che partendo dal 1994 ci porterà verso le annate più recenti.

La degustazione

Vigneti delle Dolomiti IGT San Leonardo 1994
Annata dall’andamento singolare con la concentrazione massima delle piogge in maggio e giugno; temperature nella media; vendemmia precoce con valori medio-alti di acidità.

Colore granato che vira verso l’aranciato, buon impatto olfattivo, profumi terziari, cordiale ed elegante, sentori di fiori secchi, caffè e torrefazione, resine e funghi. In bocca particolare acidità e lunghezza mentre l’alcol arriva in un secondo tempo. Tannino maturo e definito. Al secondo assaggio dona sentori di erbe e infusi.

Vigneti delle Dolomiti IGT San Leonardo 1999
Annata di piogge scarse tra aprile e ottobre; molto caldo in estate con alta concentrazione zuccherina in vendemmia, iniziata il 27 settembre con il merlot e conclusasi il 15 ottobre con il cabernet.

Rubino con un bordo granato fitto. Al naso è scuro e poco disponibile, piccoli frutti rossi polposi e spezie dolci, vaniglia e camomilla. Terroso con ricordi di caffè arabica. In bocca è performante, tannino definito ed evoluto, acidità in sintonia con il resto che troviamo nel calice.

Vigneti delle Dolomiti IGT San Leonardo 2005
Inizio di stagione piovoso, poi primavera splendida con invaiatura precoce a metà luglio; settembre perfetto con vendemmia dal 19 al 9 ottobre.

Naso scuro, cacao e frutta matura, terrosità. Con l’ossigenazione nel calice arriva la speziatura. In bocca ha struttura ed è materico, tannino con trama fitta, strutturato e consistente, croccante e balsamico. Alla fine, arrivano anche la resina e i frutti scuri.

I viniVigneti delle Dolomiti IGT San Leonardo 2008
Poche piogge da aprile a ottobre con il merlot che fiorisce precocemente; vendemmia molto zuccherina tra il 20 settembre e il 10 ottobre; nel complesso stagione asciutta e regolare.

Colore rubino, naso di frutta rossa matura e fiori, come viola e iris. Spezie e ricordi dolci, cioccolato e vaniglia, cannella. Piacevole in bocca, rotondo ed elegante, fine e avvolgente. Tannino e acidità ben amalgamati, performante per tutta la degustazione.

Vigneti delle Dolomiti IGT San Leonardo 2010
Annata in controtendenza rispetto a molte altre zone del nord Italia con piovosità e tempo variabile soprattutto ad agosto e settembre; la raccolta del merlot inizia a metà settembre.

Rubino con piccoli punti che virano al granato. Naso a tratti terroso, sentori di cereali e ginepro, ricordi di affumicature. Palato con un tannino incisivo e potente, buona presenza della struttura, finale sapido.

Vigneti delle Dolomiti IGT San Leonardo 2011
Fioritura precoce in maggio, precipitazioni fino a metà giugno, segue un corso ottimo con decisive escursioni termiche e maturazioni in equilibrio; vendemmia dal 20 settembre con il merlot, al 10 ottobre con il cabernet.

Colore fitto e compatto, rubino. Al naso balsamico ed erboso, menta e anice, vegetale, articolato. Floreale con presenza del cedro. Al palato è strutturato e si presenta con un bel corpo, tannino incisivo e acidità presente. Pieno, carico, sapido e durevole.