Ron Zacapa centenario: la “Mezcla Perfecta”

Ron Zacapa centenario: la “Mezcla Perfecta”

Non solo vino
di Davide Gilioli
30 aprile 2013

In un paesaggio da sogno, punteggiato da antichi vulcani incastonati tra l’Oceano Pacifico ed il Mar dei Caraibi, ad un’altezza di oltre 2300 metri, matura questo prezioso nettare estratto dalla canna da zucchero, divenuto ormai un simbolo del Guatemala.

 

Franco GasparriDopo averci accompagnato fra i segreti dei whisky scozzesi a fine gennaio, Franco Gasparri (Master Ambassador di Diageo, società leader mondiale nella distribuzione di distillati) ritorna a Milano per guidarci nella leggenda del rum.

Zacapa, negli ultimi anni, ha infatti contribuito fortemente all’evoluzione del concetto di rum, percepito non più come un prodotto per la miscelazione nella preparazione di cocktail ma come un piacevole distillato “da meditazione”, da gustare liscio e da assaporare lentamente, come alternativa ai pregiati distillati di vino.

Forse non tutti sanno che la canna da zucchero è una pianta originaria del Medio Oriente, appartenente alla stessa famiglia del bambù. Fu introdotta nel bacino del Mediterraneo da Alessandro Magno e portata nel 1495 da Cristoforo Colombo in America Centrale, dove nel giro di qualche decina di anni prosperò e si diffuse in tutti i Paesi Caraibici. Pur essendo nato in queste zone, il rum risente quindi delle metodologie di distillazione applicate dai Paesi colonizzatori e non a caso si parla di 3 stili principali: inglese, francese e spagnolo.

Come tutti gli altri Paesi soggetti a dominazione ispanica, anche il ron del Guatemala prevede una distillazione a colonna ed un invecchiamento in botti di rovere che hanno contenuto bourbon, whisky e talvolta sherry, con una rotazione ed una miscelazione del prodotto secondo il “metodo soleras”. Nel caso di Zacapa, la fase della miscelazione rappresenta una “ricetta segreta” curata personalmente da Lorena Vasquez - una delle pochissime donne Master Blender - e dal suo team, che ad ogni imbottigliamento riesce a ricreare lamezcla perfecta, mantenendo inalterato il gusto e gli aromi che hanno reso grande nel mondo questo rum.

Un’altra particolarità di questo piccolo Stato centro-americano, dove il clima e la natura vulcanica del terreno favoriscono una qualità sopraffina della materia prima, è l’utilizzo del c.d. miel virgen, ovvero il puro succo ottenuto dalla spremitura della canna da zucchero (a differenza di altre produzioni dove viene utilizzata la melassa, un sottoprodotto che residua al termine dell’estrazione dello zucchero bruno dalla pianta). Inoltre, l’altitudine del luogo in cui viene fatto maturare - la pittoresca “casa sopra le nuvole”, un eremo situato ad oltre 2300 metri s.l.m. - e l’assenza di umidità apportano a questo rum condizioni di invecchiamento molto diverse da quelle degli altri “cugini” caraibici.

Sala Degustazione Ais Milano Westin PalaceZacapa Centenario è il nome commerciale utilizzato per i rum prodotti dall’azienda Industria Licorera de Guatemala, che ha come attività principale la produzione di zucchero di canna. E proprio grazie a sterminate piantagioni, di proprietà dell’azienda da diversi decenni, è stato messo a punto negli anni un grande controllo della materia prima, individuando dei veri e propri cru da destinare esclusivamente alla produzione di miel virgen (e quindi al rum).

Il primo Rum “Zacapa Centenario” nasce nel 1976 proprio per celebrare il centenario della nascita della città di Zacapa, luogo di origine del fondatore dell’azienda: un rum di particolare qualità destinato alla “meditazione”, realizzato come prodotto celebrativo e, originariamente, non destinato ad una produzione da ripetersi in serie. Negli anni Ottanta il rum era ancora un prodotto mediamente “grezzo”, che in Europa veniva utilizzato esclusivamente per essere miscelato nei cocktail. Il gradimento del prodotto fu però talmente elevato da spingere l’azienda ad investire ed a ripetere la produzione anche negli anni successivi.


Ma veniamo ai 4 prodotti degustati nella serata:

Ron Zacapa Centenario Solera Reserva 15 años

Oro rosso, con riflessi mogano. Naso intenso che regala note dolci di banana, vaniglia e caramello; evolve poi su una tostatura di caffè, spezie e legno di sandalo, terminando infine con una punta liquorosa a metà tra sherry e marsala, con toni di mandorla. In bocca è morbido, vellutato, di medio corpo, richiama il legno, la vaniglia, il cioccolato fondente e la prugna secca. Pur relativamente “giovane”, denota buona personalità e persistenza.

Ron Zacapa Centenario Solera Gran Reserva 23 años

Bruno, con riflessi color caramello. Sprigiona aromi intensi, dolci e delicati: banana, datteri, vaniglia, mandorle, zucchero di canna, cioccolato al latte, zabaione e crema catalana, con una lieve pungenza alcolica. L’ingresso in bocca è rotondo e morbido, ricorda miele, frutta secca, vaniglia, legno e caffè. Di carattere, anche se più “ruffiano” del precedente.

Ron ZacapaRon Zacapa Centenario Solera Gran Reserva 23 años Etiqueta Negra

Bruno, ancora più scuro del precedente a causa del passaggio in botti che hanno contenuto Pedro Ximenez. Naso seducente su note “nere”: lieve affumicatura, aromi di tabacco, spezie, caffè; si apre poi verso i fichi secchi, il legno di sandalo, il cioccolato fondente. Grande equilibrio in bocca, dove il sorso è caldo e denso, di spessore, riprende nuovamente, seppur su di uno sfondo dolce (lo sherry!), le sensazioni olfattive: tabacco, caffè e pepe nero. Robusto e persistente.

Ron Zacapa Centenario XO Solera Gran Reserva Especial

Prodotto esclusivo del 2000 per celebrare il nuovo millennio, ha avuto un tale successo da divenire stabilmente un prodotto di punta della collezione Zacapa. Matura per 23 anni in botti con il sistema soleras come i precedenti, a cui si aggiunge una permanenza di 2 anni in botti che hanno contenuto Cognac (da cui il nome XO - “Extra Old”). Color mogano con riflessi rossastri. Al naso è profondo, fine, equilibrato, simile ad un Cognac o un Armagnac, con note eleganti e sottili di cuoio, tabacco dolce, rosa canina, tamarindo. In bocca denota un grande equilibrio, calore e struttura, con sentori di biscotti alle mandorle, vaniglia, cioccolato. Finale lunghissimo su accenni di frutta secca tostata.

Ed ora che avete a disposizione un tale ventaglio di prodotti, mentre vi dedicherete ad una rilassante pausa meditativa, concentratevi anche sulla decorazione della bottiglia, avvolta nel "petate". Questa trama di foglie di palma essiccate ed intrecciate era, nella cultura degli antichi Maya che popolavano queste terre, un tessuto riservato a sovrani e nobili, perché simboleggiava l’unione di spazio e tempo, di terra e cielo: un vestito “magico” ed evocativo per questo principe dei distillati.

 

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