Giovanni Felini - Mirabella

Giovanni Felini - Mirabella

Sommelier al lavoro
di Anita Croci
20 settembre 2018

Franciacortino DOCG, Giovanni Felini è legato al proprio territorio dalla nascita e da un percorso di vita che attraverso la cultura del vino lo ha reso testimone sempre più appassionato della sua Franciacorta. "Sono orgoglioso di raccontare ogni giorno questo territorio"

Franciacortino DOCG, Giovanni Felini è legato al proprio territorio dalla nascita e da un percorso di vita che attraverso la cultura del vino lo ha reso testimone sempre più appassionato della sua Franciacorta. Diplomato all’alberghiero di Darfo Boario Terme, nel 2003 approda alle Cantine di Franciacorta a Erbusco. «Al wine-shop avevamo settanta cantine, ciascuna con le proprie peculiarità da comunicare. Sono stati tre anni intensi dove ho imparato a conoscere davvero la Franciacorta, in termini di vino ma anche di territorio, storia e curiosità».

Giovanni FeliniNel 2006 l’inizio di una collaborazione decennale con Guido Berlucchi. «Fui assegnato quasi subito all’accoglienza. La mia decisione di iscrivermi ai corsi AIS per diventare sommelier maturò proprio allora, dalla volontà di acquisire delle competenze tecniche per approcciare e comunicare il vino in modo professionale ed efficace. Qui ho conosciuto persone che oggi sono pilastri di AIS Brescia, con le quali ho avuto anche numerose occasioni di lavoro per il sodalizio che ha sempre legato molto Berlucchi e AIS. Con il tempo infatti il mio lavoro mi ha portato a coordinare gli eventi interni ed esterni all’azienda in ogni ambito relativo al vino, dalle degustazioni tecniche alla logistica, la mise en place e i rapporti con gli chef per i menu».

E fu proprio durante uno di questi eventi che avvenne un incontro molto importante. «Era il 2013 e per organizzare l’accoglienza di un ospite internazionale mi coordinai a lungo con una referente del Consorzio. Il giorno dell’evento ci fu più di un problema da risolvere e alla fine eravamo entrambi stremati. Quella sera colsi l’occasione per invitarla ad un aperitivo e oggi è mia moglie!». Dallo scorso anno Giovanni ha scelto di proseguire la propria carriera in una dimensione più raccolta, all’interno della cantina Mirabella.

«La Franciacorta come la conosciamo oggi nasce il 5 marzo 1990 con l’istituzione del Consorzio. Poi, dal 1995, quando siamo stati il primo brut italiano a ottenere la DOCG, la crescita della denominazione è stata esponenziale. All’inizio un turismo più mondano, oggi molto più consapevole e preparato, che vuole scoprire la magia del territorio attraverso il vino e per questo si dirige spesso verso realtà intermedie, affermate ma con dimensioni più artigianali e possibilmente con uno stile green, come Mirabella». Qui Giovanni si occupa ancora di accoglienza, ma anche dell’enoteca interna - che presto ospiterà referenze da tutta Italia - e dell’area commerciale locale, un mercato da presidiare con attenzione vista la concorrenza di ben 114 cantine in Franciacorta. Sommelier ma anche musicista, ha trovato un’idea originale per unire le sue due grandi passioni, che proporrà quest’anno all’interno del Festival del Franciacorta in Cantina, una rassegna che si svolge a metà settembre con eventi a tema nelle cantine. «Siamo abituati a degustare usando solo quattro dei nostri cinque sensi; io proverò a concentrare l’attenzione del pubblico sull’udito, normalmente escluso, attraverso la musica, che col vino ha molti fattori in comune come i concetti di intensità, equilibrio e armonia. Ho composto appositamente i brani che accompagneranno le fasi della degustazione di un nostro vino». E se un giorno fosse costretto ad emigrare fuori provincia, quale vino sceglierebbe? «Lo confesso, sono un nebbiolista».

Perché la bollicina di casa non si tradisce. Mai.