Marilena Falci - Petit Café

Marilena Falci - Petit Café

Sommelier al lavoro
di Anita Croci
27 aprile 2017

Un edificio storico nel cuore della città, un bel porticato, il teatro sociale all’altro lato della strada. Un crocevia importante, dove già la Mantova del secondo dopoguerra si dava appuntamento quando ad accoglierla era il Brigato Bar, conosciuto poi come il Bar della Lina, che faceva il caffè più buono della città. Oggi il Petit Café raccoglie l’eredità di settant’anni di storia e regala alla città ancora molte occasioni di incontro. E di degustazione.

Tratto da Viniplus di Lombardia N°12

Dal 2010, infatti, l’attività è passata nelle mani di Marilena Falci e del figlio Amedeo Rottichieri con la sua compagna Gesiely de Lima Almeida. La sinergia delle loro passioni e competenze ha permesso di affiancare alla tradizionale caffetteria l’alternanza di varie proposte, che abbracciano le esigenze della clientela durante tutto l’arco della giornata. Si spazia da un’ampia scelta di vini italiani e internazionali a una selezione di birre artigianali e distillati, agli interessanti cocktails preparati da Amedeo, barman professionista che ha collaborato anche con importanti aziende per la creazione di cocktails di nuova generazione. La qualità dei prodotti e del servizio è la materia prima più importante, che il Petit Café serve con orario continuato, dal mattino presto fino a tarda ora. Marilena è il sommelier.

Marilena FalciNata a Salerno e trasferitasi a Mantova per ragioni di cuore, ha seguito le orme paterne negli studi classici e nella carriera da insegnante finché le proprie passioni, sempre coltivate, non hanno preso il sopravvento anche per il vino, infatti, ha radici lontane. «È un sentimento radicato nei ricordi di quando andavo a trovare il nonno sulle colline del Cilento - ci racconta Marilena -. Dopo la pensione da insegnante, il nonno Giovanni tradusse la sua passione per la natura nella realizzazione di un vigneto. C’erano uve diverse, ricordo aglianico e zibibbo, e intorno rose e ulivi. Un contesto magnifico. Il periodo della vendemmia era un evento speciale che coinvolgeva tutta la famiglia. Sono momenti di cui conservo intatti profumi e colori». E negli anni Marilena ha sviluppato sempre di più i suoi interessi, legati al vino ma in generale alla cultura enogastronomica. La passione per il viaggio l’ha portata a girare il mondo, cogliendo ogni occasione di sperimentare i sapori locali, visitando i siti e le aziende di più significativa espressione della territorialità agroalimentare. Un orto curatissimo e i suoi corsi di cucina multietnica sono il bagaglio di tanta esperienza e vocazione.

Un grande background alle spalle, poi arriva AIS

Sì, è così. Ho sempre coltivato questo interesse, che ho trasmesso anche a mio figlio. Mi sono iscritta nel 2010 ai corsi per sommelier per approfondire le mie conoscenze e tutto l’universo legato alla degustazione e all’abbinamento enogastronomico. Il vino è diventato, quindi, una componente professionale della mia quotidianità. Dopo il conseguimento del diploma ho scelto il campo del servizio. Ho frequentato un master in materia con la delegazione AIS di Monza e Brianza entrando così a far parte del gruppo di sommelier mantovani con tale specializzazione. Tuttora, nonostante l’impegno quotidiano nell’attività di famiglia, continuo a svolgere servizi a chiamata per gli eventi AIS sul territorio nazionale e a Vinitaly. Inoltre, collaboro attivamente ai corsi di formazione di AIS Mantova nonché alle numerose iniziative proposte dal nostro delegato Luigi Bortolotti.

Qual è l’aspetto del suo lavoro che l’appassiona di più?

Mi piace essere a contatto con la gente, perché è una professione che consente di socializzare e dialogare. E soprattutto mi affascina la consapevolezza di avere sempre qualcosa di nuovo da imparare e da trasmettere agli altri. Quando sono in servizio mi documento molto sui vini che mi vengono affidati, per comunicarli al meglio. Al bar, accanto alle etichette classiche che abbiamo sempre in lista, inserisco di volta in volta qualche vino particolare, anche internazionale. Prodotti rari o provenienti da piccole produzioni, che propongo anche al bicchiere. Si crea così l’occasione di raccontare un vitigno, un territorio o comunque qualche peculiarità che arricchisce il momento della degustazione.

Un episodio divertente della sua carriera lavorativa?

Durante uno dei miei primi servizi, mentre stappavo una bottiglia di champagne, il tappo mi è scivolato dalla mano rimbalzando sul soffitto e ricadendo addosso ad Hayashi Mototsugu, sommelier dell’anno nel 2010 secondo la Guida de L’Espresso. “Anche i migliori sbagliano” è stata la sua risposta al mio visibile imbarazzo...

Qual è il requisito più importante di un bravo sommelier?

La curiosità e la voglia di sperimentare nella pratica quotidiana profumi, sapori e abbinamenti, spingendosi anche oltre i confini territoriali. Saper proporre il vino in modo da esaltarne le caratteristiche, ma senza enfasi eccessive e comunicarlo in modo semplice, con la terminologia corretta, che risulti interessante per il consumatore più esperto ma chiara anche per il cliente curioso, che però non ha ancora una preparazione specifica.

Chi è

Marilena Falci nasce a Salerno il 27 maggio 1961. È sommelier dal 2011 e fa parte della Delegazione AIS di Mantova per la quale presta servizio ai corsi di formazione e agli eventi. Appassionata di cucina, ama conoscere a fondo le tradizioni enogastronomiche delle diverse culture attraverso numerosi viaggi didattici in vari Paesi del mondo. Dal 2010 gestisce il Petit Cafè nel centro storico di Mantova insieme al figlio Amedeo Rottichieri.

PetitCafe_Mantova

Petit Café

Piazza Felice Cavallotti, 4 - 46100 Mantova Tel. 348 88 21 467 | www.Facebook.com/Petit-Cafe-119450874781496/

Apertura: dal martedì al giovedì e la domenica orario: 7:00-22:00. Venerdì e sabato orario: 7:00-02:00. Lunedi chiuso.

Specialità: dal 2010 la nuova gestione ha ampliato la vocazione del locale introducendo un’ampia selezione di vini italiani ed esteri, birre artigianali e distillati, ma anche cocktails tradizionali e internazionali a base di spezie, erbe aromatiche e frutti tropicali. Grazie alla varietà e qualità della proposta e complice l’introduzione dell’intrattenimento serale nel fine settimana, il bar è diventato un punto di riferimento per i giovani mantovani, sia all’aperitivo che per il dopo cena.

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