Vino Nobile di Montepulciano, arrivano le Pievi
Degustando
di Barbara Giglioli
20 novembre 2024
La prima annata sarà la 2021 in uscita a gennaio 2025. Solo uve di proprietà, da vigneti di almeno 15 anni di età e solo vitigni autoctoni con un invecchiamento di almeno 3 anni.
È stata presentata a Milano, al Cortile Flora, una grande novità per la Toscana enologica: il Vino Nobile di Montepulciano tipologia “Pieve” che sarà in commercio dal 1 gennaio 2025. Si partirà con l’annata 2021, di cui sono state prodotte circa 300 mila bottiglie, numero che aumenterà per le 2022 dove saranno invece 700 mila (pari a circa il 10% della produzione totale di Vino Nobile di Montepulciano).
«Abbiamo potuto inserire “Toscana” in etichetta e abbiamo cercato di capire dove volevamo andare- spiega Susanna Crociani, vice presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano - così è nata la tipologia Pieve in un territorio, quello di Montepulciano, che profuma di vino e di storia».
Le caratteristiche del nuovo disciplinare
L’idea di creare il Vino Nobile di Montepulciano menzione “Pieve” è frutto di un percorso di studio all’interno delle denominazione stessa, presentato a maggio del 2021 (vedi qui). Al centro ci sarà la valorizzazione del territorio e quindi delle sue sottozone, con un massimo di 70 quintali per ettaro. La varietà principe sarà naturalmente il sangiovese (che dovrà essere presente almeno all’85%), in blend con soli vitigni autoctoni ammessi dal disciplinare. Le uve dovranno essere prodotte esclusivamente dall’azienda imbottigliatrice e provenienti da vigneti di almeno15 anni di vita. Il vino dovrà avere tre anni di maturazione (obbligatori 12 mesi in legno e 12 in bottiglia).
Le dodici Pievi
Lo studio del territorio e della geologia ha permesso di individuare dodici zone, definite nel disciplinare di produzione UGA (Unità Geografiche Aggiuntive), che saranno anteposte con la menzione “Pieve” in etichetta.
Questo aspetto rappresenta l’identità del Vino Nobile di Montepulciano che guarda anche al passato. Sono infatti utilizzati toponimi riferiti alle antiche Pievi in cui era suddiviso il territorio già dall'epoca tardo romana e longobarda. L’intento è stato quindi quello di codificare una realtà con radice storica che ha caratterizzato il territorio poliziano fino all'epoca moderna e che trova la sua eco anche nel catasto Leopoldino dei primi decenni del XIX secolo.
«Questo progetto serve per diventare ancora più consapevoli della bellezza che abbiamo già- spiega la giornalista Adua Villa, relatrice alla presentazione delle Pievi all’evento di Milano- per comprendere il territorio fuori dal bicchiere, il suo valore umano e storico».
Dodici Pievi, di periodo diverso, che erano il centro della vita quotidiana di un’intera società e in cui la parte di aggregazione, soprattuto legata all’aspetto religioso, era focale. «La parte ecclesiastica era ed è centrale- continua la giornalista – , sono stati proprio i religiosi ad aprirci le pievi». La narrazione parte così dalle persone che vivono ancora in quei luoghi, «come Don Mallio, della Pieve Ascianello meraviglioso sacerdote che ci ha accolti, ascoltati e guidati. Vivere quei luoghi mi ha fatto capire quanto si vada oltre alla firma, oltre al bicchiere, di come ogni vino sia legato alla propria pieve, al di là dell’ambiente pedoclimatico».
Le Pievi in anteprima
Qui di seguito le note di una degustazione che si è svolta nella sede del Consorzio a Montepulciano e curata dal critico e giornalista Aldo Fiordelli.
Pieve Ascianello
Vino Nobile di Montepulciano 2022 - De’ Ricci
Un vino rosso rubino dal colore un po’ scarico. All’esame olfattivo è un vino speziato, si percepisce la viola dolce, la liquirizia, il nocciolo di ciliegia. Ha un tannino setoso, elegante, ha un corpo non troppo esuberante. In bocca ha una bella sapidità, si percepisce il gusto di una ciliegia quasi salata.
