Terre Lariane, il tempo della fioritura

Terre Lariane, il tempo della fioritura

News dai Consorzi lombardi
di Sofia Landoni
27 novembre 2019

Un giovane denominazione in crescita e un Consorzio pieno di obiettivi e intraprendenza. A 10 anni dalla nascita il bilancio e le prospettive dei vini delle province di Como e Lecco

Lì, arroccate sulle pendici che scivolano verso il lago di Como, ad armonizzarsi con il silenzio che culla le piccole onde quasi impercettibili e respirando quell’aria leggera che pervade l’ambiente lacustre delle province di Como e di Lecco. Le vigne delle Terre Lariane sono delle privilegiate, in fondo, poiché si illuminano quotidianamente di tutta questa bellezza, che ha saputo attrarre cuori di ogni provenienza e di ogni estrazione. Tutti si incantano davanti al lago, alle sue storie misteriose e profonde quanto lui, a quell’aria placida e pungente, a quel micromondo che, oggi, decide di aprirsi e comunicarsi anche attraverso il suo vino.

Terre Lariane 10 anniLa denominazione delle Terre Lariane viene riconosciuta come IGT nel 2008, a seguito di una storia che affonda radici già nell’ultimo secolo a.C., quando il geografo Strabone – colui che decantò anche i vini di Franciacorta – racconta dell’ottimo vino bevuto su queste sponde. Insieme a lui, molti altri personaggi storici ne riportano esperienza, descrivendoci nettari leggeri e beverini. L’impronta di questi vini è infatti tale: un’orma impressa con delicatezza e discrezione, come colonna sonora di un paesaggio fra i più suggestivi d’Italia. Non solo questo, però, sono i vini delle Terre Lariane. 

Il vasto abbraccio di questa IGT comprende infatti numerose varietà, per lo più internazionali – come sauvignon, chardonnay, pinot bianco, syrah, pinot nero, cabernet sauvignon o merlot – o originari da zone limitrofe – come la barbera, la schiava o il marzemino – ma anche una piccolissima gemma autoctona a bacca bianca, il verdese. Da queste varietà si ottengono vini dalle sfaccettature molto diverse, capaci di regalare anche interessanti complessità. È il caso dei merlot o dei pinot nero, che non mancano di presentare la loro versione Riserva. Sono nettari pieni e stratificati, cesellati nelle finezze grazie al tempo che li elabora, pian piano. 

Il Consorzio delle Terre Lariane è ancora molto giovane. La sua nascita risale al recente 2009 e oggi, guidato dalla produttrice Claudia Crippa e festeggia 10 anni. È stato un tempo di crescita, sia in termini di numero degli aderenti – che oggi arrivano a 20 – sia in termini di consapevolezza e acquisizione di obiettivi. Sono intraprendenti, i giovani produttori delle Terre Lariane. Puntano a investire su qualcosa che travalichi il singolo bicchiere e arrivi a toccare lo scenario più ampio dell’offerta turistica. Su questo, infatti, si punterà nel prossimo futuro. Il vino delle Terre Lariane si affermerà sempre di più per quell’identità che ha riscoperto negli anni e che, in fondo, c’è sempre stata fin dall’antichità. Il succo delle vigne che dominano il lago è un pezzo dell’anima comasca e della sua fisionomia. Conoscere un territorio significa anche questo: toccarlo con mano, assaggiarlo, respirarlo e scoprirlo in tutto il meraviglioso universo che è. 

Tutto questo sarà volto a un’apertura. Il Consorzio delle Terre Lariane vuole raccontarsi a tutti, vicini e lontani, senza alcun tipo di autoreferenzialità. La chiave di questo racconto sarà infatti la contaminazione, quell’intersezione e quel costruttivo confronto con realtà differenti o, al contrario, del tutto simili. La forma del dialogo e della scoperta è quella che permette dovunque di creare relazioni e legami, e questo il Consorzio lo sa bene. Vogliono una crescita dinamica, una visione imprenditoriale e umana; vogliono la fioritura di un territorio variegato e solare, vogliono inserirsi nel mondo – non limitatamente a quello del vino – con l’orgoglio della loro identità agricola, paesaggistica, storica e gastronomica. 

Molto è già stato fatto, finora, e altrettanto è ancora da fare. Fra dieci anni saranno ancora qui a raccontarci i loro passi, che, se proseguono su questa direzione, saranno certamente degni di nota. E noi saremo nello stesso posto ad ascoltarli, per assistere all’esordio di una voce che ha ancora tanto da dire.

Nelle due foto | Martedì 26 novembre Il Consorzio Terre Lariane ha organizzato una tavola rotonda in occasione dei suoi primi 10 anni presso Cascina Galbusera Nera a La Valletta Brianza. All'incontro hanno partecipato Giacomo Mojoili, Andrea Gozzini, Emanuele Angelinetta, Claudia Crippa. A seguire un banco di assaggio e con 40 vini della IGT Terre Lariane.