Classese, presto in etichetta il nuovo nome del Metodo Classico dell’Oltrepò Pavese

Classese, presto in etichetta il nuovo nome del Metodo Classico dell’Oltrepò Pavese

News dai Consorzi lombardi
di Redazione
12 dicembre 2025

Approvato dall’Assemblea del Consorzio il Regolamento d’uso che consente di iniziare a poter utilizzare il nome Classese. Presentazione ufficiale al Vinitaly 2026.

Con un voto pressoché unanime con oltre il 99% dei favorevoli, l’Assemblea del Consorzio Classese Oltrepò Pavese ha approvato lo scorso 28 novembre il Regolamento d’uso del marchio Classese che identificherà il nuovo nome del Metodo Classico oltrepadano e che sarà presentato ufficialmente durante il prossimo Vinitaly 2026.

Le modifiche al disciplinare dell’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, già approvato lo scorso febbraio e che avevano appunto reintrodotto il nome Classese, entrano ora nel vivo con un ulteriore passo in avanti.

Classese “bandiera dell’unico territorio spumantistico internazionale interamente vocato al blanc de noirs e al rosé de noirs”

«Oggi abbiamo votato compatti l’approvazione del regolamento d’uso del marchio Classese e non posso nascondere la soddisfazione per l’unità di intenti che il territorio ha ritrovato” afferma la Presidente Francesca Seralvo nella nota del Consorzio. “Il regolamento è uno strumento fondamentale per raccontare la storia e la qualità del nostro metodo classico, per iniziare rapidamente quel percorso di promozione che deve affiancare da subito anche l’impegno qualitativo che tutti noi produttori mettiamo quotidianamente in vigna e in cantina. Con il regolamento d’uso del marchio, potremo iniziare da subito a scrivere Classese in etichetta». 

Inoltre, aggiunge la Presidente Seralvo, le modifiche approvate sul disciplinare della DOCG sono state pubblicate sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e ora sono all’esame del Ministero, «per cui speriamo un inter di approvazione entro la fine del prossimo anno».

Il nome Classese, come ricorda il Consorzio, nasce nel 1984, quando “un gruppo di dodici produttori decide, in seno al Consorzio, di promuovere in maniera specifica il metodo classico da Pinot nero, creando un’associazione e introducendo una menzione che avrebbe consentito di distinguerlo dalle altre denominazioni, a riconoscimento del ruolo sempre più centrale che questa tipologia aveva assunto per il territorio”.  

Con il ritorno in etichetta, il Classese, secondo il Consorzio, “si appresta a diventare la bandiera dell’unico territorio spumantistico internazionale interamente vocato al blanc de noirs e al rosé de noirs”.

Rese più basse per alcune DOC e ridefinizione della piramide qualitativa

L’assemblea ha anche votato alcune modifiche ai disciplinari delle altre denominazioni, in particolare la riduzione delle rese per ettaro del Pinot grigio dell’Oltrepò Pavese DOC, votata al 90% e del Pinot nero dell’Oltrepò Pavese DOC, votato all’unanimità, (che passano rispettivamente da 150 a 125 q/ha e da 120 a 100 q/ha).  

Il lavoro, conclude il Consorzio, ora si concentrerà anche su altre denominazioni con l’obiettivo di “definire una piramide qualitativa chiara, che possa inquadrare in maniera più chiara le numerose tipologie prodotte sul territorio e consentire un lavoro di tutela e promozione maggiormente orientate”. Un obiettivo possibile, quest’ultimo, grazie anche all’adozione del nuovo Statuto che consente un maggiore spazio di manovra ai produttori più piccoli “introducendo nel sistema di voto un premio di filiera a riconoscimento del ruolo cruciale di quanti seguono tutte le fasi dalla vigna alla bottiglia”. 

Crediti foto: Consorzio Classese Oltrepò Pavese