Vitae, la guida che manca al mondo dell’olio

Vitae, la guida che manca al mondo dell’olio

Non solo vino
di Camilla Guiggi
27 gennaio 2015

L’Associazione Italiana Sommelier può aiutare l’olio a diventare più popolare? Il dibattito tra Luigi Caricato e Antonello Maietta all’ultima edizione di Olio Officina Food Festival

Olio Officina Food Festival - Luigi Caricato e Antonello MaiettaDal 22 al 24 gennaio il Palazzo delle Stelline di Milano è stato il palcoscenico della quarta edizione di Olio Officina Food Festival: tre giorni intensi, un programma ricco e variegato con degustazioni di olio, aceto, arte e conferenze. Sabato 24, tra i vari dibattiti condotti da Luigi Caricato, oleologo, ideatore e direttore della manifestazione, anche quello che ha visto protagonista Antonello Maietta, Presidente Nazionale dell'Associazione Italiana Sommelier e oramai relatore fisso della kermesse milanese dedicata all'olio.

Quest'anno l'input è stato dato dall'uscita della prima edizione della guida dell'Ais Vitae, lo stesso nome dalla rivista ufficiale dell'associazione. "Vitae" è stato scelto giocando un po' sulle parole e il loro significato, spiega Maietta. Infatti, vitae è il genitivo di vita, ma è anche la pronuncia del nome della pianta che ci regala l'uva.

Luigi Caricato collabora da tempo con l'Associazione e nel primo numero della rivista Vitae scrisse: "Ciò che mi piace e apprezzo di più di Ais - rispetto a realtà analoghe del mondo dell'olio, ma non altrettanto determinanti - è la visione popolare che la contraddistingue. L'aver aperto a un pubblico vasto, molto spesso di non addetti ai lavori, è stata la carta vincente. Ed è quanto è necessario compiere anche sul fronte dell'olio, dove ci si sta invece impaludando, inchiodandosi sui tecnicismi, ma senza aver finora consentito quel salto di qualità verso una cultura diffusa - appunto: popolare - da compiere il prima possibile, in modo da rigenerare il vetusto mondo dell'olio e salvarlo dalle proprie ombre."

Da qui ha preso spunto il dibattito tra Luigi Caricato e Antonello Maietta: Ais può aiutare l'olio a diventare più popolare?

Il Presidente Maietta ricorda che lunga è la storia dell'Associazione Italiana Sommelier, fondata il 7 luglio 1965; quest'anno ricorre l'anniversario dei suoi primi cinquant'anni. Tanto si è fatto, ma tanto si dovrà ancora fare. Poi con ilarità il Presidente racconta un simpatico siparietto postato sulla sua pagina Facebook: Televisione tenuta accesa soltanto per stare sveglio... fiction di Canale 5... poi un sussulto. Lui: "ci porti un buon vino di Borgogna". Cameriere: "abbiamo quello dell'86". Lui: "benissimo, ci porti quello", senza neanche chiedere se bianco o rosso. Abbiamo il pane assicurato per almeno 3 generazioni. Questo per dire che in realtà c'è ancora tanto da fare per diffondere la cultura del vino.

Ais è in continua evoluzione, quindi, per poter essere sempre più vicina al consumatore finale. Un primo passo, in questa direzione, è stata la creazione di "Vitae", una Guida completamente autogestita e che si autosostiene con le quote degli associati, dove non esiste pubblicità. Un prodotto che riesce a guidare chi acquista e questo le dà autorevolezza.

E l'olio? Le Associazioni dell'olio sono varie, ma nessuna però ha la forza di incidere sul consumatore. Molte aziende che fanno vino, producono anche olio, ma a volte questo fa sì che quest'ultimo diventi un elemento secondario. Nella realizzazione di Vitae si è pensato che fosse ancora prematuro associare l'olio al vino, anche perché i sommelier non sono ancora pronti. In fase di realizzazione ci sono già i corsi per formare degli assaggiatori di olio, per gli associati, ma questi non avranno carattere tecnico. Quando Ais si occuperà di olio, il linguaggio dovrà essere semplice e fruibile, questo aiuterà la diffusione della cultura di questo prodotto secondo Antonello Maietta.

Sicuramente una sinergia tra gli assaggiatori di olio e di vino ci sarà, ma per ora è importante formare dei comunicatori capaci di relazionarsi con le persone che acquistano normalmente olio.

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