La Toscana dice sì a nuovi impianti

La Toscana dice sì a nuovi impianti

Diritto diVino
di Paola Marcone
01 ottobre 2024

Mentre in Europa si discute dell’opportunità di estirpare migliaia di ettari di vigneto, Regione Toscana va in controtendenza

Nella rubrica “La Francia in presa diretta”, Samuel Cogliati Gorlier ha recentemente dato notizia della richiesta inoltrata da Parigi all’Unione Europea di autorizzare la “riduzione definitiva del potenziale vitivinicolo”.
La contrazione dei consumi incontrata dal mercato negli ultimi decenni impone infatti ai produttori di tenere in considerazione anche l’uscita dal settore ricorrendo a misure estreme come quella dell’espianto.

Il tema coinvolge la viticoltura mondiale se è vero che nei mesi scorsi il Presidente di Allied Grape Growers (AGG), l’associazione che rappresenta circa 500 viticoltori californiani, ha dichiarato la necessità di esaminare un piano di estirpazione di circa 12 mila ettari mentre anche l’Australia è ora costretta ad opportune valutazioni dopo che la Cina, introducendo dal 2020 al marzo 2024 dazi alle importazioni agricole australiane di circa il 200%, ha prodotto un significativo stallo nell’economia del Paese australe. 

In Europa, al momento, gli espianti devono essere appositamente autorizzati e finanziati solo con fondi nazionali, quindi la discussione sul portare avanti una politica di incentivi sostenuta direttamente dall’Unione Europea è sul tavolo delle Istituzioni. Alcune associazioni di settore italiane, però, come UIV e FIVI hanno chiesto di esplorare anche strade alternative all’estirpazione, dichiarandosi contrarie alla pratica come misura di elezione per affrontare la contrazione del mercato e la relativa sovrapproduzione. 

Sovrapproduzione che evidentemente non riguarda con particolare incisività il vigneto toscano dal momento che la Regione ha recentemente predisposto l'elenco delle aziende beneficiarie delle autorizzazioni per nuovi impianti, con validità di tre anni a decorrere dalla data di approvazione dell'atto.
Si tratta di autorizzazioni per 639 ettari di nuovi vigneti (che è la quota destinata alla Toscana dal MASAF, a fronte di una richiesta totale di oltre 4.877 ettari) e che costituisce l’1% dell’intera superficie toscana utilizzata a vigneto.
Ne beneficeranno 818 aziende, di cui 271 nell’areale di Montalcino (pari a 325 ettari) per vini rivendicabili nella Rosso di Montalcino DOP.