Pieve Sant’Ilario
Vino Nobile di Montepulciano 2022 - Fattoria del Cerro
Un vino rosso rubino. Al naso si percepisce una ciliegia nera, sentori di corteccia, cuoio e ha anche una parte affumicata. In bocca il tannino è solido, ha una texture gessosa. Prevale la parte della freschezza, ha una bella acidità, è persistente.
Pieve di Valiano
Vino Nobile di Montepulciano 2021 - Tenuta Trerose
Un vino dal colore rosso rubino, tipico del Nobile di Montepulciano. Al naso si percepiscono spezie come il pepe nero, ma anche la cenere, la ciliegia scura. In bocca ha una bella maturità e freschezza. Si denota una bella tipicità da Nobile, con un ingresso setoso che evidenzia poi sul finale lo spessore del tannino.
Pieve Caggiole
Vino Nobile di Montepulciano 2021 - Tiberini
Un vino rosso rubino. All’esame olfattivo si percepisce la violetta, l’iris, ma anche la ciliegia e il melograno. Ha una bella tensione, ha un sorso pulito. Ha una buona acidità, la bocca continua a salivare. È un vino giocato su elementi di freschezza. Ha un finale non lunghissimo.
Pieve Cerliana
Vino Nobile di Montepulciano 2021 - La Ciarliana
All’esame visivo risulta rosso rubino. Al naso si percepiscono note di grafite, trucioli di matita, perché il legno deve ancora integrarsi. Non copre però le note floreali e quelle di ciliegia matura. Ha poi una nota fresca che ricorda l’anguria. In bocca ha una bella densità, si percepisce una nota tostata e anche una buona alcolicità. Ha un finale gessoso, più per il tannino del legno che dell’uva.
Pieve Cervognano
Vino Nobile di Montepulciano 2021 - Le Berne
Un vino rosso rubino che al naso sprigiona un frutto più stratificato, una ciliegia vibrante, ma anche dei sentori di pesca, liquirizia, corteccia. Ha una bella nota balsamica. In bocca è vellutato, ha una buona struttura e un tannino solido. Ha un carattere giovane ma equilibrato.
Pieve Gracciano
Vino Nobile di Montepulciano 2021 - Tenuta di Gracciano della Seta Un vino rosso rubino. All’esame olfattivo ha note floreali di ciliegia matura e prugna, ma anche di cioccolato e pepe. In bocca si percepisce il tannino, che però può ancora evolvere. Sul finale ha quasi una nota dolce, ha una bella freschezza e l’alcol è equilibrato. Ha un bell’ingresso in bocca e un buon potenziale. Ha un buon grip finale.
Pieve le Grazie
Vino Nobile di Montepulciano 2021 - Fattoria della Talosa
Un vino dal colore rosso rubino. All’esame olfattivo si percepisce il cocco, la vaniglia, ma anche la canfora. Ha poi una nota fruttata, di ciliegia in confettura. In bocca è bello pieno, denso, vellutato, il tannino è masticabile. Si percepisce un po’ di austerità nel finale.
Pieve San Biagio
Vino Nobile di Montepulciano 2021, Le Bertille
Rosso rubino, al naso si percepiscono note speziate di liquirizia, ma anche di lampone e fragolina. In bocca ha una bella eleganza, un tannino fine, che si percepisce, ma ha anche una bella acidità.
Pieve Valardegna
Vino Nobile di Montepulciano 2021 - Ercolani
Un vino rosso rubino. All’esame olfattivo si percepiscono note di grafite, di legno, ma anche floreali. Il frutto è più generoso, si denotano sentori di mora. In bocca ha un ingresso elegante, è setoso, l’acidità è ben integrata, è bilanciato. Ha una buona delicatezza iniziale che poi si trasforma in carattere e potenza sul finale.