Buttafuoco e…

Buttafuoco e…

Abbinamenti
di Paolo Valente
18 febbraio 2023

Il Buttafuoco è il vino lombardo che più rappresenta uno stile di vinificazione e coltivazione delle uve tradizionale, quando i vigneti monovarietali erano ancora lontani a venire. In questa logica di rispetto della natura e delle tradizioni abbiamo chiesto ad Alice Delcourt una proposta di abbinamento

Tratto da Viniplus di Lombardia - N° 23 Novembre 2022

IL VINO
Buttafuoco DOC I vignaioli del Buttafuoco Storico 2016 CLUB DEL BUTTAFUOCO STORICO
Il Consorzio Club del Buttafuoco Storico è un Consorzio privato di imprese che vogliono promuovere e sviluppare il Buttafuoco quale vino di eccellenza dell’Oltrepò Pavese. Applicano un disciplinare più restrittivo rispetto a quello della Denominazione e utilizzano una caratteristica bottiglia personalizzata con il logo dell’associazione. Ogni anno, dal 2013, viene incaricato un enologo affinché realizzi un vino attingendo dalle uve degli associati. Per l’annata 2016 è stato il giovane Marco Calatroni, nato in zona, a occuparsi della produzione di questo vino consortile.

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LA DEGUSTAZIONE
Bellissimo e intenso colore rosso rubino con accenni granato. Al naso si presenta pieno, intensamente fruttato, frutta rossa matura e in confettura, marasca, e floreale, petalo di rosa rossa. Accenni di speziatura e note balsamiche mentolate, un velo di cuoio e di ardesia completano il ventaglio olfattivo complesso e intrigante. All’assaggio è caldo, secco e morbido; il tannino è deciso ma luminoso, succoso, dalla lunga persistenza. marasca, e floreale, petalo di rosa rossa. Accenni di speziatura e note balsamiche mentolate, un velo di cuoio e di ardesia completano il ventaglio olfattivo complesso e intrigante. All’assaggio è caldo, secco e morbido; il tannino è deciso ma luminoso, succoso, dalla lunga persistenza.

LA CHEF
Francese da parte di padre e inglese da parte di madre, Alice Delcourt cresce negli Stati Uniti dove studia Scienze politiche e inizia la sua carriera in ambito legale. Grazie a Erasmus si laurea poi a Firenze in Italiano e Scienze politiche. Ma la sua passione per la cucina, nata vedendo la nonna inglese dietro i fornelli, la porta a Londra dove al River Café apprende cosa davvero significhino sostenibilità, stagionalità e lotta allo spreco alimentare. Qualche tempo dopo si trasferisce poi a Milano lavorando al Park Hyatt e da Viviana Varese. Conosce Danilo Ingannamorte e con lui apre nel 2011, a Milano in zona Navigli, il suo ristorante, l’Erba Brusca, orto con cucina. Il sogno di una vita si avvera. La sua cucina è rigorosamente stagionale; le verdure sono raccolte nell’orto dietro al ristorante poco prima di finire nel piatto cercando di eliminare ogni possibile passaggio in frigorifero. Con la sua cucina Alice cerca di arrivare all’essenziale, senza stravolgimenti. Tutte le materie prime arrivano da piccoli produttori, preferibilmente della zona.

Il PIATTO
«Ho scelto questo piatto in abbinamento perché il piccione è una delle carni più nobili e questo vino ha bisogno di un accompagnamento degno del suo livello. Inoltre, le melanzane hanno un sapore intenso e sapido che bilancia molto bene la selvaggina e l’intensità del vino. La salsa di pepe rosa è fresca e aromatica e aiuta ad alleggerire il piatto, che nell'insieme rispecchia la complessità del vino».